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Trump: “Zelensky e Biden pessimi. Tutti da condannare, anche Putin”. E annuncia “proposte per la pace a breve”

Il giorno dopo il sanguinoso attacco russo su Sumy, che ha provocato la morte di 34 civili, Mosca rilancia: "Popolazione usata come scudo umano". Trump aveva parlato di "un errore"
Trump: “Zelensky e Biden pessimi. Tutti da condannare, anche Putin”. E annuncia “proposte per la pace a breve”
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Quella in Ucraina è la guerra di Biden, ma sarà Trump a finirla. Il giorno dopo il sanguinoso attacco della Russia su Sumy nella Domenica delle Palme che ha provocato la morte di 34 civili, tra cui due bambini, il tycoon ritorna sul conflitto che da oltre tre anni sta dilaniando il Paese di Volodymyr Zelensky e lo fa attaccando il presidente ucraino e il suo predecessore. “Il presidente Zelensky e Joe Biden hanno fatto un lavoro orribile nel consentire” a questa guerra di iniziare, ha scritto su Truth. È la “guerra di Biden, non mia. Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente“. E annuncia: “Alcune proposte per fermare la guerra arriveranno presto“.

È questo l’obiettivo di Trump: dimostrare di essere lui il presidente della pace, contro i presidenti della guerra (Zelensky e Biden), ben attento a non indispettire invece Putin. Per dimostrarlo, ha bisogno di arrivare presto a una tregua in Ucraina e la decisione di Mosca di bombardare indiscriminatamente i civili allontana questa possibilità. Ma invece di criticare l’operato del Cremlino, Trump si scaglia di nuovo contro Kiev: “La guerra fra la Russia e l’Ucraina è la guerra di Biden, non mia. Io sono appena arrivato e durante i miei quattro anni” del primo mandato “non ho avuto problemi a prevenire che accadesse. Se le elezioni del 2020 non fossero state truccate, e lo sono state, questa orribile guerra non ci sarebbe stata”.

E, dallo studio Ovale col presidente del Salvador Nayib Bukele, accusa nuovamente Kiev per l’invasione russa: “L’errore è stato lasciar scoppiare la guerra, mai iniziare una guerra con qualcuno che è 20 volte più grande“. Poi però corregge il tiro, aggiungendo anche il leader russo tra i responsabili del conflitto: “Questa è una guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare. Biden – ha detto Trump – non è riuscito a fermarla e Zelensky avrebbe potuto farlo. E Putin non avrebbe mai dovuto iniziarla. La colpa è di tutti“.

L’attacco a Sumy ha intanto sconvolto la comunità internazionale, mentre i capi delle diplomazia dell’Ue riuniti a Lussemburgo nel Consiglio affari esteri lavorano al 17° pacchetto di sanzioni contro Mosca. Due missili ipersonici Iskander si sono abbattuti ieri mattina nell’area dell’Università della città nel nord-est dell’Ucraina, a circa 40 km dal confine. Il primo si è schiantato contro un centro congressi dell’ateneo, il secondo ha centrato un filobus a circa 200 metri di distanza. Il bilancio è di almeno 34 vittime, tra cui due bambini.

Il Cremlino oggi nega che si sia trattato di un attacco diretto contro i civili. In Ucraina la Russia colpisce “solo obiettivi militari“, ha detto portavoce Dmitry Peskov. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che nell’attacco è stata presa di mira un una riunione di ufficiali ucraini, e che “60 militari” sono stati uccisi. Nella fattispecie secondo il dicastero l’attacco è stato compiuto sul luogo in cui era in corso una riunione del comando del gruppo operativo-tattico Seversk. Motivo per il quale il ministero accusa Kiev di “usare la popolazione ucraina come scudo umano, organizzando eventi con la partecipazione di personale militare nel centro di una città densamente popolata“. Il Cremlino ha lanciato, poi, un avvertimento alle potenze occidentali: se la Germania consegnerà all’Ucraina i missili Taurus, ciò porterà soltanto ad una “ulteriore escalation” del conflitto.

“A giudicare dalle dichiarazioni del signor Merz (Friedrich Merz, futuro cancelliere tedesco, ndr), egli è un sostenitore di una posizione più dura e di varie misure che potrebbero portare e porteranno inevitabilmente solo a un’ulteriore escalation della situazione intorno all’Ucraina”, ha affermato Peskov. “Vediamo posizioni simili in altre capitali europee. Purtroppo, in effetti, le capitali europee non sono inclini a cercare vie per negoziati di pace, ma piuttosto a provocare ulteriormente la continuazione della guerra”. Merz aveva dichiarato che il suo paese avrebbe fornito missili da crociera Taurus all’Ucraina, ma che tale decisione dovrà essere approvata dai paesi dell’Unione Europea.

La strage ha provocato l’indignazione della comunità internazionale. “E’ già passato un mese da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato, cosa che non abbiamo visto da parte russa – ha detto l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas arrivando al Consiglio affari esteri -. Ciò che è chiaro è che dobbiamo sostenere di più l’Ucraina. Sono lieta di vedere che abbiamo già messo insieme i 2/3 della mia iniziativa sulle munizioni. Ma ovviamente dobbiamo fare di più. Quest’anno i paesi europei si sono già impegnati a stanziare 23 miliardi di euro, più dell’anno scorso. Ma dobbiamo anche fare pressione sulla Russia affinché fermi questa guerra”. Come? Sul tavolo dei ministri a Lussemburgo c’è il l 17° pacchetto di sanzioni contro Mosca per “aumentare ulteriormente la portata” delle misure su petrolio e gas. Ma “abbiamo bisogno di avere 27 Paesi d’accordo“.

Quanto accaduto è “l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, del disprezzo di Vladimir Putin per i civili e per le norme di guerra – ha detto Jean-Noël Barrot, ministro per l’Europa e gli Affari Esteri della Francia -. Mentre l’Ucraina ha acconsentito ad un cessate il fuoco, Putin non ha alcuna intenzione di muoversi in questa direzione. Bisogna dunque contenerlo: per questo invito l’Ue ad adottare le sanzioni più pesanti” nei confronti della Russia, “per asfissiare la sua economia”. “L’Ue approvi ora sanzioni pesanti per asfissiare l’economia russa e credo che gli Usa, che si sono impegnati tanto per la tregua, dovrebbero passare sanzioni simili, che sono pronte, per forzare Putin la tavolo della pace”.

E Volodymyr Zelensky invita il capo della Casa Bianca in Ucraina: “Per favore, prima di qualsiasi decisione, di qualsiasi tipo di negoziazione, venite a vedere le persone, i civili, i soldati, gli ospedali, le chiese, i bambini feriti o morti. Venite, guardate, e poi agiamo con un piano per porre fine alla guerra”, ha detto il presidente ucraino in un’intervista a Cbs News. “L’obiettivo finale di Putin è quello di far rivivere l’impero russo e reclamare i territori sotto la protezione della Nato. Considerando tutto ciò, credo che potrebbe degenerare in una guerra mondiale“. Le autorità di Kiev, intanto, hanno organizzato per il 9 maggio una “contro-parata“, risposta alla manifestazione nazionale con cui a Mosca viene celebrata la vittoria sul nazismo. Il governo ha invitato i principali leader europei, nel tentativo di contrapporre una dimostrazione di forza diplomatica alla tradizionale celebrazione promossa da Putin.

Trump, da parte sua, ha detto che l’attacco russo a Sumy è stato “una cosa orribile“. “Penso che sia stato terribile. E mi è stato detto che hanno commesso un errore“, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti a bordo dell’Air Force One durante il suo viaggio di ritorno a Washington, poco prima che Peskov rivendicasse l’attacco affermando che le forze di Mosca avevano colpito “ufficiali” ucraini. “Ma penso che sia una cosa orribile – ha aggiunto il tycoon in un supplemento di analisi -. Penso che l’intera guerra sia una cosa orribile”.

Intanto anche oggi Kiev accusa Mosca di aver ucciso civili innocenti. Il capo dell’amministrazione militare della regione di Kharkiv, Oleh Synehoubov, ha scritto su Telegram che razzi e colpi d’artiglieria sparati da militari russi sulla regione hanno causato la morte di quattro civili. Un “uomo di 68 anni e una donna di 61 sono morti in seguito a colpi d’artiglieria” a Koupiansk, una città molto vicina alla linea del fronte, ha spiegato Synehoubov. Altre due persone sono state uccise nel villaggio di Chevtchenkove, situato a una trentina di chilometri dal fronte. Si tratta di “una donna di 77 anni e un uomo di 52”.

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