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Tajani attacca la piazza pacifista dal Consiglio nazionale di Forza Italia: “Pacifinti e sfascisti”

Frecciate anche a chi si è espresso contro il Mes (compresi Lega e FdI): "Tutti coloro che erano contro il Mes sanitario ora dicono che bisogna fare debito"
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Attacchi alla piazza pacifista dei Cinquestelle, condanna di “sfascisti e pacifinti” e un nuovo input al riarmo. Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, decide di chiudere con un discorso tutto all’attacco il Consiglio nazionale del partito, alla presenza del presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, oltre ai capigruppo alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, ai ministri Anna Maria Bernini, Paolo Zangrillo, Gilberto Pichetto Fratin e Maria Elisabetta Alberti Casellati. “La sicurezza è un concetto ampio, gemello della pace ed è una garanzia per tutti. Rendere più sicuri i cittadini è un servizio da rendere al Paese”, ha detto il vicepremier definendo l’incontro “una sessione per dare un segnale politico forte a sfascisti e pacifinti”.

“Oggi per noi è una giornata molto importante”, ha esordito Tajani prima di attaccare le migliaia di persone in corteo verso i Fori Imperiali per la manifestazione voluta dal Movimento 5 Stelle: “Vorrei che chi oggi manifesta si renda conto che rendere sicuro il Paese è rendere servizio al Paese”, ha detto Tajani sostenendo così le politiche di riarmo spinte dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Guardiamo con attenzione a tutto il Paese, – ha poi aggiunto – Nessun italiano deve essere lasciato indietro. E li lasciamo meno indietro se abbiamo l’Europa dalla nostra parte, se ce l’abbiamo contro o non averla significa non aiutare nel modo migliore i nostri concittadini”.

E dà anche una stoccata a coloro che si sono opposti all’utilizzo del Mes. Il M5S, ovviamente, ma anche gli attuali compagni di governo Lega e Fratelli d’Italia: “Tutti coloro che erano contro il Mes sanitario ora dicono che bisogna fare il debito per fare le spese sanitarie – ha detto – Ma perché non erano favorevoli allora come eravamo favorevoli noi al Mes sanitario? Ora qualcuno dice che vuole fare debito per le spese sanitarie ma era contrario al Mes. Noi dicevamo che bisognava prendere il Mes quando serviva, perché poteva essere utile. Noi non siamo sfascisti, l’Europa è quella che ci ha permesso di avere il Recovery Plan. Bisogna essere coerenti, non è che quando si sta all’opposizione si dice una cosa e quando si sta al governo si dice il contrario”.

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