Stavolta di auto parleremo poco. Tocca al calcio, quello buono, inclusivo, strumento fantastico di coinvolgimento anche per chi ha dei problemi e si batte per affrontarli e superarli. In attacco c’è Pavel, a centrocampo Samir, sulla fascia destra Fabrizio. Sono tre “stelle” della selezione nazionale degli Insuperabili, la Onlus nata a Torino nel 2012 che già conta diciassette centri di allenamento in Italia (e altre due apriranno presto) E’ una bellissima storia quella degli Insuperabili, scuole calcio per ragazzi con disabilità cognitive, affettivo-emotive, relazionali, comportamentali, fisiche, motorie e sensoriali. E bene hanno fatto la BMW e il Milan a supportarla.

In una soleggiata mattinata di giugno sul campo del Vismara, dove giocano la primavera e altre giovanili rossonere, sotto gli occhi di Nelson Dida, l’eroe di Manchester 2003, gli Insuperabili hanno sfidato la rappresentativa delle squadre di undici concessionarie BMW nell’evento finale di BMW in Tour, conclusione di una serie di incontri tra le formazioni degli Insuperabili e dei dipendenti delle concessionarie della Casa tedesca.

Hanno perso, i ragazzi Insuperabili, ma la sconfitta non ha guastato affatto il clima di allegria e passione. Sono 750 i ragazzi che si allenano e giocano tra gli Insuperabili. “L’iscrizione annua costa 103 euro. Cifra che ovviamente non può coprire le nostre spese. Le amministrazioni pubbliche ci aiutano, alcune generosamente altre un po’ meno, e chi ci conosce capisce subito le potenzialità sociali e civili della nostra iniziativa. E vedere i ragazzi con disabilità mettersi in gioco, diventare squadra, divertirsi a sfidare avversari normodotati è una soddisfazione enorme”, commenta Ezio Grosso, uno dei fondatori della Onlus, con un passato professionale nella finanza, alla Barclays. Non ci sono parole abbastanza intelligenti per descrivere le sensazioni che ti assalgono guardando Pavel che si dispera dopo il passaggio sbagliato di un compagno, o Fabrizio che lo prende in giro a fine gara, sotto gli occhi del portierone rossonero, per le tante occasioni mancate, o Samir che ti dà la mano e se ne va, perché ha fatto tanti passi avanti ma è ancora molto…riservato. Forza ragazzi!

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