Due Big Mac al giorno, tutti i giorni (o quasi), per 52 anni. Un’abitudine alimentare decisamente poco salutare, ma che ha permesso a Donald Gorske, 71enne ex agente penitenziario di Fond du Lac, Wisconsin, di entrare (e rimanere) nel Guinness World Record. A metà marzo, Gorske ha superato la soglia dei 35.000 Big Mac consumati, consolidando un primato che detiene dal 1999. Il primo morso? Nel lontano 1972. Da allora, il panino simbolo di McDonald’s è diventato il pilastro della sua dieta, costituendone, secondo Wikipedia, il 90-95%. “Ho mangiato un Burger King Whopper nel 1984 e un Topper double burger nel 1984”, ha raccontato. “Ci sono molte altre catene di hamburger, ma non ho mai avuto il desiderio di provarle”.
Una dedizione quasi ossessiva, documentata maniacalmente con scontrini e confezioni, conservati religiosamente per decenni: “All’inizio le tenevo in soffitta”, ha spiegato Gorske, “fino al 2006 quando, per ragioni di spazio, ho iniziato ad accumularle in cantina”. Oggi, quella pila di scatole è diventata un monumento al tempo: “Puoi passarci sopra la mano e sentire centinaia e centinaia di scatole”, racconta. “Quello che dico sempre alla gente è che per me rappresentano il tempo. Ogni due scatole corrispondono a un giorno della mia vita. È strano pensarci, ma è così”.
Ma come fa un uomo a mangiare quasi esclusivamente Big Mac per oltre mezzo secolo e a restare in salute? Gorske sostiene di avere livelli di colesterolo e glicemia nella norma, ma ammette di fare qualche sacrificio: macina molti chilometri a piedi e non prende quasi mai le patatine fritte. “Sono fortunato ad avere un metabolismo veloce e una buona salute che mi permettono di mangiare Big Mac senza ingrassare molto”, afferma. E lancia un avvertimento a chi volesse imitarlo: “Il consiglio che darei a qualcuno che volesse sfidare il mio record è di non farlo. […] Credo di essere l’unica persona che può mangiare Big Mac ogni giorno senza effetti negativi”.
La sua devozione al Big Mac è tale da aver influenzato anche la sua vita domestica. Il fornello elettrico acquistato con la moglie Mary nel 1975 è ancora oggi praticamente nuovo: “È più che altro un oggetto decorativo”, ammette Gorske. “Ci serviva solo per riempire lo spazio tra i mobili della cucina. Non ho mai avuto motivo di usarlo”. Il suo McDonald’s di fiducia, quello più vicino a casa, lo celebra con una foto appesa al muro. “Quello è un posto speciale per me”, dice. È lì che preferisce gustare i suoi panini, anche se la maggior parte li porta a casa, per mangiarli subito o congelarli, per assicurarsi una “scorta” sempre disponibile. “Se qualcuno vuole battermi, dovrà mangiare Big Mac per 50 anni… e deve davvero amarli”, conclude Gorske. “Per me è facile, perché fanno già parte della mia routine quotidiana”. Una routine decisamente fuori dal comune, che ha trasformato un semplice panino in un’ossessione, un record e, a suo modo, una filosofia di vita.