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Ultimo aggiornamento: 12:20 del 5 Marzo

“L’azzardo non è un gioco”: la protesta del M5s in Senato contro il ritorno della pubblicità delle scommesse nel calcio

"L'azzardo non è un gioco. Lo Stato non può lucrare sulle dipendenze": proteste del M5s in Aula
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“L’azzardo non è un gioco“. In Senato, mentre si discuteva del dl Ilva, dai banchi del M5s è scattata la protesta con i cartelli esposti, dopo il via libera di questa mattina in commissione Cultura al provvedimento targato Fratelli d’Italia che, di fatto, permetterà la pubblicità delle scommesse sugli eventi sportivi, sulle maglie dei calciatori e negli stadi. La risoluzione è stata approvata in vista della riforma del calcio, che quindi riaprirà le porte alla pubblicità del gioco d’azzardo nel mondo del pallone, superando così il divieto imposto nel 2018 con il decreto Dignità.

La Serie A si appresta a festeggiare il ritorno della pubblicità alle scommesse. Dopo 6 anni di divieto, la Commissione Cultura del Senato ha votato l’impegno a revocare tale restrizione, nell’ambito di una riforma complessiva del calcio italiano. Questo primo passo segna un favore alla lobby del gioco d’azzardo e del calcio, che ha lamentato perdite di circa 100 milioni di euro a stagione. Nonostante il divieto, i club hanno trovato modi per aggirarlo, come la pubblicità a siti di news collegati alle scommesse: main sponsor dell’Inter è Betsson.sport, portale fittizio dell’omonima azienda di scommesse, giusto per citare uno degli esempi più recenti ed eclatanti. Ora, il Parlamento non annulla immediatamente il divieto, ma promette di farlo, nell’ambito di una più ampia risoluzione sulla riforma del sistema calcistico. Un progetto pieno zeppo di misure complesse. La più semplice, non foss’altro perché a costo zero per lo Stato, è il via libera agli spot delle scommesse.

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