Buco di bilancio di almeno 40 milioni di euro, monte ingaggi sforato per il secondo anno consecutivo. E calciomercato bloccato. Di nuovo. Quanto sono lontani i tempi ultramilionari del Barcellona, che aveva sì i campioni in casa, ma dominava anche sul mercato. Ora si affida quasi esclusivamente alla sua Cantera, anche perché la situazione a bilancio non è propriamente rosea. Per usare un eufemismo. Colpa (o merito?) delle regole del Fair Play Finanziario imposte dall’Uefa, a cui si devono aggiungere quelle della Federazione Spagnola: se il monte ingaggi è troppo alto in rapporto alle perdite, o si deve presentare una fidejussione a garanzia del debito, o si deve ridurre la situazione debitoria. Tradotto: o si vende e si libera spazio, o non si può tesserare.
E si è risolta oggi, dopo quasi due mesi, la situazione di Dani Olmo. Il primo e unico grande acquisto dei blaugrana, che hanno speso 55 milioni dal Lipsia per acquistare il trequartista fresco campione d’Europa con la Spagna. Flick non vedeva l’ora che il tesseramento potesse andare a buon fine, ma le cessioni sono andate a rilento. L’ultima, un po’ più pesante, è quella del giovane difensore Faye (lo cercava anche l’Inter): è passato al Rennes per 12 milioni di euro e ha permesso di depositare il contratto di Olmo. Qualche settimana prima, aveva salutato a zero Gundogan, tornato clamorosamente al Manchester City dopo che una sola estate fa, con gli stessi problemi, il Barcellona fece di tutto per tesserarlo.
E ora tocca a due nomi che la Serie A conosce più o meno bene: Chiesa e Pubill. Il secondo non ha superato le visite mediche con l’Atalanta e ora spera che la sua brutta estate, nonostante l’oro olimpico, possa concludersi con il trasferimento in Catalogna. Il primo invece ha dato una sorta di ultimatum ai blaugrana, quando mancano poco più di 48 ore al termine del calciomercato: o si avranno tempistiche certe, o si guarderà altrove, con il suo agente che sta intanto lavorando con il Liverpool. Classiche situazioni frenetiche da fine calciomercato, che a Barcellona non ti aspetti. Soprattutto perché le spese sono sempre state alte, a fronte di un bilancio imperfetto. È un vero e proprio paradosso. A cui i tifosi, loro malgrado, stanno cominciando ad abituarsi.
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Comprare senza poter tesserare, il paradosso del Barcellona continua: così Chiesa resta in bilico
Buco di bilancio di almeno 40 milioni di euro, monte ingaggi sforato per il secondo anno consecutivo. E calciomercato bloccato. Di nuovo. Quanto sono lontani i tempi ultramilionari del Barcellona, che aveva sì i campioni in casa, ma dominava anche sul mercato. Ora si affida quasi esclusivamente alla sua Cantera, anche perché la situazione a bilancio non è propriamente rosea. Per usare un eufemismo. Colpa (o merito?) delle regole del Fair Play Finanziario imposte dall’Uefa, a cui si devono aggiungere quelle della Federazione Spagnola: se il monte ingaggi è troppo alto in rapporto alle perdite, o si deve presentare una fidejussione a garanzia del debito, o si deve ridurre la situazione debitoria. Tradotto: o si vende e si libera spazio, o non si può tesserare.
E si è risolta oggi, dopo quasi due mesi, la situazione di Dani Olmo. Il primo e unico grande acquisto dei blaugrana, che hanno speso 55 milioni dal Lipsia per acquistare il trequartista fresco campione d’Europa con la Spagna. Flick non vedeva l’ora che il tesseramento potesse andare a buon fine, ma le cessioni sono andate a rilento. L’ultima, un po’ più pesante, è quella del giovane difensore Faye (lo cercava anche l’Inter): è passato al Rennes per 12 milioni di euro e ha permesso di depositare il contratto di Olmo. Qualche settimana prima, aveva salutato a zero Gundogan, tornato clamorosamente al Manchester City dopo che una sola estate fa, con gli stessi problemi, il Barcellona fece di tutto per tesserarlo.
E ora tocca a due nomi che la Serie A conosce più o meno bene: Chiesa e Pubill. Il secondo non ha superato le visite mediche con l’Atalanta e ora spera che la sua brutta estate, nonostante l’oro olimpico, possa concludersi con il trasferimento in Catalogna. Il primo invece ha dato una sorta di ultimatum ai blaugrana, quando mancano poco più di 48 ore al termine del calciomercato: o si avranno tempistiche certe, o si guarderà altrove, con il suo agente che sta intanto lavorando con il Liverpool. Classiche situazioni frenetiche da fine calciomercato, che a Barcellona non ti aspetti. Soprattutto perché le spese sono sempre state alte, a fronte di un bilancio imperfetto. È un vero e proprio paradosso. A cui i tifosi, loro malgrado, stanno cominciando ad abituarsi.
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Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein