Dopo un’estate politica così, ci aspetta un autunno rovente
di Paolo Bagnoli
Il populismo, in sé e per sé, non appartiene né alla sinistra né alla destra, ma è un fenomeno politico trasversale. In Italia è al governo con la destra e all’opposizione soprattutto con i 5Stelle implosi in un dibattito a dir poco lunare vista la situazione del Paese, sia da un punto di vista civile – tra l’altro le manifestazioni di fascismo si registrano praticamente giorno dopo giorno – sia dal punto di vista economico considerato quanto l’eccesso di debito pubblico paralizza nei fatti qualsiasi possibilità di manovra espansiva. Secondo il ministro Valditara il servizio che paghiamo per il debito pubblico è pari al bilancio del ministero dell’Istruzione.
L’Italia si trova di fronte a uno stretto non facile da attraversare poiché dovrà rientrare di tredici miliardi all’anno per i prossimi sette anni. Per il governo significa ricavare tale somma tagliando la spesa; in più, vanno trovati circa quindici miliardi che occorrono per rifinanziare il cuneo fiscale. Chiaro che i singoli ministeri che dovranno individuare i capitoli di spesa da decurtare siano in subbuglio. I numeri, alla fine, dovranno tornare; per ora siamo in alto mare.
L’Europa ci ha messo in riga – tralasciamo ogni giudizio sul ministro Giorgetti che ha sottoscritto il patto salvo poi ricredersi, ma è questa la classe dirigente che abbiamo – e i 5Stelle discutono sul secondo mandato. Beppe Grillo e Giuseppe Conte si preparano alla resa dei conti; un braccio di ferro che vedrà quasi sicuramente vincere il secondo il quale, controllando i gruppi parlamentari, ha in mano un movimento per quanto ondeggiante sia. Infatti, al di là delle ragioni di potere, nemmeno Conte esprime una linea politica chiara. In politica estera ciò è palesemente in evidenza, le simpatie pro-Putin sono alla luce del sole come l’attesa per una vittoria di Trump nelle prossime elezioni presidenziali americane. Scaltro e trasformista, in ogni modo, Conte si destreggia con abilità manovriera e sta mettendo Grillo con le spalle al muro.
L’“elevato” sembra sul punto di essere “levato” da ogni funzione di primazia su quella che fu la sua creatura forse addirittura sul punto di cambiare nome. Si potrebbe dire che chi di vaffa ferisce di vaffa perisce. Ogni mediazione a fini unitari ci sembra praticamente impossibile e, quindi, l’esito più probabile di questa batracomiomachia non può che essere una scissione. Che potesse andare così non era difficile prevederlo solo che l’Italia governata dai 5Stelle ha pagato dei prezzi tanto alti quanto assurdi: alla fine, si sono ripercossi su di loro fino a minarne il futuro.
Il portato della loro crisi fa traballare tutto l’arco dell’opposizione. Elly Schlein ha sicuramente risollevato, anche se non guarito, il Pd dalla depressione nella quale l’aveva trovato al momento dell’elezione. Mettendo in sott’ordine la proposta del campo largo, ha lanciato quella dell’alternativa alla destra. Ha fatto il minimo che può fare una forza d’opposizione che è la prima forza d’opposizione.
Ora, il blocco alternativo antimeloniano comporta che si ritrovino uniti nella medesima opzione politica tutti i soggetti che non appoggiano il governo. Per tale disegno i 5Stelle sono fondamentali, naturalmente, ma come ci si può fidare di una forza che, per esempio, sulla Rai flirta con la maggioranza? Ancora. Recentemente a Matteo Renzi sono state riservate festanti accoglienze, ma il Pd non si fida del vecchio idolo che non ha mancato a Firenze – ultimo caso clamoroso – di andare contro Sara Funaro poi eletta sindaco. Renzi si muove con fare spregiudicato; ha assessori in giunte della maggioranza e, fatto rilevante, appoggia la politica sulla giustizia del ministro Nordio. Insomma, siamo di fronte a uno sbrandellio. Ci è difficile capire come la Schlein possa ricucire il tutto in una proposta credibile.
E parliamo di schieramenti; per quanto, poi, concerne l’idea dell’Italia che il fronte alternativo ha in mente nulla è dato conoscere come pure quale politica esso farebbe sul piano sociale. Meno male che sull’autonomia differenziata, frutto tardo di una sciagurata riforma dell’art.5 della Costituzione fatta per contrapporsi alla Lega di allora, il fronte delle opposizioni si irrobustisce giorno dopo giorno; anche la Chiesa, che non dovrebbe interferire nelle cose italiane, ha preso posizione contraria. Il contesto fa pensare che si stia indebolendo pure il sogno del premierato.
Assistiamo alla rappresentazione di un vuoto abissale di cultura politica. L’idea dell’Italia di Fratelli d’Italia è abbastanza chiara, affannata e confusa quella della Lega, ancor più con il lancio del generale che glorifica la XMas. Risvegliata dall’intervento della famiglia Berlusconi ha rialzato la testa Forza Italia tanto che il buon Tajani, per distinguersi, ha posto sul tavolo il problema dello ius scholae pur non stancandosi di affermare, in ogni occasione, che il governo è solido e la coalizione regge. Mai quadratura del cerchio fu più evidente!
Che dire? Una volta l’autunno era caldo per definizione; quest’anno se il clima prosegue così lo può essere per le temperature roventi che abbiamo, non certo per il quadro politico-sociale che ci sembra invece un ballo in maschera. Giuseppe Verdi non ce ne voglia.
Clicca sull’immagine per scaricare gratis la rivista
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 21 gen. (Adnkronos/Labitalia) - "Il turismo sostenibile è un nuovo modo di viaggiare e una valida alternativa alle classiche destinazioni turistiche, che privilegia la scoperta dei territori e si pone come obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente, favorendo la conoscenza diretta di nuove culture, tradizioni, comunità locali e contesti naturalistici di grande interesse. Secondo lo studio di Federimprese Europa in questi ultimi anni, sono sempre di più i turisti che scelgono il turismo sostenibile per organizzare viaggi ed esperienze in tutto il mondo e sicuramente questo nuovo approccio, più etico e responsabile, sarà in ulteriore forte crescita ed espansione anche in futuro". Così in una nota Federimprese Europa.
Per questo motivo Federimprese Europa "ha promosso un tavolo tecnico tra imprese attive nel settore turistico e rappresentanti di enti locali al fine di redigere delle proposte per accrescere questa importante realtà del turismo sostenibile, poiché rappresenta non solo uno sviluppo del made in Italy ed una crescita economica per piccole imprese operanti nei piccoli borghi che grazie al turismo possono ritornare a fiorire. Ma turismo sostenibile è anche preservare le antiche usanze, tramandando ai posteri quelle che sono le attività del passato coinvolgendo anche i giovani in sagre, feste di paese e quant'altro, rivivendo esperienze uniche che con l'avvento della tecnologia stanno scomparendo", spiega ancora.
"L’Organizzazione mondiale del turismo, Unwto, definisce il turismo sostenibile come un innovativo modo di viaggiare ed esplorare i territori, che soddisfa i bisogni dei viaggiatori, delle comunità locali, dell’ambiente e delle aziende, salvaguardando non solo gli equilibri ambientali, ma anche quelli sociali ed economici, offrendo allo stesso tempo nuove opportunità di sviluppo a lungo termine e per il futuro delle prossime generazioni", aggiunge ancora.
"Le comunità ospitanti -spiega la nota- acquistano così notevole importanza e diventano protagoniste della promozione del territorio con la creazione di rapporti positivi d’interazione con l’industria del turismo e i turisti stessi. Gli obiettivi principali del turismo sostenibile sono la riduzione dell’impatto delle attività turistiche sull’ambiente e le persone, e la salvaguardia dei territori sia dal punto di vista naturalistico, sia sociale ed economico. Le proposte che verranno redatte al tavolo tecnico verteranno su tre princìpi fondamentali: la protezione dell’ambiente e delle sue caratteristiche, la tutela del patrimonio artistico, culturale e tradizionale dei luoghi di destinazione e l’adozione di un approccio che incentivi la crescita di progetti sostenibili, l’inclusione sociale, la condivisione del benessere economico e la creazione di opportunità di lavoro a condizioni adeguate e vantaggiose", sottolinea ancora.
"Infine una peculiarità del turismo sostenibile è il cosiddetto turismo enogastronomico che viene praticato nei piccoli borghi interni, che avvicina i turisti ai processi di produzione e raccolta dei prodotti per poi coinvolgerli nei processi di trasformazione, come ad esempio la vendemmia , la lavorazione delle olive oer ottenere olio Extravergine. "Il nostro obiettivo è dare supporto attraverso i nostri esperti in campo legislativo e progettuale , redigendo proposte innovative , presentando progetti che possano incrementare la produttività di piccole realtà imprenditoriali e salvaguardare le antiche tradizioni grazie al supporto degli enti locali", conclude il presidente nazionale di Federimprese Europa Mary Modaffari.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Il Jobs Act è una legge che ha creato oltre un milione di posti di lavoro, più della metà a tempo indeterminato, e che ha introdotto tutele fondamentali come l’eliminazione delle dimissioni in bianco. La decisione della Corte Costituzionale che dà il via al referendum relativo al Jobs Act ci trova quindi pronti: spiegheremo ai cittadini quanto sarebbe sbagliato cancellare queste conquiste che creano posti di lavoro, sviluppo e tutele". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
"Quanto al referendum sull’autonomia, accettiamo il verdetto della Consulta che dopo la precedente pronuncia sulla legge Calderoli appariva pressoché scontata. Ogni modifica sull’autonomia differenziata passerà dal Parlamento, e lì ci faremo trovare pronti e determinati".
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Le mie più sentite congratulazioni al presidente Trump per l’inizio del suo secondo mandato. Il popolo americano ha fatto una scelta chiara, che riflette l’impegno per la crescita economica, la sicurezza e la sovranità nazionale”. Lo scrive su X il Co-Presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini dí Fratelli d’Italia.
“Noi dell'Ecr condividiamo molte delle priorità delineate dal presidente Trump: contrastare l'immigrazione clandestina, garantire comunità più sicure, tagliare le tasse e la burocrazia e ripristinare la competitività economica. Queste non sono solo priorità americane, ma anche europee”.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La Sardegna, con il nostro ricorso accolto dalla Corte lo scorso novembre, ha difeso la sua specialità e contrastato una legge iniqua. Una legge che la Corte stessa, ascoltando le preoccupazioni delle Regioni promotrici, ha già demolito e svuotato perché ci toglieva risorse e ci condannava a restare indietro. Se il capogruppo della Lega Veneta ha dichiarato recentemente che il Veneto vale più della Sardegna, per farci capire cosa si intende per differenziata, noi invece continueremo a difendere con le unghie e con i denti le risorse e le opportunità che le spettano”. Così la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - “Sul referendum sulla cittadinanza daremo battaglia nel nome dell’estensione dei diritti e per superare una legislazione particolarmente arretrata. Si tratta di un referendum promosso da un vasto arco di soggetti, tra cui numerose associazioni dei nuovi cittadini, persone a cui per troppo tempo è stata tolta la voce. Lotteremo al loro fianco”. Così in una nota Pierfrancesco Majorino della segreteria del Partito Democratico, responsabile Immigrazione.
Washington, 20 gen (Adnkronos) - Non è stato un blitz come quello di Mar a lago, rivelatosi determinante per la liberazione di Cecilia Sala, ma una intera giornata quella che Giorgia Meloni ha dedicato, per la seconda volta in un mese, a Donald Trump. La premier non è voluta mancare all'inauguration day del presidente americano, sottolineando quanto sia importante "dare una testimonianza della volontà di continuare e rafforzare" la relazione Italia-Usa.
E questa "testimonianza" la premier l'ha data plasticamente già di primo mattino, quando insieme alla famiglia Trump, a quella del vice presidente Vance e pochi altri, ha preso parte alla messa di 'benedizione' del neo commander in chief alla chiesa episcopale di st John, proprio di fronte alla Casa Bianca. Poi il trasferimento alla Rotonda del Campidoglio, a Capitol hill, per il giuramento spostato al chiuso a causa dell'ondata di gelo che ha stretto Washington. Con lei, oltre ai diplomatici, la fida Patrizia Scurti in delegazione.
Meloni siede sotto lo sguardo della statua di Abramo Lincoln, nei posti riservati ai capi di Stato e di governo invitati da Trump. Una sparuta elite che comprende la presidente del Consiglio (unica leader Ue) e, tra i pochi altri, il presidente argentino Javier Milei, con cui Meloni chiacchiera a lungo inquadrati più volte dalle telecamere di Fox news, che non ha perso una battuta della giornata-evento.
(Adnkronos) - A pochi passi, i 'big tech Ceo' che Trump ha voluto come ospiti vip della cerimonia e che l'hanno sostenuto nel suo cammino di ritorno alla sala ovale: Tim Cook, Jeff Bezos, Sandor Picahi, Sam Altman, Mark Zuckenberg e ovviamente Elon Musk. Sui social, è il capo delegazione di FdI-Ecr all'Europarlamento Carlo Fidanza, a Washington con un piccola pattuglia di parlamentari italiani ospiti dei Repubblicani Usa, a dare il senso politico della 'foto di Capitol hill' della Meloni: "La nostra presidente è ormai riconosciuta da tutti come l’interlocutrice privilegiata di Trump in Europa".
Nella sua valutazione del Trump day, Meloni al mattino è più ecumenica: "Penso sia molto, molto importante per una nazione come l’Italia che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti dare una testimonianza della volontà di continuare e se mai rafforzare quella relazione in un tempo nel quale le sfide sono globali e interconnesse", spiega prima di lasciare l'albergo.
Più tardi su X augura buon lavoro a Trump e assicura: "Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa", per poi sottolineare: "L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità".
(Adnkronos) - Per il ministro dell'Ue Tommaso Foti, la missione di Meloni a Washington "conferma il ruolo cruciale che, nel prossimo futuro, la nostra Nazione intende giocare nelle relazioni transatlantiche, ponendosi come ponte strategico tra Europa e America".
In questo contesto, e anche per il rigido protocollo che governa l'insediamento del presidente americano, si stempera anche l'attesa per un faccia a faccia Meloni-Trump, prima auspicato e poi annunciato alla vigilia anche da Fidanza. "Non era previsto, non era il contesto e non ci sarà problema a farlo in futuro", è il senso del ragionamento dell'entourage della premier. Così, direttamente lasciando ad un certo punto le lunghe celebrazioni, Meloni può salutare e tornare subito in Italia.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La decisione della Consulta che ha sancito l’ inammissibilità del referendum abrogativo sull’autonomia conferma che la riforma scritta dal ministro Calderoli è, come sapevamo, coerente e corretta nel rispetto delle previsioni costituzionali. Per cui avanti con l’iter della riforma e con i negoziati con le regioni che hanno già richiesto le prime materie ‘non Lep’, come la Lombardia. Avanti tutta con l’autonomia!”. Lo dichiara il segretario regionale della Lega Lombarda Salvini Premier e presidente dei senatori della Lega Salvini Premier, senatore Massimiliano Romeo.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.
Critica liberale
Quindicinale di sinistra liberale
Politica - 7 Settembre 2024
Dopo un’estate politica così, ci aspetta un autunno rovente
di Paolo Bagnoli
Il populismo, in sé e per sé, non appartiene né alla sinistra né alla destra, ma è un fenomeno politico trasversale. In Italia è al governo con la destra e all’opposizione soprattutto con i 5Stelle implosi in un dibattito a dir poco lunare vista la situazione del Paese, sia da un punto di vista civile – tra l’altro le manifestazioni di fascismo si registrano praticamente giorno dopo giorno – sia dal punto di vista economico considerato quanto l’eccesso di debito pubblico paralizza nei fatti qualsiasi possibilità di manovra espansiva. Secondo il ministro Valditara il servizio che paghiamo per il debito pubblico è pari al bilancio del ministero dell’Istruzione.
L’Italia si trova di fronte a uno stretto non facile da attraversare poiché dovrà rientrare di tredici miliardi all’anno per i prossimi sette anni. Per il governo significa ricavare tale somma tagliando la spesa; in più, vanno trovati circa quindici miliardi che occorrono per rifinanziare il cuneo fiscale. Chiaro che i singoli ministeri che dovranno individuare i capitoli di spesa da decurtare siano in subbuglio. I numeri, alla fine, dovranno tornare; per ora siamo in alto mare.
L’Europa ci ha messo in riga – tralasciamo ogni giudizio sul ministro Giorgetti che ha sottoscritto il patto salvo poi ricredersi, ma è questa la classe dirigente che abbiamo – e i 5Stelle discutono sul secondo mandato. Beppe Grillo e Giuseppe Conte si preparano alla resa dei conti; un braccio di ferro che vedrà quasi sicuramente vincere il secondo il quale, controllando i gruppi parlamentari, ha in mano un movimento per quanto ondeggiante sia. Infatti, al di là delle ragioni di potere, nemmeno Conte esprime una linea politica chiara. In politica estera ciò è palesemente in evidenza, le simpatie pro-Putin sono alla luce del sole come l’attesa per una vittoria di Trump nelle prossime elezioni presidenziali americane. Scaltro e trasformista, in ogni modo, Conte si destreggia con abilità manovriera e sta mettendo Grillo con le spalle al muro.
L’“elevato” sembra sul punto di essere “levato” da ogni funzione di primazia su quella che fu la sua creatura forse addirittura sul punto di cambiare nome. Si potrebbe dire che chi di vaffa ferisce di vaffa perisce. Ogni mediazione a fini unitari ci sembra praticamente impossibile e, quindi, l’esito più probabile di questa batracomiomachia non può che essere una scissione. Che potesse andare così non era difficile prevederlo solo che l’Italia governata dai 5Stelle ha pagato dei prezzi tanto alti quanto assurdi: alla fine, si sono ripercossi su di loro fino a minarne il futuro.
Il portato della loro crisi fa traballare tutto l’arco dell’opposizione. Elly Schlein ha sicuramente risollevato, anche se non guarito, il Pd dalla depressione nella quale l’aveva trovato al momento dell’elezione. Mettendo in sott’ordine la proposta del campo largo, ha lanciato quella dell’alternativa alla destra. Ha fatto il minimo che può fare una forza d’opposizione che è la prima forza d’opposizione.
Ora, il blocco alternativo antimeloniano comporta che si ritrovino uniti nella medesima opzione politica tutti i soggetti che non appoggiano il governo. Per tale disegno i 5Stelle sono fondamentali, naturalmente, ma come ci si può fidare di una forza che, per esempio, sulla Rai flirta con la maggioranza? Ancora. Recentemente a Matteo Renzi sono state riservate festanti accoglienze, ma il Pd non si fida del vecchio idolo che non ha mancato a Firenze – ultimo caso clamoroso – di andare contro Sara Funaro poi eletta sindaco. Renzi si muove con fare spregiudicato; ha assessori in giunte della maggioranza e, fatto rilevante, appoggia la politica sulla giustizia del ministro Nordio. Insomma, siamo di fronte a uno sbrandellio. Ci è difficile capire come la Schlein possa ricucire il tutto in una proposta credibile.
E parliamo di schieramenti; per quanto, poi, concerne l’idea dell’Italia che il fronte alternativo ha in mente nulla è dato conoscere come pure quale politica esso farebbe sul piano sociale. Meno male che sull’autonomia differenziata, frutto tardo di una sciagurata riforma dell’art.5 della Costituzione fatta per contrapporsi alla Lega di allora, il fronte delle opposizioni si irrobustisce giorno dopo giorno; anche la Chiesa, che non dovrebbe interferire nelle cose italiane, ha preso posizione contraria. Il contesto fa pensare che si stia indebolendo pure il sogno del premierato.
Assistiamo alla rappresentazione di un vuoto abissale di cultura politica. L’idea dell’Italia di Fratelli d’Italia è abbastanza chiara, affannata e confusa quella della Lega, ancor più con il lancio del generale che glorifica la XMas. Risvegliata dall’intervento della famiglia Berlusconi ha rialzato la testa Forza Italia tanto che il buon Tajani, per distinguersi, ha posto sul tavolo il problema dello ius scholae pur non stancandosi di affermare, in ogni occasione, che il governo è solido e la coalizione regge. Mai quadratura del cerchio fu più evidente!
Che dire? Una volta l’autunno era caldo per definizione; quest’anno se il clima prosegue così lo può essere per le temperature roventi che abbiamo, non certo per il quadro politico-sociale che ci sembra invece un ballo in maschera. Giuseppe Verdi non ce ne voglia.
Clicca sull’immagine per scaricare gratis la rivista
Articolo Precedente
Meloni a Cernobbio: “Boccia? Visioni diverse su come una donna si deve guadagnare il suo spazio nella società”
Articolo Successivo
L’avvocato di Sangiuliano: “Pressioni illecite da Boccia, la denunciamo”. Meloni: “Ho idea opposta su come le donne guadagnano spazio”. E l’influencer la irride
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Uscita dall’Oms, amnistia per il 6 gennaio, migranti: i primi 50 ordini esecutivi di Trump. Il presidente Usa caccia via social quattro funzionari. “Poi altri 1000”
Mondo
Polemiche per il braccio teso di Elon Musk. Lui replica: “Sporchi trucchi, potete fare meglio” – Video
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Meloni a Washington, ma niente bilaterale col presidente Usa. Solo un breve saluto (e paura dei dazi)
Roma, 21 gen. (Adnkronos/Labitalia) - "Il turismo sostenibile è un nuovo modo di viaggiare e una valida alternativa alle classiche destinazioni turistiche, che privilegia la scoperta dei territori e si pone come obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente, favorendo la conoscenza diretta di nuove culture, tradizioni, comunità locali e contesti naturalistici di grande interesse. Secondo lo studio di Federimprese Europa in questi ultimi anni, sono sempre di più i turisti che scelgono il turismo sostenibile per organizzare viaggi ed esperienze in tutto il mondo e sicuramente questo nuovo approccio, più etico e responsabile, sarà in ulteriore forte crescita ed espansione anche in futuro". Così in una nota Federimprese Europa.
Per questo motivo Federimprese Europa "ha promosso un tavolo tecnico tra imprese attive nel settore turistico e rappresentanti di enti locali al fine di redigere delle proposte per accrescere questa importante realtà del turismo sostenibile, poiché rappresenta non solo uno sviluppo del made in Italy ed una crescita economica per piccole imprese operanti nei piccoli borghi che grazie al turismo possono ritornare a fiorire. Ma turismo sostenibile è anche preservare le antiche usanze, tramandando ai posteri quelle che sono le attività del passato coinvolgendo anche i giovani in sagre, feste di paese e quant'altro, rivivendo esperienze uniche che con l'avvento della tecnologia stanno scomparendo", spiega ancora.
"L’Organizzazione mondiale del turismo, Unwto, definisce il turismo sostenibile come un innovativo modo di viaggiare ed esplorare i territori, che soddisfa i bisogni dei viaggiatori, delle comunità locali, dell’ambiente e delle aziende, salvaguardando non solo gli equilibri ambientali, ma anche quelli sociali ed economici, offrendo allo stesso tempo nuove opportunità di sviluppo a lungo termine e per il futuro delle prossime generazioni", aggiunge ancora.
"Le comunità ospitanti -spiega la nota- acquistano così notevole importanza e diventano protagoniste della promozione del territorio con la creazione di rapporti positivi d’interazione con l’industria del turismo e i turisti stessi. Gli obiettivi principali del turismo sostenibile sono la riduzione dell’impatto delle attività turistiche sull’ambiente e le persone, e la salvaguardia dei territori sia dal punto di vista naturalistico, sia sociale ed economico. Le proposte che verranno redatte al tavolo tecnico verteranno su tre princìpi fondamentali: la protezione dell’ambiente e delle sue caratteristiche, la tutela del patrimonio artistico, culturale e tradizionale dei luoghi di destinazione e l’adozione di un approccio che incentivi la crescita di progetti sostenibili, l’inclusione sociale, la condivisione del benessere economico e la creazione di opportunità di lavoro a condizioni adeguate e vantaggiose", sottolinea ancora.
"Infine una peculiarità del turismo sostenibile è il cosiddetto turismo enogastronomico che viene praticato nei piccoli borghi interni, che avvicina i turisti ai processi di produzione e raccolta dei prodotti per poi coinvolgerli nei processi di trasformazione, come ad esempio la vendemmia , la lavorazione delle olive oer ottenere olio Extravergine. "Il nostro obiettivo è dare supporto attraverso i nostri esperti in campo legislativo e progettuale , redigendo proposte innovative , presentando progetti che possano incrementare la produttività di piccole realtà imprenditoriali e salvaguardare le antiche tradizioni grazie al supporto degli enti locali", conclude il presidente nazionale di Federimprese Europa Mary Modaffari.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Il Jobs Act è una legge che ha creato oltre un milione di posti di lavoro, più della metà a tempo indeterminato, e che ha introdotto tutele fondamentali come l’eliminazione delle dimissioni in bianco. La decisione della Corte Costituzionale che dà il via al referendum relativo al Jobs Act ci trova quindi pronti: spiegheremo ai cittadini quanto sarebbe sbagliato cancellare queste conquiste che creano posti di lavoro, sviluppo e tutele". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
"Quanto al referendum sull’autonomia, accettiamo il verdetto della Consulta che dopo la precedente pronuncia sulla legge Calderoli appariva pressoché scontata. Ogni modifica sull’autonomia differenziata passerà dal Parlamento, e lì ci faremo trovare pronti e determinati".
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "Le mie più sentite congratulazioni al presidente Trump per l’inizio del suo secondo mandato. Il popolo americano ha fatto una scelta chiara, che riflette l’impegno per la crescita economica, la sicurezza e la sovranità nazionale”. Lo scrive su X il Co-Presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini dí Fratelli d’Italia.
“Noi dell'Ecr condividiamo molte delle priorità delineate dal presidente Trump: contrastare l'immigrazione clandestina, garantire comunità più sicure, tagliare le tasse e la burocrazia e ripristinare la competitività economica. Queste non sono solo priorità americane, ma anche europee”.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La Sardegna, con il nostro ricorso accolto dalla Corte lo scorso novembre, ha difeso la sua specialità e contrastato una legge iniqua. Una legge che la Corte stessa, ascoltando le preoccupazioni delle Regioni promotrici, ha già demolito e svuotato perché ci toglieva risorse e ci condannava a restare indietro. Se il capogruppo della Lega Veneta ha dichiarato recentemente che il Veneto vale più della Sardegna, per farci capire cosa si intende per differenziata, noi invece continueremo a difendere con le unghie e con i denti le risorse e le opportunità che le spettano”. Così la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - “Sul referendum sulla cittadinanza daremo battaglia nel nome dell’estensione dei diritti e per superare una legislazione particolarmente arretrata. Si tratta di un referendum promosso da un vasto arco di soggetti, tra cui numerose associazioni dei nuovi cittadini, persone a cui per troppo tempo è stata tolta la voce. Lotteremo al loro fianco”. Così in una nota Pierfrancesco Majorino della segreteria del Partito Democratico, responsabile Immigrazione.
Washington, 20 gen (Adnkronos) - Non è stato un blitz come quello di Mar a lago, rivelatosi determinante per la liberazione di Cecilia Sala, ma una intera giornata quella che Giorgia Meloni ha dedicato, per la seconda volta in un mese, a Donald Trump. La premier non è voluta mancare all'inauguration day del presidente americano, sottolineando quanto sia importante "dare una testimonianza della volontà di continuare e rafforzare" la relazione Italia-Usa.
E questa "testimonianza" la premier l'ha data plasticamente già di primo mattino, quando insieme alla famiglia Trump, a quella del vice presidente Vance e pochi altri, ha preso parte alla messa di 'benedizione' del neo commander in chief alla chiesa episcopale di st John, proprio di fronte alla Casa Bianca. Poi il trasferimento alla Rotonda del Campidoglio, a Capitol hill, per il giuramento spostato al chiuso a causa dell'ondata di gelo che ha stretto Washington. Con lei, oltre ai diplomatici, la fida Patrizia Scurti in delegazione.
Meloni siede sotto lo sguardo della statua di Abramo Lincoln, nei posti riservati ai capi di Stato e di governo invitati da Trump. Una sparuta elite che comprende la presidente del Consiglio (unica leader Ue) e, tra i pochi altri, il presidente argentino Javier Milei, con cui Meloni chiacchiera a lungo inquadrati più volte dalle telecamere di Fox news, che non ha perso una battuta della giornata-evento.
(Adnkronos) - A pochi passi, i 'big tech Ceo' che Trump ha voluto come ospiti vip della cerimonia e che l'hanno sostenuto nel suo cammino di ritorno alla sala ovale: Tim Cook, Jeff Bezos, Sandor Picahi, Sam Altman, Mark Zuckenberg e ovviamente Elon Musk. Sui social, è il capo delegazione di FdI-Ecr all'Europarlamento Carlo Fidanza, a Washington con un piccola pattuglia di parlamentari italiani ospiti dei Repubblicani Usa, a dare il senso politico della 'foto di Capitol hill' della Meloni: "La nostra presidente è ormai riconosciuta da tutti come l’interlocutrice privilegiata di Trump in Europa".
Nella sua valutazione del Trump day, Meloni al mattino è più ecumenica: "Penso sia molto, molto importante per una nazione come l’Italia che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti dare una testimonianza della volontà di continuare e se mai rafforzare quella relazione in un tempo nel quale le sfide sono globali e interconnesse", spiega prima di lasciare l'albergo.
Più tardi su X augura buon lavoro a Trump e assicura: "Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa", per poi sottolineare: "L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità".
(Adnkronos) - Per il ministro dell'Ue Tommaso Foti, la missione di Meloni a Washington "conferma il ruolo cruciale che, nel prossimo futuro, la nostra Nazione intende giocare nelle relazioni transatlantiche, ponendosi come ponte strategico tra Europa e America".
In questo contesto, e anche per il rigido protocollo che governa l'insediamento del presidente americano, si stempera anche l'attesa per un faccia a faccia Meloni-Trump, prima auspicato e poi annunciato alla vigilia anche da Fidanza. "Non era previsto, non era il contesto e non ci sarà problema a farlo in futuro", è il senso del ragionamento dell'entourage della premier. Così, direttamente lasciando ad un certo punto le lunghe celebrazioni, Meloni può salutare e tornare subito in Italia.
Roma, 20 gen. (Adnkronos) - "La decisione della Consulta che ha sancito l’ inammissibilità del referendum abrogativo sull’autonomia conferma che la riforma scritta dal ministro Calderoli è, come sapevamo, coerente e corretta nel rispetto delle previsioni costituzionali. Per cui avanti con l’iter della riforma e con i negoziati con le regioni che hanno già richiesto le prime materie ‘non Lep’, come la Lombardia. Avanti tutta con l’autonomia!”. Lo dichiara il segretario regionale della Lega Lombarda Salvini Premier e presidente dei senatori della Lega Salvini Premier, senatore Massimiliano Romeo.