Sarò in piazza il 5 aprile contro un’Europa che cede agli ordini di Donald Trump

Sabato 5 aprile, a Roma, il Movimento Cinque Stelle ha convocato una manifestazione per opporsi alla spesa di una formidabile quantità di soldi per le armi, che invece devono essere spesi per gli stipendi, le pensioni, i servizi essenziali. Non c’è un’altra soluzione. O spendiamo (inutilmente) soldi per le armi o diamo risposte a giovani, lavoratrici, pensionati.
Sabato 5 aprile si scende in piazza per la pace e per l’economia.
Giorgia Meloni, e la Commissione Europea, hanno ceduto agli ordini di Donald Trump, che ha chiesto loro di comprare armi statunitensi. Dopo avere affamato i bambini greci nel 2015, ed oggi quelli palestinesi, si decide di spendere centinaia di miliardi di euro per comprare armi statunitensi. L’economia europea si trasforma in una economia di guerra.
Si tratta di un passaggio fondamentale per il XXI secolo, per la vita nostra e dei nostri figli.
Da una parte c’è una prospettiva di guerra, di povertà e di sudditanza europea verso gli Stati Uniti. Dall’altra c’è la prospettiva di un mondo multipolare, in cui l’Europa, e l’Italia, dicono la loro sulle dinamiche mondiali, portano avanti i loro interessi e aprono ad una gestione multilaterale e democratica delle più importanti crisi mondiali (Palestina, Ucraina, Congo, Siria).
Non c’è una alternativa.
Gli Stati Uniti hanno deciso di mantenere il proprio benessere a spese dei propri alleati, in primis gli europei, la Commissione Europea e Giorgia Meloni hanno risposto: “signorsì, signore”. Altro che sovranisti!
Giuseppe Conte ed il Movimento Cinque Stelle hanno il coraggio di dire no. La stragrande maggioranza degli italiani e dei sardi, il 99%, non hanno nulla da guadagnarci. La piazza del 5 aprile è una piazza maggioritaria, rappresenta gli interessi del 99% della popolazione.
Qualche finto benpensante ci può dire che centinaia di miliardi di euro spesi in armi servono a costruire una Europa forte e autonoma dagli Usa. Non è vero! Non c’è nessuna costruzione politica dell’Unione Europea. Non c’è stata negli ultimi 30 anni, ed ora la faranno gli stessi (Von der Leyen, Giorgia Meloni etc.) che sono là da decenni perché rispondono a Washington?
Ma poi, quale Unione Europea? Quella che assiste al genocidio dei palestinesi senza dire una parola?
È questa la superiorità europea di cui ci ha parlato il compagno Vecchioni? Il suprematismo bianco non è solamente quello di Trump e Musk, è anche quello di Vecchioni e Scurati, della piazza blu del 15 marzo. L’Europa non è superiore a nulla e nessuno. I bianchi non sono superiori ai neri o ai gialli. Vecchioni e gli altri compagni con idee suprematiste se ne facciano una ragione.
Se vogliamo fare vivere bene i nostri figli, il mondo del XXI secolo deve essere multipolare. Gli italiani, ed i sardi, hanno solamente da guadagnarci. In ogni caso, finora, con Von Der Leyen e Giorgia Meloni, abbiamo solamente perso.
Giuseppe Conte ed il Movimento Cinque Stelle possono avere dietro di sé la maggioranza degli italiani e dei sardi, se saranno coerenti e conseguenti. È dura, tutti i mezzi di stampa e di informazione sono contro di noi, ma la strada è segnata. Con coerenza, coraggio, tutti in piazza il 5 aprile!