“Truppe britanniche in Ucraina per 5 anni”: il piano di Londra per permettere a Kiev di rimitalizzarsi

“Volenterosi” a lungo termine. Il piano nella testa di Francia e Gran Bretagna per dare sostegno militare all’Ucraina con una presenza di soldati nel Paese come deterrente per una nuova invasione russa assume sempre più le sembianze di una presenza fissa al fianco dell’esercito di Volodymyr Zelensky. In qualche modo, lo aveva lasciato intendere a inizio aprile il generale britannico Thierry Burckhardt che aveva espresso la volontà del suo Paese di “mantenere un risoluto sostegno all’Ucraina che le consenta di continuare a combattere e definire una strategia a lungo termine per trasformare il modello di esercito”. Le ultime rivelazioni del Daily Telegraph sembrano confermarlo: il Regno Unito sta valutando una permanenza di proprie truppe in Ucraina che può arrivare fino a cinque anni, in attesa della completa rimilitarizzazione del Paese.
L’opzione che continua a essere riproposta da Parigi e Londra rimane di difficile attuazione, dato che la Russia ha più volte ribadito che la presenza di truppe di Paesi Nato su suolo ucraino darebbero il via a uno scontro diretto con Mosca e che il Cremlino non potrebbe mai accettare che gli eserciti parte dell’Alleanza svolgano anche solo funzione di peacekeeping davanti ai suoi confini. Francia e Gran Bretagna, però, non sembrano sentirci e continuano a sostenere che, a seguito di una risoluzione del conflitto, i militari di Paesi “volenterosi” potrebbero mettere gli scarponi in Ucraina fungendo da “forza deterrente“, per impedire la ripresa delle ostilità.
Una volta raggiunto l’obiettivo, ossia scongiurare la ripresa del conflitto e permettere la completa rimilitarizzazione dell’Ucraina, secondo il quotidiano si procederà col ritiro delle truppe occidentali in maniera graduale. Ma c’è di più: oltre al dispiegamento di truppe terrestri, la “coalizione dei volenterosi” vorrebbe anche garantire la protezione dello spazio aereo e marittimo dell’Ucraina.
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