La ministra Santanchè cambia avvocato e slitta la decisione sul rinvio a giudizio del processo per truffa sulla cassa Covid

Aveva detto che in caso di nuovo rinvio a giudizio avrebbe valutato le sue dimissioni dal governo di Giorgia Meloni. La decisione del gup di Milano, Tiziana Gueli, su Daniela Santanchè però è destinata a slittare. La ministra, infatti, ha cambiato avvocato proprio alla fine dell’udienza preliminare nel procedimento per truffa aggravata allo Stato sui contributi della cassa integrazione Covid ai dipendenti della società Visibilia. Lo riporta il Corriere della Sera, che ricorda come l’udienza avrebbe dovuto concludersi con la decisione della giudice sul proscioglimento e sul rinvio a giudizio di Santanchè.
Come è noto la titolare del Turismo è già a processo per false comunicazioni sociali. In Parlamento, durante la discussione della mozione di sfiducia contro di lei (poi respinta), aveva detto di “voler aprire una riflessione per poter anche valutare delle mie dimissioni” in caso di un secondo rinvio a giudizio. Adesso, però, guadagna un po’ di tempo dopo aver nominato l’avvocato Salvatore Pino nel suo collegio difensivo. Il legale sostituisce Salvatore Sanzo e va ad affiancare Nicolò Pelanda. Proprio Pino ha preannunciato al giudice una richiesta di “termini a difesa” per studiare le carte del procedimento sulla truffa aggravata ai danni dell’Inps. Una istanza su cui la gup Gueli dovrà decidere nell’udienza di domani e che porterà sicuramente a un rinvio: i termini a difesa non possono mai essere inferiori a sette giorni.
Il problema è che il 31 marzo la gup Gueli lascerà il suo incarico, insediandosi come giudice del dibattimento della decima sezione penale. Toccherà quindi al presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, decidere se applicare la magistrata al procedimento Santanchè oppure scegliere un nuovo gup. In questo secondo caso l’udienza preliminare dovrà ricominciare dall’inizio. Nel frattempo i termini della prescrizione scorrono: la truffa aggrava si prescrive in sei anni, ma si può arrivare a sette anni e mezzo in caso di atti interruttivi.
In serata la ministra del Turismo ha definito “una fake news” la notizia: “Io non ho cambiato nessun avvocato“, ha detto Santanchè a margine di una conferenza stampa. “Il mio avvocato è Pelanda, ho aggiunto l’avvocato Salvatore Pino sostituendolo al civilista, perché qui si parla di penale”, ha poi aggiunto ammettendo la sostituzione di Sanzo. “Cosa rispondo a chi dice che è solo una mossa per guadagnare tempo? Che dovrebbe leggere le cose. Ripeto, non ho cambiato avvocato, non sono state depositate istanze. Anche io avrò il diritto di difendermi, è tutto tranquillo”, ha ribadito. Poi, sulla dichiarazioni di Bignami, capogruppo Fdi alla Camera, che aveva sottolineato come un rinvio a giudizio potesse portare alle dimissioni della ministra, Santanchè ammette di aver “trovato le sue dichiarazioni giuste“: “Ho parlato chiaro in Parlamento e ho detto che se dovesse arrivare il rinvio a giudizio, facendo gli scongiuri, farò le mie valutazioni. L’ho detto nella sede più istituzionale possibile, ma ribadisco che non ho cambiato avvocato”, ha concluso.