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Nave oceanografica si incaglia sugli scogli all’isola d’Elba. Salvi gli 11 membri dell’equipaggio

Operazione di recupero della Capitaneria di Portoferraio: l'imbarcazione di 42 metri è finita sulle rocce dopo essersi avvicinata per ripararsi dal maltempo
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La chiglia che sbatte sugli scogli, l’acqua che entra nello scafo, i motori che vanno fuori uso e mandano l’imbarcazione in blackout. Sono state ore di paura a bordo della nave oceanografica, la Fugro Mercator, battente bandiera bahamense e lunga 42 metri. L’incidente è avvenuto sulla scogliera del promontorio dell’Enfola, vicino a Portoferraio all’isola d’Elba, dove l’imbarcazione era impegnata in operazioni di monitoraggio dei fondali marini. A salvare gli 11 membri dell’equipaggio è stata la Guardia costiera. Al momento, spiegano dalla Capitaneria, “non si registrano inquinamenti marini dovuti a sversamenti di combustibile”. Si tratta di un’area – quella sul lato Nord dell’isola – nella quale si trovano le spiagge più note di Portoferraio oltre che la sede del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano.

Secondo una prima ricostruzione la nave ha cercato riparo dal maltempo e si è avvicinata troppo alla costa urtando così il fondale basso. Alla fine la Fugro Mercator si è fermata lungo la falesia rocciosa. La Guardia costiera sta comunque effettuando accertamenti per chiarire “se la nave sia arrivata in prossimità della costa a causa del forte vento presente nella giornata di ieri oppure se abbia avuto problemi tecnici agli organi di propulsione”.

Per evacuare gli 11 a bordo, tra equipaggio e personale tecnico-scientifico, di diverse nazionalità, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Livorno è intervenuta la motovedetta Cp 805 della Capitaneria di Portoferraio: sono tutti “attualmente in buone condizioni di salute”. Le operazioni di trasbordo sono state difficoltose a causa del blackout che ha interessato la nave, della vicinanza agli scogli e della risacca presente in zona.

La società armatrice è stata diffidata, per ragioni di tutela ambientale, alla rimozione della nave e sono stati esaminati gli aspetti di dettaglio delle attività volte al successivo recupero della nave. Sono attualmente in atto, a cura di una società specializzata nel settore, i sopralluoghi subacquei preliminari finalizzati alla redazione di un piano operativo per la rimozione dell’unità.

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