Dell’incestuoso bacio tra fratelli in The White Lotus si è parlato moltissimo sui social e nelle pagine di tv di tanti siti. Ma dopo la puntata andata in onda su Sky lunedì 24 marzo, si capisce molto di più: i fratelli Ratcliff, tra i protagonisti della terza stagione della serie, si trovano coinvolti in una serata di bagordi con Chelsea (Aimee Lou Wood) e Chloe (Charlotte Le Bon). I quattro bevono e prendono una qualche droga sintetica. La serata si chiude con un rapporto a tre tra Chloe, Saxon Ratcliff (Patrick Schwarzenegger) e Lochlan Ratliff (Sam Nivola) e accade che il più piccolo dei fratelli – fino a quel momento vergine – pratica una masturbazione al fratello maggiore.
Che il giorno dopo, appena sveglio, non si capacita di quanto successo. Non spoileriamo oltre ma in una nuova intervista con The Wrap, Sam Nivola, 21 anni, ha raccontato che leggendo il copione aveva inizialmente pensato a un errore: “Pensavo ci fosse stato un errore di battitura con i nomi, ho detto ‘io e lui?’. Sono rimasto sconvolto, ero scioccato”, ha aggiunto Nivola che ha definito Mark White, il creatore della serie, un “genio”: “Non c’è nulla fatto solo per scioccare, tutto serve a dare profondità alla storia e a costruire questi personaggi così complessi. Mi sono lasciato andare. Aveva senso”, le parole dell’attore.
E anche Schwarzenegger, 31 anni, ha detto a The Wrap di aver “sospirato” quando ha letto per la prima volta la scena dell’incesto: “Quando ho letto quella parte per la prima volta, ho pensato: ‘Oh cavolo, ci aspetta un bel viaggio. Questo è il classico Mike White, il classico White Lotus‘. Sapevo che sarebbe stato un momento fondamentale sia per Saxon, sia per la sua relazione con Lochlan… e per lo spostamento di potere tra i due. Mike vuole che resti una questione aperta, una conversazione che lo spettatore possa fare da sé“. Nivola ha poi spiegato a Variety di avere avuto una coordinatrice dell’intimità sul set: “Tutto il rispetto per lei, è una persona dolce e adorabile, ma io mi fido totalmente di Mike. È buffo il modo in cui parlano i coordinatori dell’intimità. Usano sempre un vocabolario anatomicamente corretto, che però suona freddo e imbarazzante, ad esempio diceva ‘afferragli il pene’, mentre Mike andava più diretto sul ‘fagli una ***’ e io ‘ah così capisco’”.
