Il paradosso di Tajani che vuole il voto cattolico ma manda avanti l’autonomia differenziata
Curiosa la foto che è stata proposta dalle principali testate, scattata al raduno Agesci che si è tenuto a Verona nei giorni scorsi. Lo scenario è il più importante ritrovo dello scoutismo e ritrae Antonio Tajani (ministro degli Affari Esteri, Vice presidente del Consiglio, segretario di Forza Italia) e il Cardinale Matteo Zuppi (arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana). Il primo è uno dei firmatari del “patto scellerato”: per assicurare la “stabilità” di governo, le tre principali forze si sono reciprocamente garantite l’approvazione dei rispettivi cavalli di battaglia (il premierato Fratelli d’Italia; l’autonomia differenziata la Lega; la separazione delle carriere dei magistrati Forza Italia). Poco importa se una riforma risulti sgradita alla base di uno dei partiti o, addirittura, confligga con il programma del partito stesso: pacta sunt servanda, costi quel che costi (coerenza, integrità, consenso immediato); l’importante è portare a casa il risultato; in fondo c’è in gioco il potere, e cosa importa delle sorti della Repubblica e del popolo Italiano?
Nel caso specifico dell’autonomia differenziata, Antonio Tajani sa benissimo che la fedeltà al patto crea non pochi mal di pancia al proprio partito (a cominciare dalle prese di posizione del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che – dopo aver doverosamente sostenuto la “secessione dei ricchi” quando era ancora e solo ddl Calderoli – ha finalmente realizzato l’entità del danno che essa recherebbe alle/ai calabresi e chiede a gran voce preliminarmente la garanzia dei Lep, livelli essenziali di prestazione). Per inciso: ai banchetti per la raccolta di firme per il referendum contro la legge Calderoli, molti elettori di Forza Italia non solo firmano, ma si attardano a sottolinearne l’inaccettabilità.
Il cardinal Matteo Zuppi, presidente della Cei, è stato invece – nel corso degli ultimi anni – un avversario severo e intransigente della riforma Calderoli. Basti pensare – ma è solo uno degli esempi più recenti – all’importantissima nota pubblicata dalla Conferenza episcopale lo scorso maggio, che scatenò una inconsueta quanto irrituale e scomposta reazione del ministro Calderoli.
Alla domanda di un giornalista dell’Arena di Verona (“In Veneto tiene banco il tema dell’autonomia, che è legge. Ma l’assessore leghista veneto Marcato ha detto che se passa il referendum abrogativo, grazie anche a Fratelli d’Italia e a Forza Italia, la Lega dovrebbe uscire dal governo. Che cosa replica?”) il segretario Tajani ha risposto:
“Il governo è una cosa seria. E un assessore regionale non credo possa dire quanto dura. Nessuno ha mai detto che vogliamo un referendum abrogativo, ma vigileremo sull’applicazione dell’autonomia differenziata. Il che non significa certo che non la vogliamo. Noi di Forza Italia abbiamo detto che prima si fanno i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, in tutte le regioni, poi si fa l’autonomia. Poi su materie come il commercio internazionale bisogna vigilare, per non fare danni alle imprese. L’abbiamo votata in Consiglio dei ministri e in Parlamento, la legge sull’autonomia, e noi siamo sempre coerenti, con il diritto di esprimere le nostre idee”.
Ecco, appunto. L’hanno votata in Parlamento (la legge 86 è stata definitivamente approvata il 26 giugno scorso), pur sapendo che il dispositivo di Calderoli non implicava alcun tipo di assicurazione non sulla determinazione, ma sulla realizzazione dei Lep: una sostanziale differenza, che implica una stanziamento di risorse per garantire prestazioni essenziali su tutto il territorio nazionale (il che è ben diverso da quanto prescritto dal c. 3 dell’art. 3 della Costituzione, ma questo è un altro discorso). E’ evidentemente in atto un’azione di “disturbo” (eufemisticamente parlando) nei confronti della Lega da parte di Forza Italia per assicurarsi un rapporto privilegiato con il mondo cattolico (Cisl compresa); depotenziando il dispositivo dell’autonomia differenziata attraverso non un contrasto dichiarato, ma piccole e puntuali azioni di sabotaggio; ricompattando gli insofferenti gruppi parlamentari e assicurandosi un vantaggio considerevole sul competitore più diretto all’interno della maggioranza, la Lega.
Ci si interroga sul senso delle dichiarazioni di Tajani: in cosa consisterà la “vigilanza” esercitata sull’applicazione dell’autonomia differenziata, soprattutto sulla base delle dichiarazioni di Zaia e Calderoli, pronti a recepire le richieste di materie non Lep da parte delle regioni a partire dal prossimo settembre? Non sa il ministro Tajani che l’inizio della devoluzione di alcune materie alla potestà legislativa delle regioni aprirà un iter – quello delle intese – che difficilmente potrà essere interrotto, intralciato, messo in stand-by, soprattutto mentre la riforma del premierato (fortissimamente voluta da Meloni e Fratelli d’Italia) urge e la Lega rappresenta una pedina indispensabile per portarla avanti?
L’Italia, cui la compagine condotta da Tajani fa riferimento esplicitamente sin dal suo nome, è la “Repubblica democratica fondata sul lavoro” o un insieme di repubblichette a marce differenti, come quella profilata dalla Lega e dalla sua de-forma dell’autonomia differenziata? Pensa davvero Antonio Tajani che le pur apprezzabili dichiarazioni sullo ius scholae possano contrastare l’avversione che l’elettorato del Sud di Forza Italia (e non solo), ma perfino ampi settori della Confindustria – stella polare degli ‘italoforzisisti’ – stanno dimostrando nei confronti dei piccoli governatorati voluti da Calderoli e dalla Lega, fonte di disuguaglianze e burocratizzazione?
Infine: i leader del centrodestra – per attirare il voto moderato – strumentalizzano il rapporto con la Chiesa cattolica, usando furbescamente chi lo ius scholae, chi la natalità. Il gioco è troppo scoperto per ‘adescare’ coloro che sono ormai consapevoli che bisogna sia garantire la cittadinanza a chi è venuto in Italia, sia assicurare a tutti/e i diritti universali, abrogando la legge Calderoli.
L’augurio è che la risposta a queste – tra le tante – domande possa pervenire in maniera inconfutabile e senza infingimenti. E’ in gioco il destino della Repubblica; sono in gioco diritti sociali e civili, che rappresentano la massima garanzia della dignità della persona umana (la dicitura di matrice cattolica che attraversa il dettato della Carta). Il gioco dell’ambiguità in una situazione tanto drammatica e irreversibile, qualora il referendum non raggiungesse l’obiettivo da tanti/e sperato, rappresenterebbe una responsabilità incancellabile, un’ombra drammatica e pesantissima sui complici del progetto eversivo dell’autonomia differenziata. In più: si tradirebbe quell’elettorato del Sud, ma non solo, che sta chiaramente (nelle assemblee, negli incontri che si stanno organizzando sui territori a sostegno del referendum abrogativo, presso i banchetti) esprimendo una netta presa di distanza dall’autonomia differenziata.
L’auspicio è che la stretta di mano cordiale con il cardinale Zuppi incoraggi Tajani a tentare concretamente un’inversione di marcia rispetto agli ordini da lui stesso impartiti a deputati e senatori nel corso del dibattito parlamentare di sottostare ai dettami della Lega; ora dimostri con atti politici e parlamentari che vuole rinunciare ai “pagherò” delle promesse di potere per andare incontro agli interessi delle popolazioni meridionali e di voler farsi promotore dei diritti costituzionali: alle parole seguano i fatti.
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La Redazione
Milano, 21 gen. (Adnkronos) - La premier Giorgia Meloni è stata ammessa oggi come parte civile, insieme al deputato di FdI Manlio Messina, nel processo milanese a carico di Fabrizio Corona e di Luca Arnau, direttore della testata giornalistica online 'Dillingernews', accusati di diffamazione aggravata per aver diffuso, il 20 ottobre del 2023, la fake news sulla presunta relazione tra la presidente del Consiglio e l'onorevole siciliano. Davanti ai giudici dell'ottava sezione penale si è tenuta una prima udienza tecnica - a rappresentare la premier il suo legale, l'avvocato Luca Libra - prima del rinvio al 31 marzo prossimo per l'ammissione delle prove.
Nel decreto di citazione diretta a giudizio, firmato dalla procura di Milano nell'ottobre scorso, si fa riferimento alla notizia falsa sul presunto legame affettivo tra i due esponenti di Fratelli d'Italia: lui "bello, bravo e in gran carriera" e sulla possibilità che fosse proprio lui "ad avere riportato l'amore nel cuore spezzato della premier", alludendo a un intensificarsi dei loro incontri e corredando il testo da cinque foto "artatamente modificate, al fine di avallare il contenuto della notizia", si legge nel provvedimento.
In particolare, Corona, in qualità di caporedattore di fatto, "procacciava la 'falsa' notizia, effettuava verifiche da cui ne emergeva l'assoluta infondatezza, ordinava insistentemente la sollecita redazione dell'articolo e, dopo aver approvato il testo e le fotografie alterate da pubblicare a suo corredo, ne intimava la sua pubblicazione; Arnau redigeva materialmente l'articolo e lo pubblicava" è la tesi che sostiene la procura che tra i sedici testimoni indicati nella citazione indica anche le due parti lese.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “L’abbandono dell’Ucraina alla mercè delle truppe di Mosca rappresenterebbe da parte dei paesi europei una scelta moralmente vergognosa e strategicamente autolesionistica, perché renderebbe più probabili le provocazioni e gli attacchi militari russi all’interno dei confini orientali dell’Ue”. È quello che si legge nelle premesse della risoluzione presentata al Senato da Azione, con la prima firma di Carlo Calenda, in vista del dibattito che si terrà a Palazzo Madama nel pomeriggio, dopo le comunicazioni del Ministro Crosetto.
Nella parte dispositiva la risoluzione di Azione chiede al Governo di “continuare a sostenere la difesa della libertà e della sovranità dell’Ucraina entro i confini riconosciuti dal diritto internazionale e di rafforzare, attraverso la prosecuzione degli aiuti militari, finanziari e umanitari, l’effettivo potere negoziale dell’Ucraina nelle trattative finalizzate a un’eventuale tregua del conflitto, finora peraltro escluse da parte della Federazione russa”.
La risoluzione chiede inoltre al Governo di “sostenere in sede Ue e Nato e presso tutti i Paesi alleati dell’Italia, a partire dagli Stati Uniti, che qualunque accordo riguardante l’Ucraina non può essere realizzato contro le decisioni delle autorità e la volontà della popolazione del Paese e non può essere estorto con la minaccia dell’abbandono degli ucraini all’aggressione militare russa”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La maggioranza e il governo continuano a picconare il disegno di legge sulla partecipazione promosso dalla Cisl. La partecipazione alla gestione dell’impresa è stata totalmente cancellata nel caso delle società partecipate, mentre, secondo la proposta della Cisl era l’unico caso in cui doveva essere addirittura obbligatoria. Il governo non vuole la voce dei lavoratori sui processi di privatizzazione in atto!". Lo affermano in una nota congiunta Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria del Pd e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.
"Secondo governo e maggioranza, sarà poi la benevolenza delle imprese a concedere unilateralmente forme di partecipazione organizzativa. Mentre il progetto ne affidava l’attivazione alla contrattazione collettiva. Non meraviglia, per questo governo e per questa maggioranza la partecipazione è solo un titolo".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Il lavoro che l'Europa deve fare nei prossimi anni è rilanciare e rafforzare il processo di integrazione così come fatto in modo positivo ed efficace durante la pandemia. In questa occasione, l'Europa ha dimostrato di sapere reagire agli choc mettendo in campo misure inedite e straordinarie come il Next Generation Eu, o il programma Sure -fortemente voluto da Paolo Gentiloni- per difendere il lavoro e l'occupazione in Europa". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee, a Calibro 8 su Radio Cusano Campus.
"Ripartirei da qui: abbiamo la necessità, come peraltro richiamato da Draghi nel suo rapporto- di far sì che l'Europa diventi autonoma da un punto di vista strategico, economico, industriale, fiscale e della sicurezza e difesa comune. Tutto questo con l'obiettivo di preservare nei prossimi anni la casa europea che ha consentito in questi 70 anni di assicurare pace nel continente e di difendere e salvaguardare un modello sociale europeo, con la sanità, la scuola e politiche sociali pubbliche, che è un valore aggiunto da difendere nei prossimi anni. Cogliamo l'occasione della presidenza Trump come una scossa per rilanciare e rafforzare il processo di integrazione europea".
Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - "Ho visto il video in cui al nostro Jannik Sinner tremavano le mani e sono convinto che si tratti di un attacco di panico. Lo sport estremo ad alta intensità agonistica e competitività, soprattutto di tipo anaerobico, come il tennis, può essere un fattore trigger per scatenare un attacco di panico in soggetti predisposti". Così all'Adnkronos Salute Rosario Sorrentino, neurologo e divulgatore scientifico, torna sul malore accusato dal campione altoatesino durante il match vinto con Holger Rune agli ottavi di Australian Open 2025 in corso a Melbourne.
L'attacco di panico "può manifestarsi con disturbi sia di tipo fisico che di tipo mentale - spiega Sorrentino - Si presenta con tremore a mani e gambe, senso di vertigine con tachicardia e iperventilazione, che sono i sintomi cardine". Subito dopo "subentra la paura delle sensazioni avvertite, con disagio a ripartire. Queste sensazioni - aggiunge il neurologo - durano pochi secondi, al massimo qualche minuto, ma sono capaci di destabilizzare la percezione del controllo e del rendimento fisico dell'atleta per il forte timore di poter riprovare quelle sensazioni". Di conseguenza "l'atleta tende in quei momenti a fermarsi per comprendere ciò che gli è accaduto, come ha fatto Sinner". Come Jannik, conclude Sorrentino, "sono molti gli atleti che hanno vissuto e possono vivere questa condizione". (di Francesca Filippi)
Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - Ripensare la longevità non solo come un traguardo legato all'età, ma come uno stato mentale e uno stile di vita. Nasce da qui 'ForeverYoung: riscoprire la giovinezza', tema della prima edizione di 'TEDxLinkCampusUniversity'. L'evento - promosso da Università degli Studi Link e organizzato in collaborazione con Scai Comunicazione e Rome Future Week - che ispira e connette attraverso idee innovative, si svolgerà presso l'Aula magna dell'ateneo capitolino domani, 22 gennaio, dalle 10 alle 13 e sarà moderato da Michele Franzese, docente di Startup e Spinoff presso la Link.
Il tema - spiega una nota - non è solo un richiamo nostalgico alla giovinezza, ma una sfida a esplorare come abitudini sane, tecnologie innovative e un mindset positivo possano trasformare ogni fase della vita. Come sottolinea il concept dell'evento, la giovinezza non è un numero, ma una condizione che abbraccia il presente e guarda con ottimismo al futuro. Molti gli speaker di rilievo attesi e provenienti dal mondo della scienza, della tecnologia, della cultura e dei social media.
Si esplorano strategie per un invecchiamento attivo e sostenibile con Romano Benini, professore di sociologia del welfare presso la Link e consulente per politiche sociali e occupazionali nel talk 'Lavorare più a lungo rimanendo sani'. Giuseppina Catanzaro, coordinatrice del corso in Farmacia e Farmacia industriale presso la Link, propone il confronto su 'Creatività e curiosità: i segreti dell'eterna giovinezza', che offre una visione scientifica sull'importanza di uno spirito curioso per rallentare l'invecchiamento. E' dedicato a 'Rewriting the rules of time', a esplorare le innovazioni biotecnologiche per migliorare qualità della vita e rallentare il processo di invecchiamento, l'incontro proposto da Elisabetta Mantuano, delegata del rettore alla Ricerca e neuroscienza. Angelo Luigi Vescovi, professore di Biologia e Genetica presso la Link, con 'Le staminali e la ricerca della fonte della gioventù' illustra le ultime frontiere della medicina rigenerativa. Davide Della Morte Canosci, professore ordinario di Nutrizione clinica e Geriatria presso l’Università di Roma Tor Vergata, approfondisce il tema 'L'algoritmo della longevità', che analizza come dati e scienza possano allungare la vita in salute. Insieme a Filippo Nigro, Founder & Ceo di Youth Health Tech Inc, sul tema 'La longevità nel palmo della mano' si può riflettere sull'uso di tecnologie digitali e dati biometrici per la prevenzione della salute. Licia Fertz & Emanuele Elo Usai, la più anziana influencer italiana e il suo nipote creativo, propongono un talk ispirazionale: 'Vecchi si nasce, giovani si diventa', che celebra resilienza, curiosità e reinvenzione.
Si occupa di 'Mindsetting e biohacking: ottimizzare corpo e mente', e offre strumenti pratici per migliorare performance e longevità, il talk di Stefano Santori, coach e biohacker. Gianluca Baroni, Alice Caimi, Camilla Caimi e Pietro Pettelenghi di Cooperativa Heimi, un team multidisciplinare di medici e professionisti del benessere, presentano il confronto dinamico sul tema 'Se la vita fosse un reel, ma prima seguici!', che esplora ogni fase della vita con consigli pratici.
TEDxLinkCampusUniversity è più di un semplice evento - spiegano gli organizzatori - è un luogo di incontro tra idee che cambiano il mondo e persone pronte a fare la differenza. Con un approccio multidisciplinare e uno sguardo al futuro, ForeverYoung celebra l’energia, la resilienza e la capacità di reinventarsi.
L'Università degli Studi Link, che per la prima volta ospita un TEDx, nel giugno scorso è stata sede della terza edizione del Festival nazionale delle università, dedicata al tema delle generazioni in relazione e ai tanti risvolti sulla conoscenza, la salute e il welfare. A partire dall'anno accademico 2023-2024, l'ateneo ha aggiunto alla sua ampia offerta formativa il corso di Medicina e chirurgia. Dall'anno accademico in corso sono attivi anche i corsi in Farmacia, Osteopatia, Infermieristica, Fisioterapia, Tecniche di laboratorio biomedico e Tecniche di radiologia medica.
Milano, 21 gen. (Adnkronos/Labitalia) - “Oggi siamo qui per parlare della riforma fiscale e dell’attuazione della stessa. Per il governo è una priorità, soprattutto nel 2025, dare una spinta ulteriore all’attuazione della riforma e per noi professionisti è una priorità studiare la riforma. In questa occasione abbiamo creato una contaminazione tra Mef, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Assonime, imprese e professionisti, per parlare di un tema di assoluta attualità”. Sono le parole di Marco Magenta, managing partner di EY Studio legale tributario, a margine dell'evento ‘EY Tax Update 2025. Riforma fiscale: sfide e opportunità per le imprese’, organizzato da EY a Milano.
“Le sfide del tax director oggi sono quelle di abbracciare il cambiamento, evolvere, cambiare il rapporto fisco-contribuente rendendolo più collaborativo, di far fronte alle esigenze interne, sempre più pressanti, di affrontare una questione sui costi e di affrontare una crisi di reperibilità di talenti e giovani collaboratori e qui è l’intelligenza artificiale può aiutare -. aggiunge - L’Ai può aiutare nella compliance, nell’esecuzione di task liberando il tempo delle risorse disponibili e anche nella compressione dei costi, permettendoci di poterci concentrare sul seguire il cambiamento e di evolvere nel ruolo della funzione fiscale”
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Marina Boscaino
Insegnante
Politica - 27 Agosto 2024
Il paradosso di Tajani che vuole il voto cattolico ma manda avanti l’autonomia differenziata
Curiosa la foto che è stata proposta dalle principali testate, scattata al raduno Agesci che si è tenuto a Verona nei giorni scorsi. Lo scenario è il più importante ritrovo dello scoutismo e ritrae Antonio Tajani (ministro degli Affari Esteri, Vice presidente del Consiglio, segretario di Forza Italia) e il Cardinale Matteo Zuppi (arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana). Il primo è uno dei firmatari del “patto scellerato”: per assicurare la “stabilità” di governo, le tre principali forze si sono reciprocamente garantite l’approvazione dei rispettivi cavalli di battaglia (il premierato Fratelli d’Italia; l’autonomia differenziata la Lega; la separazione delle carriere dei magistrati Forza Italia). Poco importa se una riforma risulti sgradita alla base di uno dei partiti o, addirittura, confligga con il programma del partito stesso: pacta sunt servanda, costi quel che costi (coerenza, integrità, consenso immediato); l’importante è portare a casa il risultato; in fondo c’è in gioco il potere, e cosa importa delle sorti della Repubblica e del popolo Italiano?
Nel caso specifico dell’autonomia differenziata, Antonio Tajani sa benissimo che la fedeltà al patto crea non pochi mal di pancia al proprio partito (a cominciare dalle prese di posizione del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che – dopo aver doverosamente sostenuto la “secessione dei ricchi” quando era ancora e solo ddl Calderoli – ha finalmente realizzato l’entità del danno che essa recherebbe alle/ai calabresi e chiede a gran voce preliminarmente la garanzia dei Lep, livelli essenziali di prestazione). Per inciso: ai banchetti per la raccolta di firme per il referendum contro la legge Calderoli, molti elettori di Forza Italia non solo firmano, ma si attardano a sottolinearne l’inaccettabilità.
Il cardinal Matteo Zuppi, presidente della Cei, è stato invece – nel corso degli ultimi anni – un avversario severo e intransigente della riforma Calderoli. Basti pensare – ma è solo uno degli esempi più recenti – all’importantissima nota pubblicata dalla Conferenza episcopale lo scorso maggio, che scatenò una inconsueta quanto irrituale e scomposta reazione del ministro Calderoli.
Alla domanda di un giornalista dell’Arena di Verona (“In Veneto tiene banco il tema dell’autonomia, che è legge. Ma l’assessore leghista veneto Marcato ha detto che se passa il referendum abrogativo, grazie anche a Fratelli d’Italia e a Forza Italia, la Lega dovrebbe uscire dal governo. Che cosa replica?”) il segretario Tajani ha risposto:
“Il governo è una cosa seria. E un assessore regionale non credo possa dire quanto dura. Nessuno ha mai detto che vogliamo un referendum abrogativo, ma vigileremo sull’applicazione dell’autonomia differenziata. Il che non significa certo che non la vogliamo. Noi di Forza Italia abbiamo detto che prima si fanno i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, in tutte le regioni, poi si fa l’autonomia. Poi su materie come il commercio internazionale bisogna vigilare, per non fare danni alle imprese. L’abbiamo votata in Consiglio dei ministri e in Parlamento, la legge sull’autonomia, e noi siamo sempre coerenti, con il diritto di esprimere le nostre idee”.
Ecco, appunto. L’hanno votata in Parlamento (la legge 86 è stata definitivamente approvata il 26 giugno scorso), pur sapendo che il dispositivo di Calderoli non implicava alcun tipo di assicurazione non sulla determinazione, ma sulla realizzazione dei Lep: una sostanziale differenza, che implica una stanziamento di risorse per garantire prestazioni essenziali su tutto il territorio nazionale (il che è ben diverso da quanto prescritto dal c. 3 dell’art. 3 della Costituzione, ma questo è un altro discorso). E’ evidentemente in atto un’azione di “disturbo” (eufemisticamente parlando) nei confronti della Lega da parte di Forza Italia per assicurarsi un rapporto privilegiato con il mondo cattolico (Cisl compresa); depotenziando il dispositivo dell’autonomia differenziata attraverso non un contrasto dichiarato, ma piccole e puntuali azioni di sabotaggio; ricompattando gli insofferenti gruppi parlamentari e assicurandosi un vantaggio considerevole sul competitore più diretto all’interno della maggioranza, la Lega.
Ci si interroga sul senso delle dichiarazioni di Tajani: in cosa consisterà la “vigilanza” esercitata sull’applicazione dell’autonomia differenziata, soprattutto sulla base delle dichiarazioni di Zaia e Calderoli, pronti a recepire le richieste di materie non Lep da parte delle regioni a partire dal prossimo settembre? Non sa il ministro Tajani che l’inizio della devoluzione di alcune materie alla potestà legislativa delle regioni aprirà un iter – quello delle intese – che difficilmente potrà essere interrotto, intralciato, messo in stand-by, soprattutto mentre la riforma del premierato (fortissimamente voluta da Meloni e Fratelli d’Italia) urge e la Lega rappresenta una pedina indispensabile per portarla avanti?
L’Italia, cui la compagine condotta da Tajani fa riferimento esplicitamente sin dal suo nome, è la “Repubblica democratica fondata sul lavoro” o un insieme di repubblichette a marce differenti, come quella profilata dalla Lega e dalla sua de-forma dell’autonomia differenziata? Pensa davvero Antonio Tajani che le pur apprezzabili dichiarazioni sullo ius scholae possano contrastare l’avversione che l’elettorato del Sud di Forza Italia (e non solo), ma perfino ampi settori della Confindustria – stella polare degli ‘italoforzisisti’ – stanno dimostrando nei confronti dei piccoli governatorati voluti da Calderoli e dalla Lega, fonte di disuguaglianze e burocratizzazione?
Infine: i leader del centrodestra – per attirare il voto moderato – strumentalizzano il rapporto con la Chiesa cattolica, usando furbescamente chi lo ius scholae, chi la natalità. Il gioco è troppo scoperto per ‘adescare’ coloro che sono ormai consapevoli che bisogna sia garantire la cittadinanza a chi è venuto in Italia, sia assicurare a tutti/e i diritti universali, abrogando la legge Calderoli.
L’augurio è che la risposta a queste – tra le tante – domande possa pervenire in maniera inconfutabile e senza infingimenti. E’ in gioco il destino della Repubblica; sono in gioco diritti sociali e civili, che rappresentano la massima garanzia della dignità della persona umana (la dicitura di matrice cattolica che attraversa il dettato della Carta). Il gioco dell’ambiguità in una situazione tanto drammatica e irreversibile, qualora il referendum non raggiungesse l’obiettivo da tanti/e sperato, rappresenterebbe una responsabilità incancellabile, un’ombra drammatica e pesantissima sui complici del progetto eversivo dell’autonomia differenziata. In più: si tradirebbe quell’elettorato del Sud, ma non solo, che sta chiaramente (nelle assemblee, negli incontri che si stanno organizzando sui territori a sostegno del referendum abrogativo, presso i banchetti) esprimendo una netta presa di distanza dall’autonomia differenziata.
L’auspicio è che la stretta di mano cordiale con il cardinale Zuppi incoraggi Tajani a tentare concretamente un’inversione di marcia rispetto agli ordini da lui stesso impartiti a deputati e senatori nel corso del dibattito parlamentare di sottostare ai dettami della Lega; ora dimostri con atti politici e parlamentari che vuole rinunciare ai “pagherò” delle promesse di potere per andare incontro agli interessi delle popolazioni meridionali e di voler farsi promotore dei diritti costituzionali: alle parole seguano i fatti.
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Nel decreto di citazione diretta a giudizio, firmato dalla procura di Milano nell'ottobre scorso, si fa riferimento alla notizia falsa sul presunto legame affettivo tra i due esponenti di Fratelli d'Italia: lui "bello, bravo e in gran carriera" e sulla possibilità che fosse proprio lui "ad avere riportato l'amore nel cuore spezzato della premier", alludendo a un intensificarsi dei loro incontri e corredando il testo da cinque foto "artatamente modificate, al fine di avallare il contenuto della notizia", si legge nel provvedimento.
In particolare, Corona, in qualità di caporedattore di fatto, "procacciava la 'falsa' notizia, effettuava verifiche da cui ne emergeva l'assoluta infondatezza, ordinava insistentemente la sollecita redazione dell'articolo e, dopo aver approvato il testo e le fotografie alterate da pubblicare a suo corredo, ne intimava la sua pubblicazione; Arnau redigeva materialmente l'articolo e lo pubblicava" è la tesi che sostiene la procura che tra i sedici testimoni indicati nella citazione indica anche le due parti lese.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “L’abbandono dell’Ucraina alla mercè delle truppe di Mosca rappresenterebbe da parte dei paesi europei una scelta moralmente vergognosa e strategicamente autolesionistica, perché renderebbe più probabili le provocazioni e gli attacchi militari russi all’interno dei confini orientali dell’Ue”. È quello che si legge nelle premesse della risoluzione presentata al Senato da Azione, con la prima firma di Carlo Calenda, in vista del dibattito che si terrà a Palazzo Madama nel pomeriggio, dopo le comunicazioni del Ministro Crosetto.
Nella parte dispositiva la risoluzione di Azione chiede al Governo di “continuare a sostenere la difesa della libertà e della sovranità dell’Ucraina entro i confini riconosciuti dal diritto internazionale e di rafforzare, attraverso la prosecuzione degli aiuti militari, finanziari e umanitari, l’effettivo potere negoziale dell’Ucraina nelle trattative finalizzate a un’eventuale tregua del conflitto, finora peraltro escluse da parte della Federazione russa”.
La risoluzione chiede inoltre al Governo di “sostenere in sede Ue e Nato e presso tutti i Paesi alleati dell’Italia, a partire dagli Stati Uniti, che qualunque accordo riguardante l’Ucraina non può essere realizzato contro le decisioni delle autorità e la volontà della popolazione del Paese e non può essere estorto con la minaccia dell’abbandono degli ucraini all’aggressione militare russa”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La maggioranza e il governo continuano a picconare il disegno di legge sulla partecipazione promosso dalla Cisl. La partecipazione alla gestione dell’impresa è stata totalmente cancellata nel caso delle società partecipate, mentre, secondo la proposta della Cisl era l’unico caso in cui doveva essere addirittura obbligatoria. Il governo non vuole la voce dei lavoratori sui processi di privatizzazione in atto!". Lo affermano in una nota congiunta Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria del Pd e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.
"Secondo governo e maggioranza, sarà poi la benevolenza delle imprese a concedere unilateralmente forme di partecipazione organizzativa. Mentre il progetto ne affidava l’attivazione alla contrattazione collettiva. Non meraviglia, per questo governo e per questa maggioranza la partecipazione è solo un titolo".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Il lavoro che l'Europa deve fare nei prossimi anni è rilanciare e rafforzare il processo di integrazione così come fatto in modo positivo ed efficace durante la pandemia. In questa occasione, l'Europa ha dimostrato di sapere reagire agli choc mettendo in campo misure inedite e straordinarie come il Next Generation Eu, o il programma Sure -fortemente voluto da Paolo Gentiloni- per difendere il lavoro e l'occupazione in Europa". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee, a Calibro 8 su Radio Cusano Campus.
"Ripartirei da qui: abbiamo la necessità, come peraltro richiamato da Draghi nel suo rapporto- di far sì che l'Europa diventi autonoma da un punto di vista strategico, economico, industriale, fiscale e della sicurezza e difesa comune. Tutto questo con l'obiettivo di preservare nei prossimi anni la casa europea che ha consentito in questi 70 anni di assicurare pace nel continente e di difendere e salvaguardare un modello sociale europeo, con la sanità, la scuola e politiche sociali pubbliche, che è un valore aggiunto da difendere nei prossimi anni. Cogliamo l'occasione della presidenza Trump come una scossa per rilanciare e rafforzare il processo di integrazione europea".
Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - "Ho visto il video in cui al nostro Jannik Sinner tremavano le mani e sono convinto che si tratti di un attacco di panico. Lo sport estremo ad alta intensità agonistica e competitività, soprattutto di tipo anaerobico, come il tennis, può essere un fattore trigger per scatenare un attacco di panico in soggetti predisposti". Così all'Adnkronos Salute Rosario Sorrentino, neurologo e divulgatore scientifico, torna sul malore accusato dal campione altoatesino durante il match vinto con Holger Rune agli ottavi di Australian Open 2025 in corso a Melbourne.
L'attacco di panico "può manifestarsi con disturbi sia di tipo fisico che di tipo mentale - spiega Sorrentino - Si presenta con tremore a mani e gambe, senso di vertigine con tachicardia e iperventilazione, che sono i sintomi cardine". Subito dopo "subentra la paura delle sensazioni avvertite, con disagio a ripartire. Queste sensazioni - aggiunge il neurologo - durano pochi secondi, al massimo qualche minuto, ma sono capaci di destabilizzare la percezione del controllo e del rendimento fisico dell'atleta per il forte timore di poter riprovare quelle sensazioni". Di conseguenza "l'atleta tende in quei momenti a fermarsi per comprendere ciò che gli è accaduto, come ha fatto Sinner". Come Jannik, conclude Sorrentino, "sono molti gli atleti che hanno vissuto e possono vivere questa condizione". (di Francesca Filippi)
Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - Ripensare la longevità non solo come un traguardo legato all'età, ma come uno stato mentale e uno stile di vita. Nasce da qui 'ForeverYoung: riscoprire la giovinezza', tema della prima edizione di 'TEDxLinkCampusUniversity'. L'evento - promosso da Università degli Studi Link e organizzato in collaborazione con Scai Comunicazione e Rome Future Week - che ispira e connette attraverso idee innovative, si svolgerà presso l'Aula magna dell'ateneo capitolino domani, 22 gennaio, dalle 10 alle 13 e sarà moderato da Michele Franzese, docente di Startup e Spinoff presso la Link.
Il tema - spiega una nota - non è solo un richiamo nostalgico alla giovinezza, ma una sfida a esplorare come abitudini sane, tecnologie innovative e un mindset positivo possano trasformare ogni fase della vita. Come sottolinea il concept dell'evento, la giovinezza non è un numero, ma una condizione che abbraccia il presente e guarda con ottimismo al futuro. Molti gli speaker di rilievo attesi e provenienti dal mondo della scienza, della tecnologia, della cultura e dei social media.
Si esplorano strategie per un invecchiamento attivo e sostenibile con Romano Benini, professore di sociologia del welfare presso la Link e consulente per politiche sociali e occupazionali nel talk 'Lavorare più a lungo rimanendo sani'. Giuseppina Catanzaro, coordinatrice del corso in Farmacia e Farmacia industriale presso la Link, propone il confronto su 'Creatività e curiosità: i segreti dell'eterna giovinezza', che offre una visione scientifica sull'importanza di uno spirito curioso per rallentare l'invecchiamento. E' dedicato a 'Rewriting the rules of time', a esplorare le innovazioni biotecnologiche per migliorare qualità della vita e rallentare il processo di invecchiamento, l'incontro proposto da Elisabetta Mantuano, delegata del rettore alla Ricerca e neuroscienza. Angelo Luigi Vescovi, professore di Biologia e Genetica presso la Link, con 'Le staminali e la ricerca della fonte della gioventù' illustra le ultime frontiere della medicina rigenerativa. Davide Della Morte Canosci, professore ordinario di Nutrizione clinica e Geriatria presso l’Università di Roma Tor Vergata, approfondisce il tema 'L'algoritmo della longevità', che analizza come dati e scienza possano allungare la vita in salute. Insieme a Filippo Nigro, Founder & Ceo di Youth Health Tech Inc, sul tema 'La longevità nel palmo della mano' si può riflettere sull'uso di tecnologie digitali e dati biometrici per la prevenzione della salute. Licia Fertz & Emanuele Elo Usai, la più anziana influencer italiana e il suo nipote creativo, propongono un talk ispirazionale: 'Vecchi si nasce, giovani si diventa', che celebra resilienza, curiosità e reinvenzione.
Si occupa di 'Mindsetting e biohacking: ottimizzare corpo e mente', e offre strumenti pratici per migliorare performance e longevità, il talk di Stefano Santori, coach e biohacker. Gianluca Baroni, Alice Caimi, Camilla Caimi e Pietro Pettelenghi di Cooperativa Heimi, un team multidisciplinare di medici e professionisti del benessere, presentano il confronto dinamico sul tema 'Se la vita fosse un reel, ma prima seguici!', che esplora ogni fase della vita con consigli pratici.
TEDxLinkCampusUniversity è più di un semplice evento - spiegano gli organizzatori - è un luogo di incontro tra idee che cambiano il mondo e persone pronte a fare la differenza. Con un approccio multidisciplinare e uno sguardo al futuro, ForeverYoung celebra l’energia, la resilienza e la capacità di reinventarsi.
L'Università degli Studi Link, che per la prima volta ospita un TEDx, nel giugno scorso è stata sede della terza edizione del Festival nazionale delle università, dedicata al tema delle generazioni in relazione e ai tanti risvolti sulla conoscenza, la salute e il welfare. A partire dall'anno accademico 2023-2024, l'ateneo ha aggiunto alla sua ampia offerta formativa il corso di Medicina e chirurgia. Dall'anno accademico in corso sono attivi anche i corsi in Farmacia, Osteopatia, Infermieristica, Fisioterapia, Tecniche di laboratorio biomedico e Tecniche di radiologia medica.
Milano, 21 gen. (Adnkronos/Labitalia) - “Oggi siamo qui per parlare della riforma fiscale e dell’attuazione della stessa. Per il governo è una priorità, soprattutto nel 2025, dare una spinta ulteriore all’attuazione della riforma e per noi professionisti è una priorità studiare la riforma. In questa occasione abbiamo creato una contaminazione tra Mef, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Assonime, imprese e professionisti, per parlare di un tema di assoluta attualità”. Sono le parole di Marco Magenta, managing partner di EY Studio legale tributario, a margine dell'evento ‘EY Tax Update 2025. Riforma fiscale: sfide e opportunità per le imprese’, organizzato da EY a Milano.
“Le sfide del tax director oggi sono quelle di abbracciare il cambiamento, evolvere, cambiare il rapporto fisco-contribuente rendendolo più collaborativo, di far fronte alle esigenze interne, sempre più pressanti, di affrontare una questione sui costi e di affrontare una crisi di reperibilità di talenti e giovani collaboratori e qui è l’intelligenza artificiale può aiutare -. aggiunge - L’Ai può aiutare nella compliance, nell’esecuzione di task liberando il tempo delle risorse disponibili e anche nella compressione dei costi, permettendoci di poterci concentrare sul seguire il cambiamento e di evolvere nel ruolo della funzione fiscale”