Cinema

Biancaneve, il debutto al cinema è un mezzo flop: “Incasso di 43 milioni di dollari, partenza ‘sonnolenta’”

I 43 milioni di dollari raggranellati nel primo weekend di programmazione bastano sì per essere abbondantemente al primo posto del botteghino statunitense, ma sono una cifra al di sotto delle aspettative di Disney

di Davide Turrini
Biancaneve, il debutto al cinema è un mezzo flop: “Incasso di 43 milioni di dollari, partenza ‘sonnolenta’”

Biancaneve e il mezzo flop al box office Usa. I giornali americani del settore parlano di partenza “sonnolenta” o “modesta” per il live action Disney della classica fiaba che ebbe la sua versione animata nel 1937. I 43 milioni di dollari raggranellati nel primo weekend di programmazione bastano sì per essere abbondantemente al primo posto del botteghino statunitense – al secondo posto c’è Black Bag con 4 milioni e 400mila dollari -, ma sono una cifra al di sotto delle aspettative di Disney e degli esperti del settore che per Biancaneve avevano stimato nel range 48-58 milioni quello di normale galleggiamento per un blockbuster che dovrebbe diventare campione d’incassi per la stagione.

Cenerentola, un altro live action Disney recente, uscito sempre a marzo, ma nel 2015, nel primo weekend fece 91,8 milioni di dollari. Là peraltro il budget era di 138,3 milioni di dollari, mentre quello di Biancaneve va oltre i 210 milioni. “Potrebbe esserci un po’ di stanchezza in questi remake live-action di classici film d’animazione”, ha spiegato un analista a The Hollywood Reporter. Certo, Biancaneve di Marc Webb più che mirabolanti soluzioni stilistico-narrative si è fatto notare prima dell’uscita per una quantità di polemiche di rara levatura. C’è stata una guerra culturale attorno alla scelta di Rachel Zegler, attrice americana ma di origine colombiana, per la parte da protagonista; si è riprodotto lo scontro Israele-Hamas, tra la Ziegler pro Palestina e Gal Gadot, la regina cattiva nel film, pro Israele; infine la rivisitazione dei Sette Nani” in CGI ha attirato critiche di ogni genere a partire da molti celebri attori nani che si sono visti soffiare delle parti del secolo da dei software. Polemiche che potrebbero aver allontanato una parte cospicua di spettatori che però non sembra essere il target del film, ovvero famiglie e ragazze. Negli Stati Uniti il calo di spettatori sembra un trend generalizzato da diverse settimane: le cifre segnalano un calo di quasi il 7% sull’anno scorso e rispetto ad un inizio 2025 che aveva segnato un più 22% rispetto al 2024.

A livello globale Biancaneve nel primo weekend ha totalizzato 87 milioni di dollari e anche qui l’asticella degli analisti era attorno ai 100. Mentre l’Italia sembra il mercato dove apparentemente Biancaneve è andato per il verso giusto. Nei primi tre giorni di programmazione ha ricavato 3 milioni e ottocentomila euro sopravanzando di gran lunga il già grande exploit “nazionale” di Follemente (1milione e 400mila nel weekend e 15 milioni in totale in un mese). Se volessimo prendere come punto di riferimento Cenerentola in 4 giorni fece 5 milioni e 200mila euro, cifra che Biancaneve potrebbe sfiorare con i dati di domenica che ancora devono arrivare.

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