Il dispiegamento di forze è enorme e ha portato a un fermo a Solingen, in Germania, nella caccia all’uomo che nella serata di ieri, 23 agosto, ha ucciso a coltellate tre persone e ne ha ferite altre otto, di cui cinque in modo gravissimo. La persona intercettata dalle forze di sicurezza è un 15enne ma, da quanto hanno poi spiegato gli inquirenti, non si tratta dell’esecutore materiale dell’attacco. Per le autorità si è trattato di un attentato, ma specificano che non si può ancora parlare di terrorismo, con l’uomo che ha agito durante le celebrazioni del 650esimo anniversario della nascita della città tedesca. Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 21.30, l’uomo ha attaccato la folla che si era radunata in piazza e, dopo aver colpito a caso 11 persone a colpi di coltello, si è dileguato, approfittando della confusione generale. E alcuni testimoni sostengono che nel pieno dell’attacco abbia gridato “Allah Akbar“. L’Isis sabato sera ha rivendicato l’attacco.
La rivendicazione – La rivendicazione è stata diffusa attraverso l’agenzia dell’Isis al-Amaq. Nella nota il gruppo ha affermato che l’aggressore è un “soldato dello Stato islamico” e ha attaccato un “raduno cristiano”. L’attacco, prosegue la rivendicazione, è stato condotto “per vendicare i musulmani in Palestina e ovunque”.
Le indagini e l’identikit – Per le ricerche del sospettato, in queste ore, sono state impiegate decine di mezzi della polizia, tra cui anche un elicottero, ma i dettagli in mano agli inquirenti sono pochi. Le prime testimonianze non hanno fornito descrizioni precise dell’uomo che ha gettato nel panico la cittadina dell’ovest della Germania. Altri interrogatori sono in corso in questo momento. La polizia ha chiesto a chiunque abbia video o foto della scena di farsi avanti. E secondo Welt am Sonntag “un testimone rimasto ferito ha affermato di conoscere lo sospettato di Solingen e che era anche un frequentatore di una moschea locale. Un testimone ha riferito che il sospettato ha gridato ‘Allah Akbar’ durante le sue azioni”.
Tutta l’attenzione di chi indaga adesso è sul minorenne fermato dalla polizia. Da quanto hanno fatto sapere il procuratore capo di Düsseldorf, Markus Caspers, in conferenza stampa, il giovane ha parlato con l’autore del reato poco prima del crimine ed è quindi accusato di non aver denunciato i crimini pianificati. La polizia ha trovato “molti coltelli” nella zona dell’attacco e sta cercando di individuare se uno di questi sia stato utilizzato contro le vittime. L’aggressore “mirava in modo preciso alla gola”, ha aggiunto il capo della polizia, ma “non era noto alle vittime”, come hanno confermato le persone ferite ricoverate in ospedale.
Il responsabile è quindi ancora in fuga, ma gli investigatori hanno spiegato che non è ancora possibile divulgare l’identikit del ricercato, pur avendo ascoltato numerose testimonianze. Stando alla Bild, le forze dell’ordine cercherebbero un uomo fra i 20 e i 30 anni, alto fra il 1,70 e il 1,75. Le sembianze sarebbero quelle di una persona che proverrebbe dal sud. Ha una struttura fisica sportiva, una barba corta e folta. È vestito di nero e ha un cappuccio, conclude il tabloid.
La testimonianza del dj – “Oggi ho suonato in occasione del 650esimo anniversario della mia città, Solingen, in Germania, e durante la mia esibizione, personale della sicurezza è venuto a chiedermi di continuare a suonare per evitare che si scatenasse il panico di massa, visto che c’erano persone che erano già morte a causa di un attacco con coltello – racconta su Instagram il deejay e produttore discografico tedesco Tobias Topic – Io ho continuato a suonare anche se è stato incredibilmente difficile. Dopo circa 10-15 minuti, la musica è stata finalmente interrotta e le persone sono state informate di quanto successo. A quanto sembra – scrive ancora – l’attentatore puntava al collo delle persone e ha provato a uccidere tutti in modo indiscriminato. Visto che l’autore era ancora in fuga, ci siamo nascosti in un negozio nelle vicinanze mentre la polizia sorvegliava l’area con gli elicotteri. Ancora non posso crederci…doveva essere un festival gratuito per tutti. Alcuni miei cari amici erano sul posto con i loro bambini piccoli. Sto scrivendo questo messaggio mentre l’elicottero sta ancora volando sopra la casa dove sono cresciuto da picco, una piccola cittadina in Germania. Cosa sta succedendo a questo mondo…I miei pensieri vanno alle vittime”.
Le reazioni – “Il brutale attacco alla festa di Solingen ci sconvolge profondamente. Siamo a lutto per le persone che sono state strappate alla vita in modo spaventoso. I miei pensieri vanno in queste ore ai familiari delle vittime e a chi è rimasto gravemente ferito”, ha dichiarato attraverso una nota la ministra dell’Interno, Nancy Faeser, commentando l’attentato. La polizia tedesca ha avvertito su X di aver allestito un portale per favorire la segnalazione di indizi da parte della cittadinanza sul massacro di Solingen. Si chiede inoltre ai cittadini di non prendere iniziative personali e di contattare immediatamente la polizia in situazioni sospette. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha commentato sui social l’accaduto dicendosi “profondamente scioccata dall’attacco brutale e insidioso di Solingen. I miei pensieri sono rivolti alle famiglie dei morti e dei feriti, ai quali auguro una pronta guarigione. Ringrazio i servizi di emergenza e la polizia. Dobbiamo fare chiarezza sui retroscena di questo crimine il prima possibile”.
Mondo
Attacco a colpi di coltello durante una festa cittadina in Germania: 3 morti e 8 feriti. L’Isis: “Per vendicare i musulmani in Palestina e ovunque”
Il dispiegamento di forze è enorme e ha portato a un fermo a Solingen, in Germania, nella caccia all’uomo che nella serata di ieri, 23 agosto, ha ucciso a coltellate tre persone e ne ha ferite altre otto, di cui cinque in modo gravissimo. La persona intercettata dalle forze di sicurezza è un 15enne ma, da quanto hanno poi spiegato gli inquirenti, non si tratta dell’esecutore materiale dell’attacco. Per le autorità si è trattato di un attentato, ma specificano che non si può ancora parlare di terrorismo, con l’uomo che ha agito durante le celebrazioni del 650esimo anniversario della nascita della città tedesca. Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 21.30, l’uomo ha attaccato la folla che si era radunata in piazza e, dopo aver colpito a caso 11 persone a colpi di coltello, si è dileguato, approfittando della confusione generale. E alcuni testimoni sostengono che nel pieno dell’attacco abbia gridato “Allah Akbar“. L’Isis sabato sera ha rivendicato l’attacco.
La rivendicazione – La rivendicazione è stata diffusa attraverso l’agenzia dell’Isis al-Amaq. Nella nota il gruppo ha affermato che l’aggressore è un “soldato dello Stato islamico” e ha attaccato un “raduno cristiano”. L’attacco, prosegue la rivendicazione, è stato condotto “per vendicare i musulmani in Palestina e ovunque”.
Le indagini e l’identikit – Per le ricerche del sospettato, in queste ore, sono state impiegate decine di mezzi della polizia, tra cui anche un elicottero, ma i dettagli in mano agli inquirenti sono pochi. Le prime testimonianze non hanno fornito descrizioni precise dell’uomo che ha gettato nel panico la cittadina dell’ovest della Germania. Altri interrogatori sono in corso in questo momento. La polizia ha chiesto a chiunque abbia video o foto della scena di farsi avanti. E secondo Welt am Sonntag “un testimone rimasto ferito ha affermato di conoscere lo sospettato di Solingen e che era anche un frequentatore di una moschea locale. Un testimone ha riferito che il sospettato ha gridato ‘Allah Akbar’ durante le sue azioni”.
Tutta l’attenzione di chi indaga adesso è sul minorenne fermato dalla polizia. Da quanto hanno fatto sapere il procuratore capo di Düsseldorf, Markus Caspers, in conferenza stampa, il giovane ha parlato con l’autore del reato poco prima del crimine ed è quindi accusato di non aver denunciato i crimini pianificati. La polizia ha trovato “molti coltelli” nella zona dell’attacco e sta cercando di individuare se uno di questi sia stato utilizzato contro le vittime. L’aggressore “mirava in modo preciso alla gola”, ha aggiunto il capo della polizia, ma “non era noto alle vittime”, come hanno confermato le persone ferite ricoverate in ospedale.
Il responsabile è quindi ancora in fuga, ma gli investigatori hanno spiegato che non è ancora possibile divulgare l’identikit del ricercato, pur avendo ascoltato numerose testimonianze. Stando alla Bild, le forze dell’ordine cercherebbero un uomo fra i 20 e i 30 anni, alto fra il 1,70 e il 1,75. Le sembianze sarebbero quelle di una persona che proverrebbe dal sud. Ha una struttura fisica sportiva, una barba corta e folta. È vestito di nero e ha un cappuccio, conclude il tabloid.
La testimonianza del dj – “Oggi ho suonato in occasione del 650esimo anniversario della mia città, Solingen, in Germania, e durante la mia esibizione, personale della sicurezza è venuto a chiedermi di continuare a suonare per evitare che si scatenasse il panico di massa, visto che c’erano persone che erano già morte a causa di un attacco con coltello – racconta su Instagram il deejay e produttore discografico tedesco Tobias Topic – Io ho continuato a suonare anche se è stato incredibilmente difficile. Dopo circa 10-15 minuti, la musica è stata finalmente interrotta e le persone sono state informate di quanto successo. A quanto sembra – scrive ancora – l’attentatore puntava al collo delle persone e ha provato a uccidere tutti in modo indiscriminato. Visto che l’autore era ancora in fuga, ci siamo nascosti in un negozio nelle vicinanze mentre la polizia sorvegliava l’area con gli elicotteri. Ancora non posso crederci…doveva essere un festival gratuito per tutti. Alcuni miei cari amici erano sul posto con i loro bambini piccoli. Sto scrivendo questo messaggio mentre l’elicottero sta ancora volando sopra la casa dove sono cresciuto da picco, una piccola cittadina in Germania. Cosa sta succedendo a questo mondo…I miei pensieri vanno alle vittime”.
Le reazioni – “Il brutale attacco alla festa di Solingen ci sconvolge profondamente. Siamo a lutto per le persone che sono state strappate alla vita in modo spaventoso. I miei pensieri vanno in queste ore ai familiari delle vittime e a chi è rimasto gravemente ferito”, ha dichiarato attraverso una nota la ministra dell’Interno, Nancy Faeser, commentando l’attentato. La polizia tedesca ha avvertito su X di aver allestito un portale per favorire la segnalazione di indizi da parte della cittadinanza sul massacro di Solingen. Si chiede inoltre ai cittadini di non prendere iniziative personali e di contattare immediatamente la polizia in situazioni sospette. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha commentato sui social l’accaduto dicendosi “profondamente scioccata dall’attacco brutale e insidioso di Solingen. I miei pensieri sono rivolti alle famiglie dei morti e dei feriti, ai quali auguro una pronta guarigione. Ringrazio i servizi di emergenza e la polizia. Dobbiamo fare chiarezza sui retroscena di questo crimine il prima possibile”.
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Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Il Jobs Act è una legge che ha creato oltre un milione di posti di lavoro, più della metà a tempo indeterminato, e che ha introdotto tutele fondamentali come l’eliminazione delle dimissioni in bianco. La decisione della Corte Costituzionale che dà il via al referendum relativo al Jobs Act ci trova quindi pronti: spiegheremo ai cittadini quanto sarebbe sbagliato cancellare queste conquiste che creano posti di lavoro, sviluppo e tutele". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
"Quanto al referendum sull’autonomia, accettiamo il verdetto della Consulta che dopo la precedente pronuncia sulla legge Calderoli appariva pressoché scontata. Ogni modifica sull’autonomia differenziata passerà dal Parlamento, e lì ci faremo trovare pronti e determinati".
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Le mie più sentite congratulazioni al presidente Trump per l’inizio del suo secondo mandato. Il popolo americano ha fatto una scelta chiara, che riflette l’impegno per la crescita economica, la sicurezza e la sovranità nazionale”. Lo scrive su X il Co-Presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini dí Fratelli d’Italia.
“Noi dell'Ecr condividiamo molte delle priorità delineate dal presidente Trump: contrastare l'immigrazione clandestina, garantire comunità più sicure, tagliare le tasse e la burocrazia e ripristinare la competitività economica. Queste non sono solo priorità americane, ma anche europee”.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La Sardegna, con il nostro ricorso accolto dalla Corte lo scorso novembre, ha difeso la sua specialità e contrastato una legge iniqua. Una legge che la Corte stessa, ascoltando le preoccupazioni delle Regioni promotrici, ha già demolito e svuotato perché ci toglieva risorse e ci condannava a restare indietro. Se il capogruppo della Lega Veneta ha dichiarato recentemente che il Veneto vale più della Sardegna, per farci capire cosa si intende per differenziata, noi invece continueremo a difendere con le unghie e con i denti le risorse e le opportunità che le spettano”. Così la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - “Sul referendum sulla cittadinanza daremo battaglia nel nome dell’estensione dei diritti e per superare una legislazione particolarmente arretrata. Si tratta di un referendum promosso da un vasto arco di soggetti, tra cui numerose associazioni dei nuovi cittadini, persone a cui per troppo tempo è stata tolta la voce. Lotteremo al loro fianco”. Così in una nota Pierfrancesco Majorino della segreteria del Partito Democratico, responsabile Immigrazione.
Washington, 20 gen (Adnkronos) - Non è stato un blitz come quello di Mar a lago, rivelatosi determinante per la liberazione di Cecilia Sala, ma una intera giornata quella che Giorgia Meloni ha dedicato, per la seconda volta in un mese, a Donald Trump. La premier non è voluta mancare all'inauguration day del presidente americano, sottolineando quanto sia importante "dare una testimonianza della volontà di continuare e rafforzare" la relazione Italia-Usa.
E questa "testimonianza" la premier l'ha data plasticamente già di primo mattino, quando insieme alla famiglia Trump, a quella del vice presidente Vance e pochi altri, ha preso parte alla messa di 'benedizione' del neo commander in chief alla chiesa episcopale di st John, proprio di fronte alla Casa Bianca. Poi il trasferimento alla Rotonda del Campidoglio, a Capitol hill, per il giuramento spostato al chiuso a causa dell'ondata di gelo che ha stretto Washington. Con lei, oltre ai diplomatici, la fida Patrizia Scurti in delegazione.
Meloni siede sotto lo sguardo della statua di Abramo Lincoln, nei posti riservati ai capi di Stato e di governo invitati da Trump. Una sparuta elite che comprende la presidente del Consiglio (unica leader Ue) e, tra i pochi altri, il presidente argentino Javier Milei, con cui Meloni chiacchiera a lungo inquadrati più volte dalle telecamere di Fox news, che non ha perso una battuta della giornata-evento.
(Adnkronos) - A pochi passi, i 'big tech Ceo' che Trump ha voluto come ospiti vip della cerimonia e che l'hanno sostenuto nel suo cammino di ritorno alla sala ovale: Tim Cook, Jeff Bezos, Sandor Picahi, Sam Altman, Mark Zuckenberg e ovviamente Elon Musk. Sui social, è il capo delegazione di FdI-Ecr all'Europarlamento Carlo Fidanza, a Washington con un piccola pattuglia di parlamentari italiani ospiti dei Repubblicani Usa, a dare il senso politico della 'foto di Capitol hill' della Meloni: "La nostra presidente è ormai riconosciuta da tutti come l’interlocutrice privilegiata di Trump in Europa".
Nella sua valutazione del Trump day, Meloni al mattino è più ecumenica: "Penso sia molto, molto importante per una nazione come l’Italia che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti dare una testimonianza della volontà di continuare e se mai rafforzare quella relazione in un tempo nel quale le sfide sono globali e interconnesse", spiega prima di lasciare l'albergo.
Più tardi su X augura buon lavoro a Trump e assicura: "Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa", per poi sottolineare: "L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità".
(Adnkronos) - Per il ministro dell'Ue Tommaso Foti, la missione di Meloni a Washington "conferma il ruolo cruciale che, nel prossimo futuro, la nostra Nazione intende giocare nelle relazioni transatlantiche, ponendosi come ponte strategico tra Europa e America".
In questo contesto, e anche per il rigido protocollo che governa l'insediamento del presidente americano, si stempera anche l'attesa per un faccia a faccia Meloni-Trump, prima auspicato e poi annunciato alla vigilia anche da Fidanza. "Non era previsto, non era il contesto e non ci sarà problema a farlo in futuro", è il senso del ragionamento dell'entourage della premier. Così, direttamente lasciando ad un certo punto le lunghe celebrazioni, Meloni può salutare e tornare subito in Italia.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La decisione della Consulta che ha sancito l’ inammissibilità del referendum abrogativo sull’autonomia conferma che la riforma scritta dal ministro Calderoli è, come sapevamo, coerente e corretta nel rispetto delle previsioni costituzionali. Per cui avanti con l’iter della riforma e con i negoziati con le regioni che hanno già richiesto le prime materie ‘non Lep’, come la Lombardia. Avanti tutta con l’autonomia!”. Lo dichiara il segretario regionale della Lega Lombarda Salvini Premier e presidente dei senatori della Lega Salvini Premier, senatore Massimiliano Romeo.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La Corte Costituzionale, dichiarando inammissibile il referendum sull’autonomia, perché ‘l’oggetto e la finalità del quesito sono poco chiari’, ha bocciato l’opposizione. D’altra parte, cosa ci si può aspettare da una sinistra incapace anche di scrivere i quesiti da sottoporre ai cittadini per una consultazione popolare? Per quanto ci riguarda, noi andiamo avanti con il percorso riformatore, nell’interesse dell’Italia”. Così la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.