La città di Boston aspettava questo momento da ben sedici anni: Garnett e Pierce nel 2008, Tatum e Brown questa notte. I Celtics sono campioni Nba per la 18esima volta nella loro storia: 106-88 il risultato finale in Gara 5 contro i Dallas Mavericks. Il TD Garden torna a sorridere. Per Doncic e compagni, invece, resta l’amaro ricordo di una stagione comunque molto positiva. Con questo successo, i Celtics diventano la franchigia più titolata della Lega (superati i Lakers, fermi a quota 17).

Brown MVP, ma il segreto dei Celtics è il collettivo
31 punti e 11 rimbalzi di Jayson Tatum e 21 di Jaylen Brown (prova culminata con il riconoscimento di MVP delle finali): fin troppo facile quando puoi contare su due fenomeni così. Ma non è solo la loro vittoria: Boston ha dimostrato di essere squadra in entrambi i lati del campo. Ognuno è stato indispensabile; è stato il titolo di Jrue Holiday, l’onnipresente: è il primo nella storia a vincere due anelli alla prima stagione con due diverse franchigie (dopo quello vinto con i Milwaukee Bucks nel 2021). È il trionfo di Al Horford che, dopo 186 partite di playoff, a 38 anni vince il primo meritatissimo trofeo. Derrick White imprescindibile, Pritchard lo specialista del tiro da metà campo, la redenzione di Porzingis.

È il capolavoro di Joe Mazzulla che – all’età di 35 anni – è diventato l’allenatore più giovane a vincere il titolo NBA. L’ultimo a riuscirci? Bill Russell nel 1969 quando era allenatore-giocatore, propri con i Boston Celtics.

Troppa Boston per Dallas: nulla da fare
Una vittoria travolgente e mai messa in discussione, un po’ come tutta la serie. Senza mai andare sotto nel punteggio, i Celtics dominano sotto tutti i punti di vista i Mavericks che non possono fare altro che sedersi ed applaudire gli avversari. La vittoria in Gara 4 era stata solo un’illusione: le speranze erano poche e una volta toccato il -26 era tutto già scritto.

Dopo averlo cercato per diversi anni ed esserci andati vicinissimi nel 2022, Boston ci è finalmente riuscita.

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