Riaperta allo stadio Renzo Barbera di Palermo la camera ardente per rendere omaggio a Totò Schillaci, scomparso all’età di 59 anni all’ospedale Civico, dopo una lunga battaglia contro un tumore al colon. L’ex attaccante, eroe dei Mondiali di Italia ‘90, ha ricevuto l’affetto di centinaia di tifosi e cittadini palermitani, che già da ieri si sono recati allo stadio per salutarlo un’ultima volta. La bara, sulla quale sono state adagiate la maglia azzurra numero 19 e una sciarpa rosanero, è diventata simbolo del ricordo di un uomo che ha segnato non solo la storia del calcio italiano, ma anche il cuore della sua città.
Il secondo giorno di camera ardente è iniziato con un costante afflusso di tifosi, molti dei quali hanno viaggiato da fuori Palermo per partecipare a quello che è stato definito un “pellegrinaggio laico“. Presenti anche i membri della tifoseria organizzata del Palermo, che hanno reso omaggio a Schillaci con uno striscione: “Le tue notti magiche non saranno mai dimenticate“.
Domani, venerdì 20 settembre, alle ore 11.30, si terranno i funerali nella Cattedrale di Palermo, officiati dall’arcivescovo Corrado Lorefice. Si attendono numerosi rappresentanti delle istituzioni calcistiche e delegazioni di squadre, tra cui quella del Palermo, che ha sospeso tutte le attività mediatiche in segno di rispetto per la morte dell’ex calciatore. Messina, città dove Schillaci ha vissuto una parte della sua carriera calcistica, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata dei funerali. Il sindaco Federico Basile ha invitato tutti i cittadini a osservare un minuto di silenzio nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Le bandiere del Palazzo comunale e delle altre sedi istituzionali saranno esposte a mezz’asta, mentre tutte le manifestazioni pubbliche previste per la giornata sono state sospese.
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Addio a Totò Schillaci, folla alla camera ardente a Palermo: sciarpe e striscioni. Venerdì i funerali – FOTO
1 /6 Schillaci, l’omaggio alla camera ardente nello stadio Barbera di Palermo
L'ultimo abbraccio al bomber di Italia 90 allo stadio Barbera - Le immagini
Riaperta allo stadio Renzo Barbera di Palermo la camera ardente per rendere omaggio a Totò Schillaci, scomparso all’età di 59 anni all’ospedale Civico, dopo una lunga battaglia contro un tumore al colon. L’ex attaccante, eroe dei Mondiali di Italia ‘90, ha ricevuto l’affetto di centinaia di tifosi e cittadini palermitani, che già da ieri si sono recati allo stadio per salutarlo un’ultima volta. La bara, sulla quale sono state adagiate la maglia azzurra numero 19 e una sciarpa rosanero, è diventata simbolo del ricordo di un uomo che ha segnato non solo la storia del calcio italiano, ma anche il cuore della sua città.
Il secondo giorno di camera ardente è iniziato con un costante afflusso di tifosi, molti dei quali hanno viaggiato da fuori Palermo per partecipare a quello che è stato definito un “pellegrinaggio laico“. Presenti anche i membri della tifoseria organizzata del Palermo, che hanno reso omaggio a Schillaci con uno striscione: “Le tue notti magiche non saranno mai dimenticate“.
Domani, venerdì 20 settembre, alle ore 11.30, si terranno i funerali nella Cattedrale di Palermo, officiati dall’arcivescovo Corrado Lorefice. Si attendono numerosi rappresentanti delle istituzioni calcistiche e delegazioni di squadre, tra cui quella del Palermo, che ha sospeso tutte le attività mediatiche in segno di rispetto per la morte dell’ex calciatore. Messina, città dove Schillaci ha vissuto una parte della sua carriera calcistica, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata dei funerali. Il sindaco Federico Basile ha invitato tutti i cittadini a osservare un minuto di silenzio nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Le bandiere del Palazzo comunale e delle altre sedi istituzionali saranno esposte a mezz’asta, mentre tutte le manifestazioni pubbliche previste per la giornata sono state sospese.
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Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein