Un nome di peso finisce stavolta in uno dei tanti fascicoli aperti, ormai da due anni, sulla gestione urbanistica a Milano. Indagini che da qualche mese stanno facendo rumore a livello politico, non solo locale. Anche l’archistar Stefano Boeri, noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale, è indagato, infatti, per lottizzazione abusiva e abuso edilizio, assieme ad altri sei, tra cui dirigenti comunali, per il progetto da lui firmato e chiamato Bosconavigli, che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo, zona sud-ovest del capoluogo lombardo.
Si tratta di un “complesso residenziale” che sta per essere ultimato su un’area di oltre 8mila metri quadri, per un totale di 90 appartamenti per “333 abitanti“, con un’altezza di quasi 41 metri. Oggi, nell’inchiesta coordinata dal pool dell’aggiunta di Milano Tiziana Siciliano e dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, è stato notificato l’avviso di conclusione indagini, che prelude alla richiesta di processo. “Sono certo che la magistratura farà presto chiarezza su questa vicenda”, ha fatto sapere Boeri, finito indagato qualche mese fa anche in un’altra inchiesta milanese, del tutto diversa, per turbativa sulla realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.
Oltre a lui, in qualità di “progettista” di Bosconavigli, come si legge nell’atto della Procura guidata da Marcello Viola, è indagato Giovanni Da Pozzo. Indagati pure il direttore dei lavori Stefano De Cerchio, Marco Nolli della Milano 5.0 srl, società committente, il titolare dell’impresa che esegue i lavori e due dirigenti comunali, Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni, quest’ultimo ex direttore dello Sportello unico edilizia e componente della Commissione per il paesaggio, indagato in altre inchieste sull’urbanistica.
Già da una consulenza dei pm, firmata dal giurista Alberto Roccella e dall’urbanista Maurizio Bracchi, erano emerse presunte irregolarità: la mancanza del necessario “piano attuativo” per costruire, con gli annessi servizi per i residenti dell’area interessata, l’altezza della costruzione che arriva a 41 metri, superando i 25 che sono il limite proprio per fare a meno del piano attuativo, e poi l’assenza di una delibera di giunta o del consiglio comunale per dare il via all’operazione, con la “convenzione” urbanistica stipulata, invece, davanti a un notaio tra il privato costruttore e un dirigente comunale. In questo caso nell’aprile 2022.
Per i pm, come si legge nell’atto che riporta tutte le contestazioni tecnico-giuridiche, “l’utilizzo dello strumento permesso di costruire convenzionato nell’ambito del tessuto urbano consolidato richiede il presupposto di un piano attuativo conforme al Pgt”, piano che è mancato. E comunque, scrivono i pm, le norme escludono la “applicabilità del permesso di costruire convenzionato nel caso di interventi su lotti liberi”, come in questo caso. Serviva un “piano particolareggiato esecutivo”.
In più, tra le varie violazioni contestate dai pm sulla base di normative nazionali e regionali, una “illegittima riduzione del 25% del valore venale” sulle cifre pagate, i cosiddetti oneri di urbanizzazione, dalla società costruttrice per “la monetizzazione” delle aree “a standard“, ovvero quelle “da destinare ad attrezzature pubbliche e di interesse pubblico“. Lo Sportello unico edilizia comunale, scrive la Procura, ha “consentito alla società operatrice la totale ‘monetizzazione‘ delle aree ‘a standard’” per oltre 5.500 metri quadri per un “importo della monetizzazione” di 434,91 euro al metro quadro.
Milano 5.0 srl si è detta “certa di aver operato in buona fede, così come tutti quelli che hanno collaborato al progetto, seguendo le regole, in dialogo costante con le autorità preposte”. Nel frattempo, alla Camera si dovrà discutere una proposta di legge ribattezzata “salva Milano“, proprio a seguito delle indagini della Procura milanese su presunti abusi edilizi, che hanno portato anche a sequestri di cantieri di grattacieli e palazzi in costruzione.
Giustizia & Impunità
Milano, l’archistar Stefano Boeri indagato per Bosconavigli a San Cristoforo: “Lotti abusivi, non c’è neppure la delibera in Comune”
Un nome di peso finisce stavolta in uno dei tanti fascicoli aperti, ormai da due anni, sulla gestione urbanistica a Milano. Indagini che da qualche mese stanno facendo rumore a livello politico, non solo locale. Anche l’archistar Stefano Boeri, noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale, è indagato, infatti, per lottizzazione abusiva e abuso edilizio, assieme ad altri sei, tra cui dirigenti comunali, per il progetto da lui firmato e chiamato Bosconavigli, che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo, zona sud-ovest del capoluogo lombardo.
Si tratta di un “complesso residenziale” che sta per essere ultimato su un’area di oltre 8mila metri quadri, per un totale di 90 appartamenti per “333 abitanti“, con un’altezza di quasi 41 metri. Oggi, nell’inchiesta coordinata dal pool dell’aggiunta di Milano Tiziana Siciliano e dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, è stato notificato l’avviso di conclusione indagini, che prelude alla richiesta di processo. “Sono certo che la magistratura farà presto chiarezza su questa vicenda”, ha fatto sapere Boeri, finito indagato qualche mese fa anche in un’altra inchiesta milanese, del tutto diversa, per turbativa sulla realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.
Oltre a lui, in qualità di “progettista” di Bosconavigli, come si legge nell’atto della Procura guidata da Marcello Viola, è indagato Giovanni Da Pozzo. Indagati pure il direttore dei lavori Stefano De Cerchio, Marco Nolli della Milano 5.0 srl, società committente, il titolare dell’impresa che esegue i lavori e due dirigenti comunali, Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni, quest’ultimo ex direttore dello Sportello unico edilizia e componente della Commissione per il paesaggio, indagato in altre inchieste sull’urbanistica.
Già da una consulenza dei pm, firmata dal giurista Alberto Roccella e dall’urbanista Maurizio Bracchi, erano emerse presunte irregolarità: la mancanza del necessario “piano attuativo” per costruire, con gli annessi servizi per i residenti dell’area interessata, l’altezza della costruzione che arriva a 41 metri, superando i 25 che sono il limite proprio per fare a meno del piano attuativo, e poi l’assenza di una delibera di giunta o del consiglio comunale per dare il via all’operazione, con la “convenzione” urbanistica stipulata, invece, davanti a un notaio tra il privato costruttore e un dirigente comunale. In questo caso nell’aprile 2022.
Per i pm, come si legge nell’atto che riporta tutte le contestazioni tecnico-giuridiche, “l’utilizzo dello strumento permesso di costruire convenzionato nell’ambito del tessuto urbano consolidato richiede il presupposto di un piano attuativo conforme al Pgt”, piano che è mancato. E comunque, scrivono i pm, le norme escludono la “applicabilità del permesso di costruire convenzionato nel caso di interventi su lotti liberi”, come in questo caso. Serviva un “piano particolareggiato esecutivo”.
In più, tra le varie violazioni contestate dai pm sulla base di normative nazionali e regionali, una “illegittima riduzione del 25% del valore venale” sulle cifre pagate, i cosiddetti oneri di urbanizzazione, dalla società costruttrice per “la monetizzazione” delle aree “a standard“, ovvero quelle “da destinare ad attrezzature pubbliche e di interesse pubblico“. Lo Sportello unico edilizia comunale, scrive la Procura, ha “consentito alla società operatrice la totale ‘monetizzazione‘ delle aree ‘a standard’” per oltre 5.500 metri quadri per un “importo della monetizzazione” di 434,91 euro al metro quadro.
Milano 5.0 srl si è detta “certa di aver operato in buona fede, così come tutti quelli che hanno collaborato al progetto, seguendo le regole, in dialogo costante con le autorità preposte”. Nel frattempo, alla Camera si dovrà discutere una proposta di legge ribattezzata “salva Milano“, proprio a seguito delle indagini della Procura milanese su presunti abusi edilizi, che hanno portato anche a sequestri di cantieri di grattacieli e palazzi in costruzione.
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Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Per invertire la china del declino americano Trump cambierà la declinazione dell’America First: altro che isolazionismo, avrà un rinnovato protagonismo sullo scenario internazionale che farà bene a tutto l’Occidente”. Così Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, commenta con Bee Magazine, giornale online del gruppo The Skill, il discorso di insediamento del secondo mandato di Donald Trump.
A preoccuparla “l’inconsistenza europea, la dilagante corrente di pensiero per cui dovremmo coltivare il rapporto atlantico a seconda delle Amministrazioni. Un approccio sbagliato, che può danneggiare l’Europa. Servono più pragmatismo e molta meno retorica e ideologia”.
Quanto ai dazi "l’Italia non ha nulla da temere, anche in passato Trump ha già dimostrato un’attenzione speciale per il nostro Paese. Ci sono le condizioni per soluzioni win-win. Piuttosto, penso che l’Unione e gli Stati membri dovrebbero porre a loro volta il tema del riequilibrio della bilancia commerciale a realtà come la Cina. Trump farà uno sforzo per far cessare i conflitti principali ma la vera sfida è creare le basi per un nuovo ordine internazionale”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La premier Meloni deve venire urgentemente" in Aula "a riferire" sulla vicenda che ha coinvolto Njeem Osama Elmasry, noto come Almasri. Lo hanno chiesto tutte le opposizioni (AVS, Pd, Più Europa, Italia viva, M5S e Azione) alla Camera, prima delle comunicazioni alla Camera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'invio delle armi all'Ucraina.
Dortmund, 22 gen. (Adnkronos) - Il Borussia Dortmund e Nuri Sahin si separano. Il club tedesco "ha esonerato il suo allenatore dopo la deludente sconfitta per 1-2 in Champions League martedì sera in casa del Bologna". Lars Ricken, amministratore delegato sportivo del BVB, ha sottolineato: “Apprezziamo molto Nuri Sahin e il suo lavoro, volevamo una lunga collaborazione e speravamo fino alla fine di raggiungere insieme una svolta. Dopo quattro sconfitte di fila, dovute a una sola vittoria nelle ultime nove partite e poiché attualmente siamo decimi nella classifica della Bundesliga, purtroppo abbiamo perso la fiducia nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi sportivi nell'attuale stagione. Questa decisione mi fa male anche a livello personale, ma non era più evitabile dopo la partita di Bologna”.
“Purtroppo in questo momento non siamo riusciti a rendere giustizia alle ambizioni sportive del Borussia Dortmund in questa stagione. Auguro il meglio a questo club speciale”, afferma Nuri Sahin. Il Borussia Dortmund informerà tempestivamente chi andrà in panchina sabato prossimo nella Bundesliga contro l'SV Werder Bremen.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Un rinvio a giudizio non vuol dire nulla. Aspettiamo che la giustizia si esprima. L’ho detto per nemici storici politici, continuo a dirlo a tutti, uno è innocente sino al terzo grado di giudizio. Lo dico anche per Daniela Santanchè”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai microfoni di 'Agorà' su Raitre.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - C'è attesa a Messina per l'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico e nelll'ambito della cerimonia gli sarà conferito dalla rettrice Giovanna Spatari, il Dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”. Dopo l’intervento della rettrice, interverrà il rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Domenico Quartarone, a cui farà seguito l'intervento della rappresentante degli studenti, Chiara Furlan. Nel corso del conferimento del Dottorato honoris causa, la “laudatio” sarà affidata al presidente emerito della Corte Costituzionale, il prof. Gaetano Silvestri, mentre la motivazione del conferimento sarà enunciata dalla professoressa Daniela Novarese, ordinaria di Storia delle Istituzioni politiche. Successivamente, il presidente Mattarella terrà la sua “lectio doctoralis”. L’inaugurazione dell’Anno Accademico è stata inserita in un programma articolato, intitolato “Messina Europa, 1955-2025”. La presenza del Capo dello Stato – afferma la rettrice Giovanna Spatari "è anche lo spunto per un momento di approfondimento, confronto e riflessione, all’interno di una tre giorni iniziata lo scorso 20 gennaio".
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Le recenti decisioni della Consulta sull’Autonomia, quella dell’altro ieri e ancor di più la precedente sull’impianto generale della norma, sono innanzitutto una vittoria del buonsenso. Certamente è utile al Governo che non si svolga un referendum che avrebbe spaccato in due l’Italia e che —al Sud come al Nord— avrebbe rischiato di diventare una vera e propria valanga per il centrodestra. Sono contento che la Consulta, con autorevolezza e competenza, abbia riportato la discussione sui giusti binari". Lo dice il presidente della Regione Calabria e vicesegretario di Forza Italia, Roberto Occhiuto, in un'intervista al 'Corriere della Sera'.
"L’attuazione di una parte della Costituzione, cambiata dal centrosinistra 24 anni fa, forse meritava più prudenza e approfondimento. Il fatto che il ddl Calderoli sia stato approvato alla Camera di notte e di fretta -aggiunge l'esponente azzurro- l’ha reso ancora più divisivo di quanto in realtà non fosse. Adesso le giuste osservazioni della Corte rappresentano la traccia con la quale lavorare in Parlamento per rendere operativo, in modo equilibrato, il Titolo V della nostra Carta. Il problema sarà trovare le risorse. Nel frattempo, sia chiaro, nessuna corsa alle intese tra Stato e Regioni".
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - La maggioranza ha disertato ancora una volta la commissione di Vigilanza, che era stata convocata stamane dalla presidente Barbara Floridia per procedere al voto sulla presidente in pectore Simona Agnes. E' dunque mancato ancora una volta il numero legale per l'elezione. A quanto apprende l'Adnkronos, erano presenti Stefano Graziano e Ouidad Bakkali per il Pd, Dolores Bevilacqua per il M5S e Maria Elena Boschi per Italia Viva.