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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 11:13 del 8 Aprile

Regeni, Schlein al presidio con la famiglia. L’appello per Trentini: “Il governo lo riporti a casa”

La segretaria dem ha preso parte al presidio prima del processo: "Ottenuto grazie alla determinazione della famiglia, nonostante i depistaggi"
Regeni, Schlein al presidio con la famiglia. L'appello per Trentini: "Il governo lo riporti a casa"
di A. Sofia
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“Siamo ancora una volta accanto alla famiglia di Giulio Regeni per chiedere giustizia e verità fino in fondo. Seguiremo passo dopo passo il processo, ottenuto grazie alla determinazione della famiglia, nonostante ostacoli, depistaggi e mancata collaborazione da parte dell’Egitto“. A rivendicarlo è la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, nel corso del presidio prima della nuova udienza del processo sulla sparizione, le torture e l’omicidio Regeni, con imputati quattro 007 egiziani. Ovvero, Usham Helmi, il generale Sabir Tariq e i colonnelli Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati del reato di sequestro di persona pluriaggravato (mentre al solo Sharif sono contestati anche i reati di concorso in lesioni personali aggravate e di concorso in omicidio aggravato, ndr).
“Anche oggi qualche scampolo di verità verrà fuori“, anticipa la legale della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini. Per poi lanciare un appello, con il consenso degli stessi genitori di Giulio, per la liberazione del cooperante Alberto Trentini: “Con la stessa forza vi chiediamo di stare vicino alla sua famiglia, che aspetta ormai da quasi 5 mesi affinché il figlio torni a casa. Non si sa niente di lui, è stato preso in Venezuela il 15 novembre scorso, si trovava lì da tre settimane per fornire aiuti umanitari a disabili. Non ha più potuto comunicare con nessuno. Siamo molto in angoscia, speriamo il governo faccia di tutto per riportarlo a casa, vivo, sano e salvo, prima possibile”. E all’esecutivo si è rivolta anche Schlein: “Chiediamo il massimo impegno”.

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