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Querela dal pm contabile, la Giunta per le autorizzazioni vota l’insindacabilità degli attacchi di Delmastro

L'attuale segretario aveva definito il magistrato Quirino Lorelli "capitan Fracassa della sinistra giudiziaria italiana"
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La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha votato a maggioranza per l’insindacabilità delle dichiarazioni per cui Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, è stato querelato per diffamazione dal magistrato contabile Quirino Lorelli. L’episodio risale al 2021, quando Delmastro, all’epoca “semplice” parlamentare meloniano, diffuse sui social un video in cui attaccava Lorelli, allora procuratore generale della Corte dei Conti del Piemonte, definendolo “capitan Fracassa della sinistra giudiziaria italiana“, dopo che il suo ufficio aveva aperto un fascicolo per danno erariale nei confronti dell’assessora regionale di FdI Elena Chiorino per l’acquisto di un libro sulle foibe da destinare alle scuole.

Il Tribunale di Biella, di fronte al quale pende il procedimento contro Delmastro, ha trasmesso gli atti alla Giunta a dicembre 2023, dopo che la Cassazione ha annullato una prima archiviazione disposta dal gip. L’organo – presieduto dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Devis Dori – ha accolto la proposta del relatore, il deputato di Forza Italia Enrico Costa, di giudicare insindacabili le affermazioni del sottosegretario in quanto espresse nell’esercizio del mandato parlamentare. La decisione finale spetterà all’Aula. “L’insindacabilità viene così recepita dalla maggioranza in giunta come garanzia di intoccabilità. Daremo battaglia per rovesciare questa ingiustizia”, attacca Marco Grimaldi di Avs. A febbraio Delmastro è stato condannato in primo grado a otto mesi per rivelazione di segreto d’ufficio nel processo sul caso Cospito-Donzelli.

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