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La Lega: “Tajani in difficoltà, si faccia aiutare”. Pd-Avs: “È una sfiducia”

Il Carroccio sfida il ministro degli Esteri, che sabato aveva frenato Salvini sui rapporti con gli Usa. Schlein: "Non stanno in piedi. In altri Paesi sarebbe crisi di governo"
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La Lega continua a cannoneggiare il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nonostante la presa di posizione del capo della Farnesina contro l’altro vicepremier Matteo Salvini, il fuoco di fila non si ferma. Anzi, il Carroccio rilancia e la difesa debole del numero uno di Forza Italia scalda le opposizioni che, nell’evidente frattura, intravedono una vera e propria “sfiducia” nei suoi confronti: “Il governo non sta in piedi”, dicono Pd e Avs. La questione è sempre la stessa: i distinguo di Salvini sulla politica estera, in particolare sulla pace in Ucraina, e il suo tentativo di accreditarsi con Donald Trump che venerdì aveva già irritato la presidente del Consiglio. La telefonata con il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, non è andata giù a Palazzo Chigi e men che meno a Tajani che sabato era stato fermo nel sottolineare come la politica estera sia affare suo e di Giorgia Meloni, gli unici indicati a esprimere le posizioni dell’Italia.

“Salvini ha tutto il diritto di parlare con J.D. Vance. Anzi, è un’arma in più per il governo se Matteo dialoga con l’amministrazione Usa”, ha ribattuto Claudio Durigon, vice-segretario nazionale della Lega e sottosegretario al Lavoro, dalle pagine di Repubblica. Arrivando a mettere nel mirino direttamente il ministro degli Esteri: “È in una posizione un po’ difficile, visto che è un sostenitore di von der Leyen e del suo piano di riarmo – ha detto – Sappiamo tutti che von der Leyen non ha grandi rapporti con l’amministrazione americana, il suo RearmEu sembra anzi una sfida agli Usa, in questa fase. Per questo credo che sia utile se si facesse aiutare”, è stato il suo attacco con tanto di distinguo anche sulla possibilità, valutata dal ministro della Difesa Guido Crosetto, di una partecipazione italiana alla missione internazionale in Ucraina.

“Tutti hanno bisogno di farsi aiutare, anche io. Ma non mi sento in difficoltà, lo giudicheranno gli elettori”, la secca replica di Tajani che aveva avuto anche il sostegno indiretto di Manfred Weber, presidente dei popolari europei, che si era detto preoccupato per l’ammirazione del leader della Lega e del gruppo dei Patrioti nei confronti di Trump. “Se ho sentito Salvini? No, ero impegnato. Ci vediamo nel Consiglio dei Ministri, ma non c’è alcun problema all’interno della maggioranza”, ha tagliato corto provando a non rinfocolare le polemiche.

Parole che non hanno convinto le minoranze che mettono il dito nella piaga: “La Lega sfiducia il ministro degli Esteri Tajani dopo che qualche giorno fa aveva già commissariato Giorgia Meloni dicendo che non aveva mandato per andare ad approvare le proposte di riarmo a Bruxelles. In qualsiasi Paese questo avrebbe già aperto una crisi di governo, è chiaro che il governo non sta più in piedi, è chiaro che non si può occupare dei problemi degli italiani dalle liste d’attesa infinite ai salari bassi alle bollette più care d’Europa”, ha attaccato la segretaria del Pd Elly Schlein.

Tajani a opposizioni: "Poverini, si illudono"
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A farle eco Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra: “Le parole del viceministro leghista certificano ennesima frattura nella maggioranza: dopo la telefonata tra Salvini e il vicepresidente Usa J.D. Vance, dopo che lo stesso Tajani aveva ribadito che la politica estera è materia di sua competenza e della presidente del Consiglio, e dopo che la Lega ha di fatto tolto il proprio sostegno alla premier su Rearm Eu, la crisi di governo è evidente. Siamo di fronte a un esecutivo diviso che non affronta le emergenze sociali ed economiche del Paese”. Ma per Tajani le cose non stanno così: “Poverini… si illudono”, ha replicato il ministro. “Le opposizioni stiano tranquille, il governo andrà avanti. Finché c’è Forza Italia al governo le cose andranno bene – ha aggiunto – Io lavoro, è il popolo che sceglie… È il popolo che è importante”.

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