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“Lei sta chiaramente mentendo”: arrestata l’ex guardia del corpo di Maradona. Le chat lo incastrano

Julio César Coria negava ogni tipo di rapporto con il neurochirurgo Leopolodo Luque, principale imputato nel processo sulla morte del Pibe de Oro
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Il tribunale argentino alle prese con il processo a sette professionisti sanitari accusati di omicidio colposo per la morte di Diego Armando Maradona ha ordinato l’arresto per l’ex guardia del corpo della leggenda del calcio mondiale, accusandolo di aver taciuto informazioni e mentito durante la sua testimonianza. Su richiesta della procura, il tribunale penale di San Isidro, sobborgo di Buenos Aires, ha ordinato che Julio César Coria venga indagato per falsa testimonianza.

“Lei sta chiaramente mentendo”, ha affermato il pm Patricio Ferrari rivolgendosi a Coria durante la deposizione in cui il bodyguard sosteneva di non avere alcun tipo di relazione con il neurochirurgo Leopolodo Luque, principale imputato con l’accusa di omicidio colposo. Ferrari ha quindi smentito l’ex guardia del corpo del fuoriclasse argentino mostrando delle chat che lo hanno incastrato. Alla richiesta di arresto immediato, due poliziotti sono entrati nell’aula del tribunale e hanno preso l’uomo in custodia. Coria è stata una delle persone che hanno tentato di rianimare Maradona il 25 novembre 2020, utilizzando la respirazione bocca a bocca. Maradona morì quel giorno all’età di 60 anni per arresto cardiaco in una casa situata nel comune di Tigre, a Buenos Aires, pochi giorni dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico in una clinica per un ematoma formatosi tra il cranio e il cervello. Secondo l’accusa, i professionisti sanitari che si prendevano cura di lui non gli hanno fornito cure mediche adeguate, il che avrebbe causato la sua morte.

Lo scorso 11 marzo, il pm Patricio Ferrari aveva mostrato in aula l’agghiacciante foto del cadavere di Maradona con un evidente gonfiore addominale: “Chiunque tra gli imputati affermi che non aveva compreso quello che stava succedendo a Diego sta chiaramente mentendo. Le sue condizioni erano evidenti“, aveva affermato il pubblico ministero commentando l’immagine che ha fatto il giro del web.

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