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Miami, Berrettini perde un match epico contro Fritz. Ma arrivano nuove certezze e la scalata in classifica continua

Il romano esce ai quarti di finale dopo aver annullato 6 match point e portato l'americano al terzo set: perché può salutare la Florida con il sorriso
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Un esito amaro, ma dal grande significato. Finisce nei quarti di finale l’avventura nel Masters 1000 di Miami di Matteo Berrettini. In semifinale ci va Taylor Fritz, vittorioso per 7-5 6-7 7-5 al termine di un match di grandissima intensità, a tratti entusiasmante. Non sono bastati sei match point annullati all’azzurro e una prestazione commovente. A fare la differenza sono stati pochi dettagli, uno di questi è senza dubbio la risposta. Berrettini riparte dalla Florida con 200 punti in più e una scalata nel ranking che diventa sempre più rosea. Ora il romano è al numero 27 del mondo.

Il finale deludente della sfida si mescola con la consapevolezza di un’altra prova di grande spessore. Dopo la vittoria contro Alex De Minaur negli ottavi di finale, Berrettini trova ulteriori certezze anche nella sconfitta. La top 10 è ancora lontana in classifica, ma il suo livello è tornato ad essere quello di un top 10. Un anno fa, in questo periodo, l’azzurro disputava il Challenger di Phoenix, in mezzo a mille incertezze, incognite sul futuro, timori di non tornare più competitivo ad alti livelli. La Florida ora si presenta come un nuovo tassello sulla strada della continuità di rendimento, cominciata nel 2025 dagli Australian Open e passata poi dalla vittoria su Novak Djokovic e dai quarti di finale nei 500 di Doha e Dubai. Un gradino alla volta la quota si sta alzando sempre di più. Quella contro Fritz è stata una nuova prestazione di qualità e di enorme personalità, che non può che dare fiducia in vista della stagione sul rosso, dove l’azzurro non ha praticamente punti da difendere. Insomma, terra rossa ma anche terra di conquista. La top 20 non è lontana e ritrovarla in vista del Roland Garros non è uno scenario impossibile. Anzi.

La partita – L’azzurro parte subito forte. Primo game, tre palle break consecutive. Fritz si salva in due occasioni, ma non sulla terza. Il suo rovescio viene affossato in rete: 1-0. Una scena che si ripete, a parti invertite, poco dopo. Lo statunitense reagisce immediatamente, si costruisce due occasioni per recuperare; Berrettini annulla la prima con un servizio al corpo, ma sulla seconda il suo rovescio si ferma in rete. È un match combattuto, piacevole, rapido. Sul 2-2 l’azzurro spinge forte da fondo campo, sale 15-40 ma non riesce l’affondo. Il californiano recupera, tiene la battuta e poi, nel game seguente, ha lui la palle break per allungare. Berrettini però sale in cattedrale con il servizio: ace e 3-3. L’equilibrio si protrae fino a ridosso del tiebreak. Sul 6-5 la pressione si fa sentire e il romano compie alcuni errori di troppo che spingono Fritz al doppio set point. Il primo viene annullato con un ace, ma sul secondo Berrettini sbaglia da fondo: 7-5.

Nel secondo parziale il livello si alza ulteriormente, soprattutto al servizio. Fritz cresce nelle percentuali, Berrettini risponde però colpo su colpo. I game scorrono veloci, senza particolari sussulti: 1-1, 3-3, 5-5. Né lo statunitense né l’azzurro concedono palle break, fino al 6-5 per Fritz. In un remake della situazione del primo set, Berrettini è costretto a risalire dal 15-40. Stavolta però le palle break sono anche due match point. L’azzurro stringe i denti, annulla tutto e infine si regala il tie-break. Qui il primo a rompere l’equilibrio è lo statunitense, approfittando di un errore dell’ex numero 6 del mondo. Fritz si mantiene perfetto nei suoi turni di servizio e ben presto si arriva sul 6-3. Per Berrettini ci sono altri match point da affrontare. Tre consecutivi, per l’esattezza. È spalle al muro, eppure non molla. Prima il servizio, poi un grande turno in risposta. Tutto viene azzerato e rimesso in parità: 6-6. Un ace regala a Fritz la sesta chance per chiudere, una prima di Berrettini cancella di nuovo tutto. Da match point si passa a set point. Sul 8-7 il romano riesce a capovolgere lo scambio e con un grande diritto forza la partita al terzo set. Il recupero di Fritz finisce lungo: 7-6 Berrettini.

L’esito del tie-break galvanizza l’azzurro, ma non disunisce lo statunitense. E infatti è di quest’ultimo la prima palla break del set. Ci pensa una prima vincente a rimettere tutto a posto: 3-2 Berrettini. L’andamento segue i turni di battuta. Alla crescita di Berrettini, segue l’autorevolezza di Fritz. Sul 5-5 lo statunitense torna a farsi pericoloso in risposta e si conquista tre palle break. Due chance svaniscono, non la terza. Difesa eccezionale dello statunitense e recupero in rete di Berrettini. Purtroppo stavolta non c’è più tempo per rimontare. Fritz chiude alla prima occasione. Il rovescio difensivo dell’azzurro termina largo: 7-5.

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