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Israele, mille riservisti firmano una lettera contro la guerra a Gaza: licenziati. Netanyahu: “Estremisti che vogliono far cadere il governo”

L'accusa: il conflitto nella Striscia serve a soddisfare "interessi politici e personali" più che alla sicurezza nazionale e "causerà la morte degli ostaggi, di soldati delle Idf e di civili innocenti"
Israele, mille riservisti firmano una lettera contro la guerra a Gaza: licenziati. Netanyahu: “Estremisti che vogliono far cadere il governo”
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Una lettera per chiedere al governo di accettare un accordo con Hamas per la restituzione dei 59 ostaggi ancora nelle mani dell’organizzazione, anche a costo di fermare la guerra a Gaza che ora serve a soddisfare “interessi politici e personali” più che alla sicurezza nazionale. L’hanno firmata circa mille tra riservisti e ufficiali in pensione della Israeli Air Force, tra cui l’ex capo di stato maggiore delle Israele Defense Forces e comandante delle Iaf Dan Halutz e Nimrod Sheffer, ex capo della direzione della pianificazione delle forze armate. “Il proseguimento della guerra – si legge nella missiva pubblicata da diversi quotidiani – non garantisce il raggiungimento di nessuno degli obiettivi dichiarati e causerà la morte degli ostaggi, di soldati delle Idf e di civili innocenti“. “Come dimostrato in passato – prosegue i testo -, solo un accordo è in grado di garantire la restituzione in sicurezza dei rapiti, mentre la pressione militare porta principalmente alla loro uccisione e mette in pericolo i nostri soldati”. “Fermiamo gli scontri e restituiamo tutti gli ostaggi, subito!”, si dice ancora, perché “ogni giorno che passa mette a repentaglio le loro vite”.

Il documento ha reso di plastica evidenza la frattura che esiste all’interno dell’esercito sulla gestione della guerra. L’aeronautica militare ha svolto un ruolo chiave nell’impegno di Tel Aviv, effettuando attacchi aerei che hanno raso al suolo gran parte della Striscia e causato migliaia di morti. E l’iniziativa non è stata apprezzata ai vertici delle Idf. Il comandante dell’aeronautica militare, Tomer Bar, ha deciso che i riservisti in servizio attivo che hanno firmato la lettera “non potranno continuare a prestare servizio nell’Idf”. Ovvero saranno congedati, ma i vertici delle forze armate non hanno specificato se l’esercito abbia già provveduto al lorom congedo.

Benjamin Netanyahu ha plaudito alla decisione. “Le dichiarazioni che indeboliscono l’Idf e rafforzano i nostri nemici in tempo di guerra sono imperdonabili”, ha detto il primo ministro, secondo cui i firmatari “sono un gruppo di estremisti che stanno cercando ancora una volta di distruggere la società israeliana dall’interno”. I firmatari agiscono “per un solo obiettivo: far cadere il governo“, ha proseguito Netanyahu, che vive sotto il costante ricatto dei partner di estrema destra dei suoi alleati politici di estrema destra che minacciano di abbandonare la coalizione se la guerra finirà senza essere giunti alla sconfitta completa di Hamas.

La lettera è un’insolita dimostrazione di critica da parte dei membri dell’aeronautica militare sul modo in cui è stata condotta la guerra. Ma la Iaf si era già fatta notare in passato come una voce di opposizione al governo. I piloti avevano minacciato di interrompere il servizio durante le proteste nazionali del 2023 contro i tentativi di Netanyahu di ridurre il potere delle istituzioni che avevano agito da controllo sul suo governo, tra cui la Corte Suprema. La campagna era stata sospesa dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ma a fine marzo l’esecutivo è tornato sulla questione, approvando una legge che ha conferito ai politici maggiore controllo sulla scelta dei giudici.

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