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Granata contro la casa dell’ex calciatore del Liverpool: “Pensavo fosse esplosa una bombola di gas”

Yossi Benayoun e la sua famiglia sono rimasti illesi. La polizia israeliana dubita si tratti di terrorismo
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Una motocicletta si è fermata davanti alla sua casa e l’individuo in sella al mezzo ha lanciato una granata contro la porta d’ingresso prima di fuggire. Questo è lo spaventoso scenario i cui si sono trovati domenica 6 aprile l’ex calciatore del Liverpool Yossi Benayoun (oltre 200 presenze in Premier League) e la sua famiglia nella loro abitazione di Ramat Hasharon, a nord di Tel Aviv.

Nessuno è rimasto ferito nell’esplosione, ma la granata ha innescato un incendio che ha richiesto l’intervento di una squadra di vigili del fuoco e ha causato danni alla proprietà. Secondo quanto riferito, la polizia locale che indaga sull’esplosione sta valutando l’ipotesi secondo cui si è trattato di un sospetto attacco criminale, e dunque non di terrorismo. Benayoun, scosso da quello che aveva appena vissuto, si è detto d’accordo con questa teoria: “Questo è sicuramente un errore, non ho dubbi che la granata non fosse diretta a casa mia”, ha detto l’ex capitano israeliano. “All’inizio ho pensato che fosse l’esplosione di una bombola di gas e abbiamo chiamato i vigili del fuoco. È stato solo quando la polizia è arrivata a casa e ha trovato i resti di una granata che ci siamo resi conto di cosa fosse realmente successo“.

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