Trending News

“Dopo la morte di Fabrizio Frizzi sono rimasto fermo un anno. Ero depresso e non facevo niente”: così l’ex campione de “L’Eredità” Andrea Saccone

Era il 2018, al quinto anno di liceo, ed è rimasto in gara per quattordici puntate, vincendo 47mila euro nelle puntate normali e altri 90mila nelle puntate di beneficenza

di F. Q.
“Dopo la morte di Fabrizio Frizzi sono rimasto fermo un anno. Ero depresso e non facevo niente”: così l’ex campione de “L’Eredità” Andrea Saccone

Andrea Saccone aveva appena 18 anni quando è diventato campione de “L’Eredità”. Era il 2018, al quinto anno di liceo, ed è rimasto in gara per quattordici puntate, vincendo 47mila euro nelle puntate normali e altri 90mila nelle puntate di beneficenza. “Niente, avevo 18 anni. I miei non si fidavano a darmi dei soldi e li hanno messi in banca, sono ancora lì”, ha raccontato ieri, ospite a “La Volta Buona”.

Ma ciò che ha davvero segnato quell’esperienza è stato il legame con Fabrizio Frizzi. “Una settimana dopo che sono stato eliminato lui è venuto a mancare”, ha detto. L’ultimo giorno di registrazione, Frizzi lo ha preso da parte e gli ha dato la sua email: “Mi prese da parte e mi diede la sua mail per tenerci in contatto. Non gli ho mai scritto”.

La morte improvvisa di Frizzi ha lasciato un vuoto anche in Andrea. Dopo la sua eliminazione, andata in onda il 16 marzo 2018, il conduttore è venuto a mancare dieci giorni dopo. “Ero andato lì per giocare, fare un’esperienza. Con la morte di Fabrizio, la vita normale a casa mia non sono riuscito a riprenderla, venivo chiamato per ricordare Fabrizio”.

Questo continuo riferimento mediatico a Frizzi è stato doloroso per lui: “Il primo anno dopo il diploma ho lasciato l’università quasi subito, sono stato fermo un anno. Ero depresso. È stato un anno molto random, non facevo niente, non andavo all’università. Il tempo passava e io ero lì”.

La svolta arriva quando la sua famiglia decide di mandarlo a lavorare nei campi. “Stavo lì tutto il giorno, mi occupavo della logistica”. Questo contatto con la realtà gli ha restituito la motivazione. “Mi è tornata la voglia di studiare e mi sono iscritto a matematica a Firenze, tra poco mi laureo in magistrale”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Playlist

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano

L'amato strillone del Fatto

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.