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Claudio Bisio “ospite” del Campidoglio per la piazza di Repubblica: tra i costi sostenuti anche treno e hotel dell’attore

La macchina dell'evento svoltosi il 15 marzo a Piazza del Popolo è costata in totale 350 mila euro, come da preventivo della municipalizzata Zètema
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È Claudio Bisio il “vip” ospitato a spese di Roma Capitale in occasione della manifestazione “Una piazza per l’Europa“, promossa dal quotidiano Repubblica – su idea dell’editorialista Michele Serra – ma in realtà organizzata e finanziata dal Campidoglio. Come svelato dal Fatto, la macchina dell’evento svoltosi il 15 marzo a Piazza del Popolo è costata in totale 350 mila euro, come da preventivo della municipalizzata Zètema allegato agli atti depositati dalla segreteria del sindaco Roberto Gualtieri in Commissione trasparenza. Bisio era il presentatore dell’evento, al fianco proprio di Serra.

Si è trattato di una “iniziativa istituzionale“, secondo quanto recitava la missiva datata 5 marzo inviata dal capo di gabinetto Alberto Stancanelli – in passato collaboratore, con lo stesso ruolo, dell’allora premier Mario Draghi – alla società capitolina. Evento per il quale lo staff del primo cittadino si è messo, senza consultare la giunta o il Consiglio comunale, per “procedere celermente nell’organizzazione dell’iniziativa”, con appena 10 giorni di preavviso, dunque. All’interno della lunga lista di costi sostenuti, come detto, compaiono anche 2.500 euro per “costi di gestione ospitalità, viaggi e transfer artisti”. Una buona fetta dei quali è stata spesa per Claudio Bisio. L’attore e conduttore, ingaggiato da Zètema, ha viaggiato in treno andata e ritorno sulla tratta Milano-Roma e ha soggiornato per una notte all’Orazio Palace Hotel, albergo a 4 stelle situato nell’elegante rione Prati. Nei nuovi documenti depositati oggi in Commissione non emergono i dettagli della voce di costo, ma dai principali siti di prenotazione-hotel una stanza singola in questa struttura, di sabato, con 15 giorni di preavviso, non si paga meno di 350 euro. Prezzo a cui va aggiunto anche quello del treno, ovviamente.

Meno noti al grande pubblico i nomi degli altri artisti che hanno usufruito, per il loro lavoro, dell’ospitalità di Roma Capitale. C’è il fisarmonicista Walter Porro, ad esempio, che ha alloggiato all’Hotel Villa Mercede a Frascati. E poi c’è il quartetto d’archi Indaco che dal loro sito internet risulta avere come base la città di Milano e che ha ottenuto un rimborso spese. Ospitalità è stata fornita anche a Pegah Moshir Pour, attivista iraniana per i diritti umani che da molto tempo risiede in Italia. L’ultima parte del budget è stato poi destinato alla società di noleggio con conducente Viacars Service, che ha messo a disposizione due auto che per tutta la giornata hanno fatto la spola tra la stazione Termini e Piazza del Popolo.

Il preventivo di 2.500 euro è stato fornito dalla società Mu.St. srl, a cui fa riferimento l’Isolamare Tour Operator, agenzia che lavora molto con la pubblica amministrazione. Sul sito di Zètema, in realtà, è indicato per la stessa voce un affidamento pari a 1.822,37 euro. Al di là dell’importo leggermente differente (potrebbero essere state scorporate alcune voci), emerge come la gara sia stata assegnata il 18 marzo, tre giorni dopo l’evento, a costi ormai sostenuti. Su questo punto non c’è ancora stato un chiarimento da parte del Comune di Roma.

La voce “ospitalità”, come detto, è solo una minima parte (meno dell’1% del totale) dei costi sostenuti dal Comune di Roma per la piazza “convocata” da Repubblica. Ci sono i 60 mila euro per il palco allestito a Piazza del Popolo, i 23 mila euro per i gazebo, i 22 mila euro per la regia televisiva, i 47 mila euro per gli impianti audio e luce, 4 mila euro per i “cestini (i panini, ndr) per la produzione” e pure 1.000 euro per i pass e i laccettini. “Nessuno contesta i contenuti della manifestazione, ma deve esserci un atto di indirizzo dell’amministrazione. Manca il presupposto che legittimi questa spesa, pagata purtroppo con i soldi dei cittadini romani”, dice al Fatto il presidente della Commissione capitolina trasparenza, Federico Rocca (Fratelli d’Italia).

Ora della questione potrebbe occuparsi anche la Procura di Roma. Il senatore e capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, nella giornata di venerdì ha consegnato ai carabinieri del Senato un dettagliato esposto in cui chiede di verificare la regolarità dell’iter messo in campo da Roma Capitale. Presto, dunque, la palla potrebbe passare ai magistrati.

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