Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin, come finalisti sono stati selezionati servizi e reportage fotografici che hanno sì al centro le bambine e i bambini del mondo, ma “abbiamo privilegiato – ha spiegato il presidente della giuria, il giornalista e conduttore di Presa Diretta Riccardo Iacona – i racconti sul campo e non solo quelli che hanno avuto per oggetto le troppe, tante guerre che stiamo vivendo in questi anni terribili”. È così che nella sezione “Stampa italiana”, una delle sette del concorso, è stato scelto nei tre finalisti il lavoro d’inchiesta pubblicato a puntate sul Fatto quotidiano, a firma della vicedirettrice Maddalena Oliva e di Natascia Ronchetti, “Uomo-Ragno, Barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans”: storie, oltre le polemiche, di famiglie con figli che combattono per far corrispondere il “fuori” al “dentro”.
Oltre cento i servizi pervenuti al concorso dall’Italia e dall’estero: “Per me è stata una esperienza importante aver avuto la possibilità di entrare in contatto con del materiale narrativo così prezioso per cercare di districarsi nella complessità della nostra epoca – ha commentato Iacona – Un buon segnale sullo stato del nostro giornalismo”.
Nella sezione Stampa Italiana, oltre a Maddalena Oliva e Natascia Ronchetti per il Fatto, sono state selezionate Alice Facchini e Iris Biasio con “Crescere in carcere” per La Revue Dessinée Italia, inchiesta realizzata nella forma del fumetto per raccontare la vita e i grandi disagi dei bambini detenuti assieme alle loro madri, e Stefania Prandi con “Le madri lontane” per IrpiMedia, storia degli “orfani bianchi”, figli di braccianti rumene e bulgare impegnate all’estero, cresciuti da altri famigliari.
Per la sezione Rotta Balcanica Annalisa Camilli con “Nuovi respingimenti in Italia dopo la sospensione Schengen” per Internazionale: un viaggio nei Vecchi magazzini abbandonati di Trieste in cui 400 persone migranti vivono in condizioni al limite dell’umano in attesa di ottenere i documenti; Nicolò Giraldi con “Potevo essere un terrorista e nessuno mi ha fermato” per Today.it, in cui il giornalista racconta il suo viaggio da “clandestino” tra la Croazia e Trieste; Federica Sgorbissa con “La psiche di chi arriva” che per Il Post ha approfondito il sistema dell’accoglienza dei migranti a Trieste e l’influenza della lezione di Franco Basaglia, da cui è nato il primo modello di accoglienza in Italia.
Nella sezione Reportage la giuria decreterà la vincitrice tra Francesca Mannocchi, autrice di “Viaggio nei territori delle colline a sud di Hebron: le testimonianze dei bambini che vivono in una spirale di continua violenza e abusi” per La7 Attualità; Giulia Sabella e Marzia Amico con “Bambini invisibili” per Report-Rai3, che indagano, tra leggi e decreti attuativi, sulle sorti e la cura degli orfani di femminicidio; Nadia Zicoschi e Gianluca Della Valle, con “In fuga per vivere” per TG1 – TV7, racconto della rotta di migranti che vedono in Cipro e nel passaggio dalla parte turca a quella greco-cipriota dell’isola la porta di accesso all’Europa.
Nella sezione TV News i servizi selezionati hanno tutti come protagonisti i bambini. Sono stati realizzati da Raffaella Cosentino e Maurizio Calaiò, autori di “Il prezzo pagato dai bambini in guerra” per RaiNews, che racconta la vicenda di Xenia, dodicenne ucraina gravemente ferita nel bombardamento russo del teatro di Chemihiv nell’agosto 2023; da Olga Guerin e Goktay Koralton, autori di “How one blind boy helped rebuild his school in Yemen” per BBC News, che, a distanza di due anni dal primo incontro, sono tornati in Yemen da Ahmed, undicenne cieco che insegnava in una scuola bombardata, per testimoniare i progressi; da Livia Liberatore, autrice di “Infanzia a Belgrado”, per Estovest, dedicato ai bambini emarginati e svantaggiati aiutati dal centro Kafebar 16, divenuto esempio di integrazione per tutta l’area balcanica.
Per la nuova sezione Radiofonia la scelta della giuria si è concentrata su “Radio Mare Lampedusa” di Giovanni D’Ambrosio per Tre Soldi – Rai Radio 3, che descrive, dalle voci di chi sopravvive e giunge al molo Favaloro di Lampedusa, la migrazione attraverso il Mediterraneo, e su “Inviato speciale” di Azzurra Meringolo Scarfoglio per Giornale Radio Rai 1, drammatica testimonianza dalla sala operativa della Mezza Luna Rossa palestinese a Ramallah che raccoglie le richieste di aiuto da Gaza.
Per la sezione Stampa Internazionale la giuria dovrà scegliere tra Gabriella Jozwiak, autrice di “Desperate hunger in Tigray pushes thousands into the hands of kidnappers and people smugglers” per The Telegraph, nel quale affronta la fame disperata di migliaia di bambini nel Tigrè, costretti a migrare per sopravvivere alla siccità e alle conseguenze della guerra, e Tom Parry con “Vaccination would have kept my child alive – that is something I will always regret” per The daily Telegraph, nel quale affronta l’ingiustizia patita dai bambini nella regione somala dell’Etiopia, devastata dai conflitti, che muoiono a causa di malattie facilmente prevenibili con i vaccini.
Per la sezione Fotografia verrà scelto il migliore scatto tra quelli di Yakiv Liashenko, per RFE, intitolato “Russia targets Ukraine’s civilian infrastructure in overngiht attacks”, che immortala un ufficiale di polizia mentre porta in salvo un bambino dopo l’attacco di un missile russo; di Imad Haitam che, per The Telegraph, con “Netanyahu condemns daily ‘military pause’ by Israeli army to allow into Gaza” mostra i bambini che ricevono del cibo al campo di Khan Yunis a sud della striscia di Gaza; e di Mohamed Saber autore di “En ces premiers jours de guerre entre Isreaeliens et Palestiniens, le bilan vertigineux des morts”, che sulle pagine di Le Temps ha mostrato il dolore di un padre palestinese che piange sul figlio morto all’ospedale di Al-Shifa.
Nella giuria, oltra al presidente Iacona, la giornalista Fabiana Martini, Paola Barretta – Associazione Carta di Roma, Carlo Bartoli, presidente nazionale Ordine dei giornalisti, Fabrizio Brancoli vice direttore di NEM-Nord Est Multimedia con deleghe a eventi e cultura e il coordinamento per Il Piccolo, Matteo Brunidirettore – Sala stampa Santa Sede, Esma Çakir già presidente Associazione Stampa Estera in Italia, corrispondente per l’agenzia stampa turca DHA, Francesco De Filippo, responsabile ANSA FVG, Cristiano Degano, presidente Ordine dei giornalisti FVG, Igor Devetak, direttore Primorski Dnevnik, Fabrizio Ferragni, direttore Offerta Estero RAI, Ludovico Fontana, promotore sezione Rotta Balcanica, Beppe Giulietti, coordinatore nazionale Articolo 21, Paolo Mosanghini, vice direttore Il Messaggero Veneto, Carlo Muscatello, presidente Assostampa FVG, Paolo Roncoletta, caporedattore TGR FVG, Maarten Van Aalderen, presidente Associazione Stampa Estera in Italia, Vittorio Di Trapani, presidente nazionale Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Roberto Papetti, direttore de Il Gazzettino.
I vincitori verranno proclamati il 17 novembre a Trieste.
Media & Regime
L’inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta dedicato ai diritti dell’infanzia
Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin, come finalisti sono stati selezionati servizi e reportage fotografici che hanno sì al centro le bambine e i bambini del mondo, ma “abbiamo privilegiato – ha spiegato il presidente della giuria, il giornalista e conduttore di Presa Diretta Riccardo Iacona – i racconti sul campo e non solo quelli che hanno avuto per oggetto le troppe, tante guerre che stiamo vivendo in questi anni terribili”. È così che nella sezione “Stampa italiana”, una delle sette del concorso, è stato scelto nei tre finalisti il lavoro d’inchiesta pubblicato a puntate sul Fatto quotidiano, a firma della vicedirettrice Maddalena Oliva e di Natascia Ronchetti, “Uomo-Ragno, Barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans”: storie, oltre le polemiche, di famiglie con figli che combattono per far corrispondere il “fuori” al “dentro”.
Oltre cento i servizi pervenuti al concorso dall’Italia e dall’estero: “Per me è stata una esperienza importante aver avuto la possibilità di entrare in contatto con del materiale narrativo così prezioso per cercare di districarsi nella complessità della nostra epoca – ha commentato Iacona – Un buon segnale sullo stato del nostro giornalismo”.
Nella sezione Stampa Italiana, oltre a Maddalena Oliva e Natascia Ronchetti per il Fatto, sono state selezionate Alice Facchini e Iris Biasio con “Crescere in carcere” per La Revue Dessinée Italia, inchiesta realizzata nella forma del fumetto per raccontare la vita e i grandi disagi dei bambini detenuti assieme alle loro madri, e Stefania Prandi con “Le madri lontane” per IrpiMedia, storia degli “orfani bianchi”, figli di braccianti rumene e bulgare impegnate all’estero, cresciuti da altri famigliari.
Per la sezione Rotta Balcanica Annalisa Camilli con “Nuovi respingimenti in Italia dopo la sospensione Schengen” per Internazionale: un viaggio nei Vecchi magazzini abbandonati di Trieste in cui 400 persone migranti vivono in condizioni al limite dell’umano in attesa di ottenere i documenti; Nicolò Giraldi con “Potevo essere un terrorista e nessuno mi ha fermato” per Today.it, in cui il giornalista racconta il suo viaggio da “clandestino” tra la Croazia e Trieste; Federica Sgorbissa con “La psiche di chi arriva” che per Il Post ha approfondito il sistema dell’accoglienza dei migranti a Trieste e l’influenza della lezione di Franco Basaglia, da cui è nato il primo modello di accoglienza in Italia.
Nella sezione Reportage la giuria decreterà la vincitrice tra Francesca Mannocchi, autrice di “Viaggio nei territori delle colline a sud di Hebron: le testimonianze dei bambini che vivono in una spirale di continua violenza e abusi” per La7 Attualità; Giulia Sabella e Marzia Amico con “Bambini invisibili” per Report-Rai3, che indagano, tra leggi e decreti attuativi, sulle sorti e la cura degli orfani di femminicidio; Nadia Zicoschi e Gianluca Della Valle, con “In fuga per vivere” per TG1 – TV7, racconto della rotta di migranti che vedono in Cipro e nel passaggio dalla parte turca a quella greco-cipriota dell’isola la porta di accesso all’Europa.
Nella sezione TV News i servizi selezionati hanno tutti come protagonisti i bambini. Sono stati realizzati da Raffaella Cosentino e Maurizio Calaiò, autori di “Il prezzo pagato dai bambini in guerra” per RaiNews, che racconta la vicenda di Xenia, dodicenne ucraina gravemente ferita nel bombardamento russo del teatro di Chemihiv nell’agosto 2023; da Olga Guerin e Goktay Koralton, autori di “How one blind boy helped rebuild his school in Yemen” per BBC News, che, a distanza di due anni dal primo incontro, sono tornati in Yemen da Ahmed, undicenne cieco che insegnava in una scuola bombardata, per testimoniare i progressi; da Livia Liberatore, autrice di “Infanzia a Belgrado”, per Estovest, dedicato ai bambini emarginati e svantaggiati aiutati dal centro Kafebar 16, divenuto esempio di integrazione per tutta l’area balcanica.
Per la nuova sezione Radiofonia la scelta della giuria si è concentrata su “Radio Mare Lampedusa” di Giovanni D’Ambrosio per Tre Soldi – Rai Radio 3, che descrive, dalle voci di chi sopravvive e giunge al molo Favaloro di Lampedusa, la migrazione attraverso il Mediterraneo, e su “Inviato speciale” di Azzurra Meringolo Scarfoglio per Giornale Radio Rai 1, drammatica testimonianza dalla sala operativa della Mezza Luna Rossa palestinese a Ramallah che raccoglie le richieste di aiuto da Gaza.
Per la sezione Stampa Internazionale la giuria dovrà scegliere tra Gabriella Jozwiak, autrice di “Desperate hunger in Tigray pushes thousands into the hands of kidnappers and people smugglers” per The Telegraph, nel quale affronta la fame disperata di migliaia di bambini nel Tigrè, costretti a migrare per sopravvivere alla siccità e alle conseguenze della guerra, e Tom Parry con “Vaccination would have kept my child alive – that is something I will always regret” per The daily Telegraph, nel quale affronta l’ingiustizia patita dai bambini nella regione somala dell’Etiopia, devastata dai conflitti, che muoiono a causa di malattie facilmente prevenibili con i vaccini.
Per la sezione Fotografia verrà scelto il migliore scatto tra quelli di Yakiv Liashenko, per RFE, intitolato “Russia targets Ukraine’s civilian infrastructure in overngiht attacks”, che immortala un ufficiale di polizia mentre porta in salvo un bambino dopo l’attacco di un missile russo; di Imad Haitam che, per The Telegraph, con “Netanyahu condemns daily ‘military pause’ by Israeli army to allow into Gaza” mostra i bambini che ricevono del cibo al campo di Khan Yunis a sud della striscia di Gaza; e di Mohamed Saber autore di “En ces premiers jours de guerre entre Isreaeliens et Palestiniens, le bilan vertigineux des morts”, che sulle pagine di Le Temps ha mostrato il dolore di un padre palestinese che piange sul figlio morto all’ospedale di Al-Shifa.
Nella giuria, oltra al presidente Iacona, la giornalista Fabiana Martini, Paola Barretta – Associazione Carta di Roma, Carlo Bartoli, presidente nazionale Ordine dei giornalisti, Fabrizio Brancoli vice direttore di NEM-Nord Est Multimedia con deleghe a eventi e cultura e il coordinamento per Il Piccolo, Matteo Brunidirettore – Sala stampa Santa Sede, Esma Çakir già presidente Associazione Stampa Estera in Italia, corrispondente per l’agenzia stampa turca DHA, Francesco De Filippo, responsabile ANSA FVG, Cristiano Degano, presidente Ordine dei giornalisti FVG, Igor Devetak, direttore Primorski Dnevnik, Fabrizio Ferragni, direttore Offerta Estero RAI, Ludovico Fontana, promotore sezione Rotta Balcanica, Beppe Giulietti, coordinatore nazionale Articolo 21, Paolo Mosanghini, vice direttore Il Messaggero Veneto, Carlo Muscatello, presidente Assostampa FVG, Paolo Roncoletta, caporedattore TGR FVG, Maarten Van Aalderen, presidente Associazione Stampa Estera in Italia, Vittorio Di Trapani, presidente nazionale Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Roberto Papetti, direttore de Il Gazzettino.
I vincitori verranno proclamati il 17 novembre a Trieste.
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Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Le persone vogliono sentirsi sicure nelle loro città, nelle loro case. Ma l'approccio della destra è sbagliato perchè non basta rafforzare i presidi delle forze dell'ordine, che neanche fanno perchè non ci mettono soldi e mandano poliziotti a fare la guardia ai centri migranti vuoti in Albania, servono presidi sociali e educativi e anche la questione del cambiamenti climatico è una questione di sicurezza". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Milano, 22 gen. (Adnkronos) - "Come ogni anno, Samsung presenta il nuovo flagship: Samsung Galaxy S25. Lo scorso anno, con Galaxy S24, abbiamo introdotto per la prima volta l’intelligenza artificiale sugli smartphone e quest’anno, con la nuova serie, facciamo un ulteriore balzo in avanti, riuscendo a dare all’intelligenza artificiale una connotazione ancora più fluida, semplice e, direi, conversazionale”. Lo spiega ai microfoni dell’Adnkronos Nicolò Bellorini Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia, in occasione di Samsung Galaxy Unpacked 2025, l’evento con cui l’azienda sudcoreana presenta la nuova serie di smartphone Samsung Galaxy.
Questa rivoluzione nel mondo degli smartphone AI è resa possibile da diverse innovazioni, la multimodalità in primis, come sottolinea Bellorini: “Samsung Galaxy S25 è in grado di capire perfettamente il contesto nel quale avvengono le richieste, perché comprende voce, video, suoni, testi, file Pdf e qualunque altra cosa. La seconda innovazione importante è la potenza degli agenti AI, che consente a S25 di performare task complessi, che possono andare anche da un’app all’altra”.
I più recenti top di gamma di Samsung portano infatti le capacità di Galaxy AI a un livello superiore, con un’elaborazione AI avanzata direttamente sul dispositivo, migliorando ulteriormente il comparto fotografico leader del settore Galaxy grazie a ProVisual Engine di nuova generazione e offrendo prestazioni eccezionali grazie al processore Qualcomm Snapdragon 8 Elite per Galaxy.
La nuova serie Galaxy S25 stabilisce così un nuovo standard per l’AI mobile, garantendo l’esperienza mobile più naturale e consapevole mai raggiunta, e rappresenta il primo passo nella visione di Samsung di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro smartphone e con il mondo che li circonda.
“Come l’anno scorso, sono tre i modelli disponibili, Galaxy S25 Ultra, Galaxy S25+ e Galaxy S25, con vari tagli di memoria - conclude il Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia - da 128Gb fino 1Tb, tutti con 12Gb di Ram”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Quale è la visione del governo Meloni di fronti ai cambiamenti climatici? E' semplice, basta fare così". Lo dice Elly Schlein tappandosi gli occhi all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato. "Come facevamo da bambini, quando c'era qualcosa che ci faceva paura. Ma il prezzo della non conversione, del non affrontare i cambiamenti climatici è molto più costoso che farlo".
"Quanta competitività perdono le aziende italiane rispetto" ad altri Paesi dove si investe in rinnovabili? Ma "il governo non se ne occupa. Questi sono invece gli obiettivi che ci stiamo dando in vista della Cop 30" in Brasile.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La Lega di Matteo Salvini non perde tempo e scavalca a destra Giorgia Meloni, sempre più legata all'internazionale nera, annunciando la decisione di aprire il dibattito per dire stop all'adesione dell'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa posizione, ispirata all'analogo passo compiuto ieri da Donald Trump, rappresenterebbe un grave segnale di isolamento dell'Italia a livello internazionale e dai principali organismi impegnati nella tutela della salute globale". Così Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs.
"L'Oms non è solo un'istituzione scientifica di riferimento, ma un baluardo nella lotta contro pandemie, malattie croniche e disuguaglianze sanitarie in Africa e nei Paesi più poveri. Quando, a metà del XIX secolo, la peste, il colera e la febbre gialla hanno scatenato ondate mortali in un mondo appena industrializzato e interconnesso, l’adozione di un approccio globale alla salute è diventata un imperativo. Medici, scienziati, presidenti e primi ministri convocarono con urgenza la Conferenza Sanitaria Internazionale di Parigi nel 1851, un precursore di quella che oggi è la più grande del suo genere: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nota come Oms. In mezzo alle crisi, ai conflitti, alla continua minaccia di epidemie e ai cambiamenti climatici, l’Oms ha reagito: dalle guerre a Gaza, in Sudan e in Ucraina fino a garantire l’arrivo di vaccini e forniture mediche salvavita in aree remote o pericolose, svolgendo un ruolo fondamentale di indirizzo nel rispondere all'emergenza Covid-19".
"La Lega dimostra ancora una volta un approccio irresponsabile, che antepone logiche ideologiche e sovraniste al benessere dei cittadini. Interrompere la nostra adesione all'Oms significa rinunciare a strumenti essenziali di coordinamento globale, scambio di conoscenze e accesso a risorse indispensabili per affrontare emergenze sanitarie. Andrebbero ignorati: ma siccome governano il Paese è bene sapere cosa pensano di questa folle proposta il Ministro della salute Schillaci, la premier Giorgia Meloni e la maggioranza di destra che sostiene il suo governo" conclude Bonelli.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - L'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ('Icsc') torna per la seconda volta sul mercato delle emissioni Esg portando a termine con straordinario successo il collocamento di un prestito obbligazionario Social unsecured senior preferred dedicato al supporto di investimenti ad elevato impatto nei settori Sport e Cultura, riservato agli investitori istituzionali.
L’operazione ha registrato ordini complessivi per circa 2 miliardi di euro, pari a oltre 6 volte l’offerta iniziale. L’emissione ha visto la partecipazione di un’ampia platea di sottoscrittori nazionali ed esteri per il 45%, in particolare Germania/Austria (24%), a dimostrazione del crescente interesse degli investitori per il settore delle infrastrutture sociali in Italia.
Il prestito obbligazionario, con scadenza a cinque anni e cedola a tasso fisso annua del 3,50%, costituisce la prima emissione a valere sul programma Emtn (Euro Medium Term Note) da 1 miliardo di euro pubblicato il 19 dicembre 2024, la seconda per Icsc dopo l’emissione stand alone del 2022. Il rating del Social Bond è stimato in linea con quelli assegnati alla Banca dalle agenzie S&P e DBRS, rispettivamente pari a BBB- (Stable) e BBB (Positive).
I proventi dell’emissione saranno utilizzati per sostenere investimenti ad elevato impatto sociale nei settori Sport e Cultura, in linea con la missione dell’Istituto e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“L’emissione del nuovo Social Bond riflette il crescente impegno di Icsc sul fronte della finanza sostenibile, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei settori Sport e Cultura. La straordinaria domanda da parte degli investitori istituzionali conferma la fiducia dei mercati nei confronti di Icsc, riconoscendone la consolidata capacità di mobilitare capitali a lungo termine secondo principi di sostenibilità, responsabilità e inclusione sociale, equità intergenerazionale. Lo Sport e la Cultura rappresentano in misura crescente asset class in grado di generare significative opportunità di investimento a impatto, creando valore economico e sociale, reale e duraturo per il Paese", ha commentato l’Amministratore Delegato Antonella Baldino.
Il bond, ammesso alla negoziazione presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, è stato emesso a valere sul Social Bond Framework di Icsc, pubblicato nel luglio 2022, che ha ottenuto una favorevole Second Party Opinion rilasciata da Iss Corporate Solutions, confermando l’allineamento agli Icma Principles e la robustezza degli Eligibility Criteria.
Imi-Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Santander e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Lead Managers del collocamento.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Mi ha molto colpito la fila di multimiliardari" all'Inauguration Day. "E' un'idea di società opposta alla nostra, una società in cui sono i ricchi a scrivere le leggi per tutti gli altri e a scegliere i giudici che le facciano rispettare. E anche da queste parti non ce la passiamo troppo bene". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La politica sta facendo abbastanza sul cambiamento climatico? No. E noi come prima forza di opposizione del Paese abbiamo una responsabilità di un governo che nega l'emergenza e ci riporta indietro. Mentre occorre rendere transizione ecologica conveniente ma le politiche di questo Paese non hanno mai accompagnato questa innovazione". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
"Troppe esitazioni e ritardi. Confidiamo nella leadership di Lula che ha organizzato la prossima Cop a Belem, nel cuore dell'Amazzonia" dopo "l'esito insoddisfacente della Cop 20 a Baku. Dobbiamo evitare che tra le tante ricadute nefaste dell'elezione di Trump ci sia un massiccio disimpegno degli Stati Uniti" nelle politiche per il clima. "Abbiamo sentito il suo discorso di insediamento grondante di slogan della campagna elettorale. Il pianeta non si può permettere 5 anni di Trump con queste premesse. E' vero è stato democraticamente eletto, ma c'è chi non ha potuto votare: la nuove generazioni che ci chiederanno il conto".
"A questo nuovo indirizzo dell'amministrazione americana è necessaria una risposta altrettanto forte dell'Europa, è necessario un protagonismo dell'Ue ma non è l'aria che tira a Bruxelles e questo come Pd ci preoccupa moltissimo".