Dani Alves assolto in appello dall’accusa di violenza sessuale: era stato condannato a 4 anni

Per l'Alta Corte di Giustizia della Catalogna la testimonianza della vittima non sarebbe "sufficiente" a confermare la condanna dell'ex calciatore

L’Alta Corte di Giustizia della Catalogna (TSJC) ha assolto Dani Alves dal reato di violenza sessuale per il quale, l’anno scorso, era stato condannato a 4 anni e mezzo di carcere. L’ex calciatore brasiliano era stato condannato per stupro ai danni di una donna di allora 23 anni avvenuto nei bagni di un’area riservata di una discoteca di Barcellona nella notte del 30 dicembre 2022. In primo grado il pubblico ministero aveva chiesto 9 anni: la sentenza aveva stabilito una condanna a 4 anni e mezzo e un risarcimento alla vittima di 150.000 euro.

Successivamente, nel marzo del 2024, Dani Alves aveva pagato un milione di euro di cauzione per poter uscire di prigione, in attesa della sentenza definitiva. Gli venne imposto l’obbligo di firma settimanale oltre a non avvicinarsi a meno di mille metri dalla vittima della presunta violenza sessuale. Ora invece la camera d’appello dell’Alta Corte di Giustizia della Catalogna ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo l’ex giocatore di Brasile, Barcellona e Juventus.

I giudici hanno infatti ritenuto che la testimonianza della giovane donna non sarebbe “sufficiente a mantenere la condanna dell’imputato e che in questo caso prevale il diritto alla presunzione di innocenza“. In una dichiarazione, il TSJC afferma di non condividere “la convinzione del Tribunale di primo grado espressa nella sua risoluzione, la cui esposizione contiene in tutto il ragionamento una serie di lacune, imprecisioni, incongruenze e contraddizioni sui fatti, sulla valutazione giuridica e sulle sue conseguenze”. Con questa decisione, il tribunale respinge i ricorsi della Procura e della Procura privata, che chiedevano entrambi di aumentare la pena stabilita in quella prima sentenza, e assolve così Dani Alves.