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Il Manchester United chiude pure la mensa di Old Trafford: per i dipendenti (non ancora licenziati) solo un po’ di frutta

La strategia del miliardario Jim Ratcliffe prevede tagli a tutti i livelli: nel centro d'allenamento i giocatori continueranno a pranzare gratis, ma al personale verranno offerti zuppa e pane
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Il Manchester United è “alla frutta”. Metaforicamente e non solo. Jim Ratcliffe chiuderà la mensa del personale di Old Trafford e sostituirà i pranzi gratuiti, attualmente offerti, semplicemente con un po’ di frutta. Come riporta il The Guardian, nel bel mezzo di una crisi senza precedenti che va ben oltre i risultati disastrosi in campo, il Manchester United è pronto ad attuare una strategia di tagli a tutti i livelli che riguarderà anche la mensa aziendale. Sul club si sta abbattendo la scure del nuovo uomo forte della proprietà, il miliardario Jim Ratcliffe, l’uomo più ricco del Regno Unito. Il patron della Ineos è pronto ad attuare una mossa simile anche nel centro di allenamento del club a Carrington, con solo i giocatori che riceveranno il pranzo gratuitamente. Al personale verranno invece offerti zuppa e pane.

Il quotidiano britannico scrive che l’amministratore delegato del club, Omar Berrada, ha confermato la chiusura della mensa del personale e altre decisioni drastiche, tra cui la conferma che ci saranno diversi licenziamenti. Anche se non ha informato con preavviso i centinaia di dipendenti che avrebbero perso il lavoro, Berrada si è scusato per aver detto a settembre che non ci sarebbero stati altri tagli dopo i 250 operati da Ratcliffe. Successivamente, i dipendenti hanno ricevuto un’e-mail che li informava che il numero di esuberi sarebbe stato tra i 150 e 200.

La mensa del personale dell’Old Trafford, che di solito apre dalle 11.30 alle 13.30, dovrebbe essere chiusa alla fine della settimana. I dipendenti, attualmente, vi accedono tramite un pass che consente pasti caldi gratuiti, tè e caffè, con alcune bevande analcoliche a pagamento. Al posto del pranzo, sarà invece disponibile frutta gratuita per coloro che lavorano allo stadio. Così facendo, il club crede che si risparmierà un milione di sterline.

“Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto sui colleghi colpiti. – ha dichiarato Berrada – Tuttavia, queste scelte difficili sono necessarie per rimettere il club su una base finanziaria stabile. Abbiamo perso denaro negli ultimi cinque anni. Questo non può continuare. Le nostre due priorità principali, come club, sono garantire il successo in campo per i nostri tifosi e migliorare le nostre strutture. Non possiamo investire in questi obiettivi se perdiamo continuamente denaro”.

In Premier League i Red Devils stanno vivendo un incubo: sono 15esimi in classifica. L’epoca dei trionfi con Sir Alex Ferguson è ormai un lontano ricordo: con un seguito planetario di 689 milioni di tifosi, un’area commerciale con 34 posti vendita sparsi nel mondo e un popolo di 160,42 milioni di followers collegati ai social ufficiali, il Manchester United si sta screditando da solo in tutto il mondo. Per le prestazioni sul campo, ma anche per ciò che succede all’esterno.

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