“Bisogna delocalizzare le case più a rischio”: De Pascale dopo le 48 ore di allerta rossa in Emilia-Romagna
Il governatore della Regione punta a realizzare l'ordinanza per spostare chi è a rischio in aree sicure. "Dobbiamo dire ai cittadini che in questo nuovo mondo davanti a un’allerta rossa bisogna preoccuparsi"
Già a inizio febbraio aveva dichiarato di “arrivare in un mese alla definizione dell’ordinanza” sulle delocalizzazioni volontarie delle case che si trovano in aree problematiche in caso di alluvione. Il governatore della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale torna oggi sul tema, dopo la gestione delle ultime 48 ore da allerta rossa per il rischio di piene che hanno interessato il territorio, specialmente il Bolognese. “Le piogge questa volta si sono concentrate maggiormente al confine fra Romagna e Toscana, motivo per cui è risultata più colpita la Toscana. Tra i Comuni più interessati – ha detto al Corriere di Bologna – nella nostra regione c’è Brisighella che è stata fortemente colpita: ci sono una cinquantina di famiglie coinvolte, si tratta di abitazioni nelle immediate vicinanze dei fiumi per le quali l’unica strada percorribile è la delocalizzazione ormai”.
Il senso del provvedimento lo aveva spiegato più di un mese fa, sempre al Corriere: “Il meccanismo non sarà impositivo – aveva detto -, ma facoltativo. Procederemo agli espropri solo in casi estremi, se c’è pericolo per l’incolumità delle persone ad esempio. Ma chi decide di rinunciare alla possibilità della delocalizzazione si assume la responsabilità di rimanere. È fondamentale chiarire ai cittadini che per il 95% delle persone colpite dall’alluvione stiamo lavorando per mettere in sicurezza il territorio”. Aveva poi spiegato che si sarebbe proceduti agli espropri solo in “casi estremi” e che ci sono abitazioni che hanno le stesse problematiche da 10-15 anni, facendo riferimento in particolare a chi si trova in una golena. Pur ricordando che in alcune aree è prevista la messa a punto di casse di espansione, per i cittadini che saranno delocalizzati ci sarà un indennizzo per comprare una nuova casa o per ricostruire in aree sicure.
Parlando oggi, spiega che il primo passo “è l’aggiornamento del decreto (DL 76 dell’11 giugno 2024, ndr). Ho parlato diverse volte sia con esponenti del governo sia con il capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami e mi sento di dire che c’è sintonia di vedute rispetto all’aggiornamento del quadro normativo per velocizzare. Poi, sì, il secondo passaggio sarà l’ordinanza sulle delocalizzazioni: andranno aumentate le cifre ipotizzate inizialmente. Ci sono casi puntuali e specifici in cui, anche per eventi gestiti, controllati, di minore entità si va sott’acqua: su quelli bisogna intervenire tempestivamente”. Specifica poi che a interessare la misura non sono “migliaia di abitazioni, ma sicuramente di qualche centinaio su cui agire in tempi rapidi, prevedendo per i cittadini un indennizzo per poter riacquistare una casa nuova senza avviare procedure di ricostruzione complicatissime. Stiamo già lavorando su questo insieme al commissario Curcio“.
“Dobbiamo dire ai cittadini – precisa – che tutte le istituzioni stanno lavorando per aumentare la sicurezza del territorio e la aumenteremo radicalmente, ma dobbiamo anche dire loro che in questo nuovo mondo davanti a un’allerta rossa bisogna preoccuparsi. È brutto? Sì. È un senso di precarietà della nostra vita? Sì. Ma non è che dicendo che non è così risolviamo il problema. È come vivere in una zona sismica: questa è una zona alluvionale con rischio idraulico elevato che può vacillare anche se è tutto perfetto”.
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La Redazione
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".
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Cronaca
“Bisogna delocalizzare le case più a rischio”: De Pascale dopo le 48 ore di allerta rossa in Emilia-Romagna
Il governatore della Regione punta a realizzare l'ordinanza per spostare chi è a rischio in aree sicure. "Dobbiamo dire ai cittadini che in questo nuovo mondo davanti a un’allerta rossa bisogna preoccuparsi"
Già a inizio febbraio aveva dichiarato di “arrivare in un mese alla definizione dell’ordinanza” sulle delocalizzazioni volontarie delle case che si trovano in aree problematiche in caso di alluvione. Il governatore della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale torna oggi sul tema, dopo la gestione delle ultime 48 ore da allerta rossa per il rischio di piene che hanno interessato il territorio, specialmente il Bolognese. “Le piogge questa volta si sono concentrate maggiormente al confine fra Romagna e Toscana, motivo per cui è risultata più colpita la Toscana. Tra i Comuni più interessati – ha detto al Corriere di Bologna – nella nostra regione c’è Brisighella che è stata fortemente colpita: ci sono una cinquantina di famiglie coinvolte, si tratta di abitazioni nelle immediate vicinanze dei fiumi per le quali l’unica strada percorribile è la delocalizzazione ormai”.
Il senso del provvedimento lo aveva spiegato più di un mese fa, sempre al Corriere: “Il meccanismo non sarà impositivo – aveva detto -, ma facoltativo. Procederemo agli espropri solo in casi estremi, se c’è pericolo per l’incolumità delle persone ad esempio. Ma chi decide di rinunciare alla possibilità della delocalizzazione si assume la responsabilità di rimanere. È fondamentale chiarire ai cittadini che per il 95% delle persone colpite dall’alluvione stiamo lavorando per mettere in sicurezza il territorio”. Aveva poi spiegato che si sarebbe proceduti agli espropri solo in “casi estremi” e che ci sono abitazioni che hanno le stesse problematiche da 10-15 anni, facendo riferimento in particolare a chi si trova in una golena. Pur ricordando che in alcune aree è prevista la messa a punto di casse di espansione, per i cittadini che saranno delocalizzati ci sarà un indennizzo per comprare una nuova casa o per ricostruire in aree sicure.
Parlando oggi, spiega che il primo passo “è l’aggiornamento del decreto (DL 76 dell’11 giugno 2024, ndr). Ho parlato diverse volte sia con esponenti del governo sia con il capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami e mi sento di dire che c’è sintonia di vedute rispetto all’aggiornamento del quadro normativo per velocizzare. Poi, sì, il secondo passaggio sarà l’ordinanza sulle delocalizzazioni: andranno aumentate le cifre ipotizzate inizialmente. Ci sono casi puntuali e specifici in cui, anche per eventi gestiti, controllati, di minore entità si va sott’acqua: su quelli bisogna intervenire tempestivamente”. Specifica poi che a interessare la misura non sono “migliaia di abitazioni, ma sicuramente di qualche centinaio su cui agire in tempi rapidi, prevedendo per i cittadini un indennizzo per poter riacquistare una casa nuova senza avviare procedure di ricostruzione complicatissime. Stiamo già lavorando su questo insieme al commissario Curcio“.
“Dobbiamo dire ai cittadini – precisa – che tutte le istituzioni stanno lavorando per aumentare la sicurezza del territorio e la aumenteremo radicalmente, ma dobbiamo anche dire loro che in questo nuovo mondo davanti a un’allerta rossa bisogna preoccuparsi. È brutto? Sì. È un senso di precarietà della nostra vita? Sì. Ma non è che dicendo che non è così risolviamo il problema. È come vivere in una zona sismica: questa è una zona alluvionale con rischio idraulico elevato che può vacillare anche se è tutto perfetto”.
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"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
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Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".