L’Indonesia pronta ad accogliere i palestinesi di Gaza. Trump e Netanyahu pensano già alle deportazioni

Fino a oggi, Israele e Stati Uniti avevano raccolto solo dei ‘no’ alla proposta di deportazione di massa dei palestinesi da Gaza verso altri Paesi. Oggi, invece, c’è uno Stato che ha dato la propria disponibilità, creando un precedente che potrebbe ‘armare la mano’ dei due alleati con l’obiettivo di spopolare la Striscia e prenderne possesso. Il presidente dell’Indonesia, Prabowo Subianto, ha annunciato la disponibilità sua e del suo Paese a dare ospitalità alla popolazione martoriata da oltre un anno di guerra e bombardamenti quotidiani da parte dello Stato ebraico: “Siamo pronti a evacuare i feriti o i traumatizzati e gli orfani, se vogliono essere evacuati in Indonesia, e siamo pronti a inviare aerei per trasportarli”, ha detto aggiungendo di aver dato istruzioni al suo ministro degli Esteri di discutere immediatamente i piani di evacuazione con le autorità palestinesi. Subianto ha precisato che l’Indonesia è pronta a evacuare un primo gruppo di circa 1.000 vittime che rimarranno nel Paese fino a quando non si saranno completamente riprese dalle ferite e Gaza non sarà abbastanza sicura per farvi ritorno.
Subianto ha sottolineato che la mossa non è finalizzata a un reinsediamento permanente, ma è chiaro che spostare persone ferite, bisognose di cure e soprattutto senza una casa alla quale tornare renderebbe il loro trasferimento lungo quanto tutto il processo di ricostruzione della Striscia di Gaza che, almeno nelle fantasie del tycoon americano, porterebbe gli Stati Uniti ad assumere una “posizione di proprietà a lungo termine” su Gaza, spianandola e trasferendo i residenti in un “pezzo di terra buono, fresco e bello”, come dichiarato nel corso dell’ultimo bilaterale con Benjamin Netanyahu.
L’annuncio del leader di Giacarta arriva con un tempismo preciso. Le sue parole sono arrivate prima di partire per una missione in Medio Oriente che toccherà gli Emirati Arabi Uniti, Turchia, Egitto, Qatar e Giordania. Il presidente ha detto che si consulterà con questi Paesi sulle evacuazioni pianificate, alcuni dei quali hanno anche accettato palestinesi per motivi umanitari, e ha aggiunto che altri Paesi hanno chiesto all’Indonesia, più grande Paese musulmano al mondo, di aumentare il suo ruolo nella ricerca di una soluzione al conflitto a Gaza.
Martedì era stato lo stesso Netanyahu a far sapere che nel corso dell’incontro con il presidente americano si era tornati a parlare, di nuovo, di deportare la popolazione palestinese da Gaza: “Il secondo argomento di cui abbiamo parlato con il presidente Trump, dopo l’Iran, è Gaza – ha detto – Siamo determinati a distruggere Hamas e allo stesso tempo siamo determinati a riportare a casa tutti i nostri ostaggi. Abbiamo anche discusso della visione del presidente Usa perché siamo attualmente in contatto con Paesi che vedono la possibilità di accogliere molti abitanti di Gaza. È importante, perché alla fine è quello che deve accadere“. E l’Indonesia, per prima, ha dato una speranza ai piani di Washington e Tel Aviv.
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