Il giornalista cosentino Gabriele Carchidi, direttore responsabile di “Iacchité” ha denunciato di essere stato buttato a terra e fermato dalla polizia perché “mi sono rifiutato di esibire i documenti”. Il cronista, per cui il consiglio di disciplina dell’ordine della Lombardia ha chiesto la radiazione per un procedimento disciplinare di alcuni mesi fa, ha raccontato sulle colonne del suo giornale online quanto accaduto.
“Stavo camminando tranquillamente, a piedi, per i fatti miei nella zona di via degli Stadi quando mi si avvicina una volante della polizia e mi chiede, e non capisco per quale motivo, i documenti. Mi rifiuto di esibirli e apriti cielo: il poliziotto in questione mi impedisce di proseguire per la mia strada e mi mette le mani addosso e nel frattempo chiama un’altra volante per farsi aiutare a completare l’opera”. All’arrivo della seconda pattuglia, Carchidi denuncia che i poliziotti “mi hanno buttato per terra, mi mettono addirittura le manette e mi sbattono dentro una delle volanti per portarmi in Questura”. La scena è stata ripresa in un video che ha fatto il giro dei social. Nella clip si vede solo il momento del fermo e non quanto accaduto prima. Il giornalista ha raccontato che una volta portato negli uffici della Questura, gli agenti lo avrebbero identificato e perquisito e, all’esito del controllo, risultato negativo, lo hanno rilasciato. Secondo l’interessato, il controllo sarebbe stato determinato da alcuni articoli pubblicati sul blog e che conterrebbero accuse pesanti nei confronti di alcuni poliziotti.
Dopo la diffusione del video sui social non sono mancate le attestazioni di solidarietà nei confronti del giornalista. La Cgil di Cosenza ha indetto per giovedì 27 marzo un presidio davanti alla Prefettura per la libertà dell’informazione invitando tutti a partecipare.