Televisione

Serena Bortone chiude Che Sarà ringraziando la Rai. Ma in puntata difende il programma: “Non parleremmo di fascismo se ci fosse un minimo di decenza”

Il programma di RaiTre partito a settembre intorno al 3% di share, con il passare delle settimane, in virtù di una maggiore centralità, ha visto crescere i suoi ascolti toccando il 5-6%. Un titolo che ha dovuto fare i conti con una concorrenza molto forte

di Giuseppe Candela
Serena Bortone chiude Che Sarà ringraziando la Rai. Ma in puntata difende il programma: “Non parleremmo di fascismo se ci fosse un minimo di decenza”

Sono stata onorata di lavorare con voi in questa nostra, grande azienda di servizio pubblico. Ringrazio voi a casa, telespettatrici e telespettatori, che ci avete seguito e supportato e che siete cresciuti puntata dopo puntata. Grazie dell’affetto e del sostegno”, l’ora dei saluti finali per Serena Bortone è scattata ieri sera con l’ultima puntata di “Che Sarà“.

La padrona di casa ha rivendicato il ruolo di dipendente Rai e ha concluso il breve discorso senza riferimenti al suo futuro professionale: “Vi auguro una buona estate e soprattutto, di cuore, buon vento!”. Bortone, dopo l’esclusione dal pomeriggio di Rai1 nonostante gli ottimi ascolti, aveva affrontato su Rai3 l’ormai noto caso Scurati. La giornalista con un post sui social aveva denunciato l’annullamento “senza spiegazioni plausibili” del contratto dello scrittore che avrebbe dovuto leggere nel suo talk un monologo sul 25 aprile. Bortone è sottoposta a procedimento disciplinare e nei giorni scorsi l’amministratore delegato Roberto Sergio ha pronunciato parole molto dure: “Serena Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto. L’11 di questo mese rappresenterà le sue tesi e valuteremo, ma certamente a nessun dipendente di nessuna azienda sarebbe consentito di dire cose contro l’azienda in cui lavora. Lei questo ha fatto e non è stata punita“.

Che Sarà” partito a settembre intorno al 3% di share, con il passare delle settimane, in virtù di una maggiore centralità, ha visto crescere i suoi ascolti toccando il 5-6%. Un titolo che ha dovuto fare i conti con una concorrenza molto forte: da “Che tempo che fa” a “In altre parole” fino al boom di “Affari Tuoi“. Il suo futuro è però un rebus. Secondo Dagospia al momento Bortone non risulterebbe nei palinsesti della prossima stagione, Repubblica ha accennato a “una epurazione dimezzata”, in onda solo al sabato sera dal 14 settembre e cancellata nel giorno festivo, quello dove il programma ha ottenuto ascolti più alti. Su questo punto Sergio alla festa del Foglio ha eluso la domanda: “I palinsesti verranno presentati al vertice aziendale il venerdì della prossima settimana. Ad oggi nessuno di noi è a conoscenza di quello che ci porteranno i direttori di genere. Quindi è una notizia che non esiste in questo momento”.

Bortone ha scelto negli ultimi mesi una linea identitaria, difendendo in diretta il suo programma: “Nessuno di noi parlerebbe di fascismo se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare francobolli sui fascisti, picchiare un deputato in Aula. Signorelli l’ex portavoce di Lollobrigida che parlava utilizzando un linguaggio orrendo. Io starei zitta, non ne parlerei più, basterebbe solo avere un minimo di decenza“.

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