Titoli di Stato francesi ancora sotto pressione per effetto della crisi politica e della concreta possibilità che il Rassemblement National di Marine Le Pen vinca le elezioni di luglio. Il timore dei mercati è che il prossimo governo vari misure costose per le finanze pubbliche. Il rendimento dei decennali francesi (Oat) sale di 8 punti base al 3,20%. Il differenziale di rendimento con gli equivalenti titoli tedeschi supera gli 80 punti base, il più ampio di sempre. Secondo le ultime stime del Fondo monetario internazionale il deficit francese dovrebbe attestarsi al 4,9% del Pil sia nel 2024 che nel 2025. Sabato il candidato premier per l’estrema destra del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella ha affermato che se eletto abolirà la riforma dei sussidi di disoccupazione che prevede una diminuzione della durata dell’assegno.

“La Bce è attenta al corretto funzionamento dei mercati”, ha detto oggi la presidente Christine Lagarde durante la visita a un’azienda a Massy, in Francia. Il capo economista della Banca centrale Philip Lane afferma che “quanto sta accadendo nei mercati è una rivalutazione dei prezzi, ma al momento non ricade nelle caratteristiche di mercati disordinati”. Parole che allontano la possibilità di un intervento diretto della Bce. “La correzione sui mercati finanziari vista nelle ultime sedute è avvenuta in maniera “ordinata” e senza tensioni di liquidità”, osserva anche il vicepresidente della Bce Luis De Guindos.

“Cruciale sarà anche il tono adottato dai protagonisti“, sottolineano gli analisti dopo che, nel fine settimana, la Le Pen ha dichiarato che eviterà in caso di vittoria di causare un caos istituzionale. “C’è ancora una grande incertezza data la mancanza di chiarezza sulle politiche economiche del politica economica del governo“, commenta un altor analista. Per ora sembrano meno coinvolti dalle vendite rispetto ai giorni scorsi i titoli dei paesi europei con gli indicatori di finanza pubblica meno solidi, Italia in primis. Il rendimento dei Btp decennali sale di 2 punti base a 3,95%. Stesso incremento per i bond spagnoli, con rendimento ora al 3,2%. Decennali greci al 3,64% (+ 1).

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