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Adrian Mutu: “Senza la cocaina avrei potuto vincere il Pallone d’Oro. Tutto iniziò al Chelsea”

L'ex Fiorentina ha parlato della sua esperienza in Inghilterra: "Ero giovane e solo in un periodo personale molto difficile. Hanno fatto bene a multarmi e squalificarmi"
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“Assumere cocaina durante l’avventura con il Chelsea è stata la decisione peggiore che potessi prendere”. Adrian Mutu, attuale allenatore della squadra di calcio rumena Petrolul Ploiești con un passato da calciatore in Serie A, ha raccontato del periodo più difficile della sua vita in un’intervista concessa al Telegraph.

L’ex attaccante, dopo essere risultato positivo alla sostanza stupefacente nel 2004, venne squalificato per 7 mesi (fino al 18 maggio 2005) multato di 20.000 sterline dalla Football Association. “Ero depresso e triste, ma né la depressione né altro possono giustificare le mie azioni. Il Chelsea non era tollerante in maniera di droga e condivido la scelta che presero: fui giustamente multato e squalificato”, ha ammesso Mutu. L’ex calciatore rumeno ha anche detto di essere approdato in Inghilterra nel momento meno opportuno: “Sono arrivato al Chelsea in un periodo turbolento della mia vita personale e mi sono ritrovato invischiato in troppe situazioni difficili. Ero giovane e solo, ho commesso un errore e ne ho pagato il prezzo. Non ero abituato a quel tipo di vita”.

Nonostante questo episodio infelice, è innegabile che Mutu fosse un giocatore di grande talento. Con il Parma, prima dell’approdo ai Blues, mise a segno 22 gol in tutte le competizioni. E lo stesso ex Chelsea lo sa bene. A detta sua, avrebbe potuto persino vincere il Pallone d’Oro: “Per più di una stagione sono stato tra i migliori al mondo, avrei potuto vincerlo”. Dopo la parentesi inglese tornò in Italia con la maglia della Juventus. Ma fu con la Fiorentina che fece scintille: nei primi 4 anni a Firenze andò sempre in doppia cifra e nella stagione 2007/2008 totalizzò 23 gol stagionali, superando il proprio record personale stabilito con la maglia del Parma. Un potenziale campione che però, come dichiarato da lui stesso “delle scelte negative mi hanno limitato. Per questo motivo però cerco di non rimproverarmi”.

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