“Le reliquie del beato Carlo Acutis sono state messe all’asta sul web”: la denuncia del vescovo di Assisi

Alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis sono state messe all’asta sul web: a darne notizia è stato il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, che contestualmente ha sporto una denuncia contro ignoti per stoppare ciò che sta avvenendo in rete. Carlo Acutis sarà proclamato santo ad aprile e il suo corpo è custodito nel santuario della Spogliazione. La conferma dell’asta su internet è arrivata direttamente dallo stesso monsignor Pellegrino, che fatto sapere che il suo esposto è stato già trasmesso alla Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone che ha subito avviato gli accertamenti.
Carlo Acutis, studente lombardo morto di leucemia fulminante nel 2006 ad appena 15 anni, è diventato un modello di vita cristiana per tanti giovani fedeli oltre che una sorta di “patrono di internet”. Proclamato beato il 10 ottobre 2020 ad Assisi, a breve diventerà santo essendo stato riconosciuto un secondo miracolo: si tratta del caso – ritenuto inspiegabile e avvenuto per la sua intercessione – di una ragazza del Costa Rica, studentessa in Italia, operata per un trauma cranico dovuto a un incidente. Dalle sue condizioni disperate è uscita grazie all’intercessione del beato, invocato dalla mamma. Carlo Acutis rappresenta “la santità del quotidiano” perché la sua vita è stata “una preghiera continua”: a descriverlo così era stata la madre Antonia Salzano parlando con dopo l’annuncio della beatificazione di suo figlio. “Un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo. E ha reso santa la sua normalità“, aggiunge.
La famiglia Acutis si divide tra Milano, dove gestisce un’azienda, e Assisi, dove il ragazzo chiese di essere sepolto, venendo poi traslato nella chiesa di Santa Maria Maggiore dopo essere stato proclamato venerabile. La sua tomba, con il corpo visibile, è meta ogni anno di migliaia di pellegrini. Carlo Acutis ha un fratello e una sorella nati entrambi dopo la sua scomparsa. “Un miracolo che mi annunciò lui in sogno”, disse la madre. “C’è grande emozione – spiegò ancora la donna – anche perché di solito quando i santi vengono proclamati i genitori sono già defunti. Una gioia che condividiamo con tutti coloro che nel mondo ogni giorno pregano Carlo, che ci scrivono di lui e ci parlano di suoi miracoli“. All’epoca espressero grande gioia e soddisfazione – tra gli altri – anche l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini (“un segno per incoraggiare gli adolescenti ad avere stima di sé, a coltivare speranze audaci, a smentire la tristezza del mondo”) e proprio il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino (“un colpo d’ala al nostro entusiasmo nella coerenza cristiana e nell’annuncio del Vangelo“). Lo stesso che oggi ha denunciato l’asta blasfema sul web.