Più di un milione di euro in tre anni per “promuovere la lingua lombarda”, installando cartelli stradali in dialetto in tutta la Regione. La proposta arriva dalla Lega, che in Consiglio regionale ha depositato un disegno di legge firmato da tutti i suoi eletti (incluso il capogruppo Alessandro Corbetta) per “salvare una lingua parlata da secoli e tramandata di generazione in generazione nelle case, corti e cascine lombarde”.
Siccome questa lingua “rischia di scomparire per sempre”, urge intervenire. E allora la Lega torna dalla pausa estiva proponendo in commissione Cultura un testo per “il sostegno alla collocazione di apposita segnaletica stradale, turistica, culturale e di promozione territoriale con indicazioni in lingua lombarda”. E pazienza se già nella scorsa legislatura l’allora assessore Stefano Bruno Galli aveva dovuto ammettere che “tutti i linguisti sostengono non esista una lingua lombarda”, mettendo fine a un lungo balletto a corredo dell’istituzione di una “Giornata regionale della lingua lombarda”. Pazienza: ogni campanile potrebbe avere presto i cartelli in dialetto.
Non certo gratis. La proposta di legge quantifica in 350mila euro l’importo stimato “in sede di approvazione”, prevedendo però una spesa analoga “per ciascuna annualità del triennio 2024-2026”. Il conto salirebbe quindi a 1 milione e 50mila euro per i primi tre anni. Non solo. Il ddl istituisce anche un “Registro regionale delle associazioni di tutela e valorizzazione della lingua lombarda e delle sue varietà locali”. E qui la Lega chiama in causa la giunta di Attilio Fontana: “La giunta, nell’ambito delle proprie disponibilità finanziarie, può concedere alle associazioni iscritte al Registro appositi contributi finalizzati al sostegno delle attività”. Un modo quindi per far arrivare fondi a una galassia di sigle.
Non sarà facile, però, per la Lega. Persino a destra ci sono diverse perplessità non solo nel merito del provvedimento, ma soprattutto per la somma impegnata. A protestare in commissione contro il progetto leghista è la 5 Stelle Paola Pizzighini: “Il fatto che la commissione si debba occupare di un progetto di legge per stanziare oltre un milione per finanziare la realizzazione di cartelli in lingua lombarda rende l’idea di quali siano le priorità ideologiche del centrodestra. Il tutto mentre scuole, società sportive, associazioni culturali manifestano quotidianamente l’urgenza di risorse per mandare avanti la propria attività”.
Politica
L’ultima proposta della Lega: “Un milione di euro per installare cartelli stradali in dialetto lombardo”
Più di un milione di euro in tre anni per “promuovere la lingua lombarda”, installando cartelli stradali in dialetto in tutta la Regione. La proposta arriva dalla Lega, che in Consiglio regionale ha depositato un disegno di legge firmato da tutti i suoi eletti (incluso il capogruppo Alessandro Corbetta) per “salvare una lingua parlata da secoli e tramandata di generazione in generazione nelle case, corti e cascine lombarde”.
Siccome questa lingua “rischia di scomparire per sempre”, urge intervenire. E allora la Lega torna dalla pausa estiva proponendo in commissione Cultura un testo per “il sostegno alla collocazione di apposita segnaletica stradale, turistica, culturale e di promozione territoriale con indicazioni in lingua lombarda”. E pazienza se già nella scorsa legislatura l’allora assessore Stefano Bruno Galli aveva dovuto ammettere che “tutti i linguisti sostengono non esista una lingua lombarda”, mettendo fine a un lungo balletto a corredo dell’istituzione di una “Giornata regionale della lingua lombarda”. Pazienza: ogni campanile potrebbe avere presto i cartelli in dialetto.
Non certo gratis. La proposta di legge quantifica in 350mila euro l’importo stimato “in sede di approvazione”, prevedendo però una spesa analoga “per ciascuna annualità del triennio 2024-2026”. Il conto salirebbe quindi a 1 milione e 50mila euro per i primi tre anni. Non solo. Il ddl istituisce anche un “Registro regionale delle associazioni di tutela e valorizzazione della lingua lombarda e delle sue varietà locali”. E qui la Lega chiama in causa la giunta di Attilio Fontana: “La giunta, nell’ambito delle proprie disponibilità finanziarie, può concedere alle associazioni iscritte al Registro appositi contributi finalizzati al sostegno delle attività”. Un modo quindi per far arrivare fondi a una galassia di sigle.
Non sarà facile, però, per la Lega. Persino a destra ci sono diverse perplessità non solo nel merito del provvedimento, ma soprattutto per la somma impegnata. A protestare in commissione contro il progetto leghista è la 5 Stelle Paola Pizzighini: “Il fatto che la commissione si debba occupare di un progetto di legge per stanziare oltre un milione per finanziare la realizzazione di cartelli in lingua lombarda rende l’idea di quali siano le priorità ideologiche del centrodestra. Il tutto mentre scuole, società sportive, associazioni culturali manifestano quotidianamente l’urgenza di risorse per mandare avanti la propria attività”.
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L’Italia arresta e poi scarcera il comandante libico accusato di torture dalla Corte dell’Aja. Tutti i dubbi sul ruolo del ministero di Nordio
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Von der Leyen a Davos invoca l’unità europea e si appella a Trump: ‘Negoziamo, rompere non conviene’. Zelensky: ‘Ue si dia una mossa, alzi la voce con gli Usa’
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Ucraina, M5s e Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in Russia”. Ma Pd: “Rispettare impegni presi”
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein