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La mano dei clan sui festeggiamenti per lo scudetto del Napoli: operazione anticamorra contro i Troncone e Frizziero

L'estorsione alla fine non riuscì: in tutto sono 24 le misure cautelari. I boss chattavano con la PlayStation per evitare di essere intercettati
Napoli, operazione anticamorra contro i clan Troncone e Frizziero: 24 misure cautelari. Ecco tutte le accuse
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Il clan voleva mettere le mani sui gadget dei festeggiamenti per lo scudetto del Napoli e provò a imporre l’acquisto di 10mila trombette agli ambulanti operanti intorno allo stadio Maradona. L’estorsione non riuscì “per cause indipendenti dalla loro volontà”. Questo quanto scritto nell’ordinanza eseguita all’alba che ha sgominato le cosche dei Troncone e dei Frizziero, attive nei quartieri occidentali del capoluogo e a Chiaia, e gestori di due business particolarmente cari alla malavita organizzata, i parcheggiatori abusivi (costretti a pagare per esercitare) e gli ormeggi.

Firmata dal Gip di Napoli Antonino Santoro su richiesta della Dda – procuratore distrettuale Nicola Gratteri, aggiunto Sergio Amato, pm Salvatore Prisco – al termine di indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo, l’ordinanza ricostruisce in circa 700 pagine vicende di traffico di sostanze stupefacenti, detenzione di armi, estorsioni e contrabbando di sigarette. Reati per i quali il giudice ha disposto 15 arresti in carcere e 6 domiciliari.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno scoperto che i boss chattavano con la PlayStation per evitare di essere intercettati. I fatti risalgono al 15 maggio 2020, quando gli investigatori ascoltano il boss Vitale Troncone e suo figlio Giuseppe (entrambi raggiunti dalle nuove accuse in carcere). In una telefonata in cui Giuseppe parla con il padre, viene fuori che poco prima il figlio di Vitale aveva intrattenuto una conversazione via chat con la PlayStation con Mariano Frizziero, elemento di spicco dell’omonimo clan. I militari hanno scoperto che i Troncone, in chat, lo chiamano con il soprannome “zia Maria”: Vitale chiede al figlio di metterlo in contatto con “zia Maria” tramite la PlayStation e Giuseppe subito si attiva per consentire il contatto. Non ci riesce perché nel frattempo Mariano Frizziero non era più on-line. Per poter attivare la conversazione i due utenti utilizzano un gioco on-line che consente di mettere in contatto i player che così si scambiano suggerimenti su come operare, per esempio, quando si fa parte della stessa squadra.

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