Milano, 17 mar.(Adnkronos) - Il prossimo 22 marzo, dalle 14 alle 22, Base Milano annuncia che ospiterà la prima edizione del Digital Journalism Fest, un evento ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano, dedicato al futuro dell'informazione e della comunicazione digitale. Il festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, "offrirà una giornata di incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator, l'impatto dell'intelligenza artificiale e i migliori strumenti per la creazione di contenuti". Un evento, prosegue la nota, "che unisce appassionati di informazione e innovatori. Il Digital Journalism Fest nasce dall'esigenza di mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell'informazione". L'evento si propone "di creare un dialogo tra giornalisti, creator ed esperti, offrendo una visione completa dell'evoluzione dell'informazione.
"Il Digital Journalism Fest vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale - spiega Francesco Oggiano - In un'epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione". Il Digital Journalism Fest, prosegue il comunicato, "proporrà un ricco programma di conversazioni, masterclass e live podcast". Ad aprire l'evento saranno il Chief Operating Officer di Chora Media, Riccardo Haupt, e la giornalista e new media strategist di Sky TG24, Chiara Piotto (che sarà anche moderatrice dell'evento), con un confronto sul giornalismo social insieme a Emanuele Corazzi, Head of Content di Cronache di Spogliatoio. A seguire, "un’analisi semiseria dei profili social dei potenti del mondo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’autore Antonio Losito, conduttore del podcast Tyranny, che discuteranno di come i leader mondiali utilizzano le piattaforme social per consolidare il loro potere.
Il programma, si legge ancora, "proseguirà con Gianluca Gazzoli, ideatore e conduttore di Passa dal BSMT, che risponderà alle domande di Andrea Girolami, autore della newsletter Scrolling Infinito, su come i creator stiano cambiando la comunicazione". In seguito ci sarà “Come lavoreremo nell’era dell’Ai?”, puntata live del podcast “Sulla Soglia. Il mondo che ci aspetta” insieme a Walter Renna, Ceo di Fastweb + Vodafone, e Benedetta Giovanola, professoressa e vice presidente dell'Associazione Italiana di Filosofia Morale. Spazio anche alla riflessione con Nicolas Lozito, giornalista de La Stampa e autore della newsletter Il colore verde, "che parlerà della rinascita delle newsletter, e Matteo Caccia, responsabile della sezione podcast de Il Post, che esplorerà il potere delle storie". Edoardo Scognamiglio di Hacking Creativity e Fjona Cakalli (Tech Princess) "offriranno strumenti pratici per lavorare più efficacemente con le nuove tecnologie", prosegue la nota.
Spazio poi all’intervento “Come i dati e il design ci mostrano l’invisibile”: Federica Sanchez, architetta e ricercatrice di Neuroscienze applicate all’architettura presso Lombardini22, e la data designer Valentina D’Efilippo "dialogheranno sull’importanza di utilizzare i dati per comprendere la realtà attraverso l’information design e per progettare spazi veramente a misura d’uomo". Fernando Vacarini, Direttore responsabile Changes - Responsabile Media Relations, Corporate Reputation e Digital Pr Gruppo Unipol, e Raffaele Alberto Ventura, scrittore e ricercatore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, "discuteranno i rischi e le opportunità della polarizzazione". Infine Bianca Del Balzo, docente della New Media Academy, "analizzerà gli ingredienti dei video più popolari della rete.
Alcuni speech saranno arricchiti da una live performance di graphic recording - si legge ancora - curata dall’agenzia Yoonik e affidata all’illustratore Jacopo Sacquegno". Finale in musica, con Storie di canzoni Live, lo spettacolo di Francesco Oggiano "sulle canzoni che hanno raccontato i cambiamenti della società italiana, dal dopoguerra al 2025". Il Digital Journalism Fest, si legge nella nota, "avrà come partner istituzionale la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. La Commissione europea è impegnata da tempo nel contrasto della manipolazione informativa insieme alle altre istituzioni europee. "Da questa prestigiosa collaborazione istituzionale è nato – tra le altre cose - un sondaggio strategico che mira a indagare questo fenomeno e identificare le azioni dell’Unione europea per affrontarlo.
L'iniziativa è inoltre realizzata, si legge, "grazie al contributo di diversi partner, tra cui la società di telecomunicazioni Fastweb + Vodafone, la società energetica Sorgenia, la piattaforma digitale di investimenti immobiliari e green Walliance, il gruppo assicurativo Unipol, la società di architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto per il Real Estate Lombardini22 e la piattaforma di comunicazione visiva Canva". Tra i sostenitori anche Fondazione Cariplo, "che si dedica alla filantropia con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo". Cariplo sostiene il Digital Journalism Fest nell’ambito della sua missione di promozione dell’innovazione e della cultura, "favorendo la diffusione di competenze digitali. Newsroom partner è Adnkronos, mentre Communication partner è Comin & Partners, società di consulenza di comunicazione strategica e relazioni istituzionali".
Mondo
Belgrado, dopo la protesta Vucic si dice “pronto a una verifica di legittimità”. Commissaria Ue: “Ora passi concreti verso l’Europa”
I partecipanti uniti dalla richiesta di maggiore trasparenza a un governo accusato di corruzione e negligenza, in seguito alla morte di 15 persone alla stazione ferroviaria di Novi Sad
Decine di migliaia di persone sono arrivate marciando da ogni parte della Serbia, per raggiungere Belgrado e dare inizio alla manifestazione che ieri ha fatto la storia del Paese. A unire i partecipanti, il desiderio di chiedere maggiore trasparenza a un governo accusato di corruzione e negligenza, in seguito alla morte di 15 persone nel crollo della pensilina alla stazione ferroviaria di Novi Sad avvenuto lo scorso novembre. “La nostra voce conta. Risvegliamo insieme la Serbia e continuiamo a lottare, non solo per gli studenti, ma anche per gli agricoltori, gli insegnanti, gli attori, i giornalisti, gli ingegneri” ha detto al microfono una ragazza, in uno dei primi interventi dal palco di Piazza Slavija. “Dobbiamo andare avanti per tutti quelli che abbiamo già perso e per quelli che avremmo perso se avessimo continuato a restare in silenzio. Hanno provato a calpestarci, eppure oggi siamo qui”.
I diversi numeri sulla partecipazione non combaciano e mentre il governo ha stimato la presenza di circa 100mila manifestanti, l’Ong serba Arhiv javnih skupova ha registrato cifre molto più alte, parlando di una affluenza tra 275-325mila persone alla manifestazione, ribattezzata “15 per 15”, con l’obiettivo di ricordare le 15 vittime di Novi Sad.
La mobilitazione senza precedenti non ha impedito al presidente nazionalista Aleksandar Vučić di enfatizzare, nella conferenza stampa di fine giornata, gli aspetti che secondi lui meritavano maggiore attenzione. “La Serbia ha vinto, siamo riusciti a preservare la pace e la stabilità. Sono soddisfatto perché si è svolta una grande protesta senza vittime o feriti gravi. Sono inoltre orgoglioso del grande sforzo degli agenti di resistere all’energia negativa che è stata espressa dai manifestanti contro di loro”. Vučić si è inoltre detto disponibile a una verifica di legittimità e “a partecipare sia al referendum che alle elezioni”, sottolineando che “accetterà il verdetto del popolo”. “Abbiamo capito bene il messaggio e dovremo cambiare noi stessi, anche se spero che altri abbiano capito che i cittadini non vogliono rivoluzioni colorate. È importante che i nostri figli vadano a scuola e che gli studenti tornino all’università”.
Nel corso della manifestazione ci sono stati, secondo le cifre ufficiali, 56 feriti e 22 arresti. Si sono verificati scontri sporadici tra manifestanti e forze dell’ordine, mentre sui social circolano video che mostrano alcuni automobilisti speronare la folla. In un clima sempre più teso, sono stati gli stessi studenti universitari – cuore delle mobilitazioni degli ultimi quattro mesi – a chiedere la sospensione della protesta e la dispersione dei cittadini, dichiarando di non essere più in grado di garantire la sicurezza e di non voler cedere alle provocazioni.
In serata, uno dei principali comitati, “Studenti u blokadi” ha infatti denunciato attraverso i social alcuni attacchi partiti dal Pionirski Park, di fronte al Parlamento, dove sono accampati in tenda gli studenti che si sono dichiarati contrari alla protesta e al blocco delle attività universitarie. Gli universitari che si sono opposti alla mobilitazione hanno ricevuto l’aperto appoggio di Vučić, che ha lodato il loro desiderio di continuare a studiare senza perdere ulteriore tempo, ma questi giovani sono stati sostenuti da altri gruppi che nei giorni precedenti alla manifestazione di ieri hanno iniziato a fare la loro comparsa accanto alle tende. Si tratta di militari, veterani di guerra ed ex membri dei Berretti Rossi, l’Unità incaricata delle operazioni speciali durante l’era Milošević.
“Ci sono filmati che provano che molti di coloro che si nascondono nelle tende e che si oppongono al proseguimento delle manifestazioni non sono veri studenti. L’ipotesi è che queste persone portino avanti una controprotesta perché qualcuno ha dato loro questo compito”, ha spiegato una fonte vicina ai manifestanti. Le spaccature sono risultate evidenti anche nel settore mediatico dove alcuni giornali indipendenti hanno accusato il servizio della radiotelevisione serba RTS che, proprio mentre era in corso la manifestazione, ha messo in onda la replica di uno spettacolo musicale. Intanto, anche la commissaria all’Allargamento, Marta Kos, ha commentato la protesta, sottolineando che ora il Paese deve compiere passi concreti verso l’Europa. “Un numero senza precedenti di cittadini serbi è sceso pacificamente in piazza a Belgrado, chiedendo il rispetto dello stato di diritto e istituzioni democratiche forti e responsabili. A questo punto, è necessario raggiungere un accordo sulle riforme fondamentali per il percorso europeo della Serbia”, ha dichiarato Kos.
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Lima, 17 mar. (Adnkronos) - Un pescatore peruviano è stato trovato vivo dopo essere stato alla deriva in mare per 95 giorni. Lo ha reso noto la marina di Lima, dopo che l'uomo è stato dimesso dall'ospedale dove è stato visitato dopo la sua terribile esperienza. Maximo Napa, 61 anni, è stato salvato a bordo della sua piccola barca da pesca dopo essere stato individuato da un'imbarcazione ecuadoriana al largo della costa di Chimbote, nel Perù settentrionale. In un'intervista ai media locali, ha raccontato di essere sopravvissuto in mare mangiando scarafaggi, uccelli e tartarughe.
"Non volevo morire, per mia madre. Ho una nipotina di due mesi, mi sono aggrappato a questo. Ogni giorno pensavo a mia madre", ha raccontato Napa. "Poteva camminare, era sotto shock, ma in buone condizioni fisiche", ha detto il capitano della Marina Jorge Gonzalez. Il pescatore era salpato il 7 dicembre dal porto di San Juan de Marcona, ma le cattive condizioni meteorologiche e la corrente gli avevano fatto perdere la rotta. La sua piccola imbarcazione, priva di trasmettitore radio, era finita quindi in alto mare. "È un miracolo che mio padre sia stato ritrovato - ha detto la figlia Ines Napa alla stazione radio Rpp. - Noi, come famiglia, non abbiamo mai perso la speranza di ritrovarlo".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - “L’Italia vanta un rapporto qualità-costo dei ricercatori eccezionale, eppure spesso non riusciamo a valorizzare adeguatamente questi giovani talenti che rappresentano il futuro del Paese. E’ fondamentale sostenerli di più, offrendo loro maggiori opportunità di lavoro e una retribuzione adeguata. Non si tratta solo di giustizia, ma anche di investimento strategico: chi svolge un lavoro prezioso deve poter vedere riconosciuto il proprio valore anche nella vita quotidiana. Oggi, lo Stato sostiene il percorso di formazione dei ricercatori, ma le migliori opportunità professionali e i guadagni più competitivi si trovano all’estero, costringendo molti di loro a lasciare l’Italia dopo anni di sacrifici. Dobbiamo fare di più per trattenerli, creando condizioni favorevoli affinché possano costruire qui il loro futuro. L’ambiente scientifico italiano ed europeo è di alto livello, e molte aziende – tra cui la nostra, insieme a realtà come Menarini, Italfarmaco, Angelini – stanno cercando di offrire opportunità concrete per invertire questa tendenza”. Così Sergio Dompé, presidente di Dompé farmaceutici e vicepresidente di Assolombarda per le Life Sciences, in una intervista esclusiva rilasciata a ‘One Health’, rivista online di approfondimento del Gruppo The Skill.
“In Dompé farmaceutici abbiamo investito concretamente in questa visione, creando un centro di ricerca dedicato all’Intelligenza Artificiale, grazie al quale siamo riusciti a riportare in Italia giovani ricercatori che lavoravano all’estero. Inoltre, stiamo collaborando con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) per sviluppare laboratori congiunti, unendo le forze per raggiungere una massa critica più significativa, essenziale per competere su scala globale. Abbiamo un enorme patrimonio nei dati del SSN appartenenti a milioni e milioni di pazienti. Negli Usa e in Cina questa possibilità non esiste, ma se non sfruttiamo questi dati a fini scientifici e di sviluppo rischiamo di perdere un vantaggio competitivo particolare. Se fossi l’Amministratore Delegato dell’azienda Italia lo inserirei subito fra le priorità. Forse non sarà semplice valorizzare al meglio questo potenziale – conclude Dompé - ma è essenziale almeno cogliere l’opportunità e aprire la strada”.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Diciotto persone si sono tolte la vita in carcere dall’inizio dell’anno, l’ultima ieri nel carcere di Montorio, a Verona, un detenuto di 69 anni. Il sovraffollamento permanente e strutturale produce morte nei penitenziari italiani: un dato davvero mostruoso al quale si aggiunge il silenzio, finanche la mancanza di pietà umana da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che occupa il suo tempo a parlare di separazione delle carriere ma non spende parole per le vite dei detenuti. Esca dal suo intollerabile silenzio e venga in Parlamento proponendo soluzioni”. Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Questa mattina siamo andati in visita ispettiva all’istituto penitenziario di Rebibbia sezione maschile. La struttura è sovraffollata, sono presenti 1560 detenuti a fronte di 1170 posti regolari, con una significativa carenza di agenti di Polizia penitenziaria. A fronte di circa 700 agenti in organico, ne mancano almeno 300. L’istituto presenta problemi strutturali legati alla fatiscenza degli edifici e diverse sezioni sono chiuse per manutenzione con conseguente riduzione degli spazi nelle celle per sovraffollamento. Critica la situazione della sanità penitenziaria e degli spazi trattamentali, nonché dei camminamenti relativi ad alcuni reparti”. Lo affermano la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e la componente della commissione giustizia della Camera, Michela Di Biase, che sono state oggi in visita ispettiva nell’istituto penitenziario di Rebibbia su cui chiedono al governo di “intervenire con urgenza”.
Milano, 17 mar.(Adnkronos) - Il prossimo 22 marzo, dalle 14 alle 22, Base Milano annuncia che ospiterà la prima edizione del Digital Journalism Fest, un evento ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano, dedicato al futuro dell'informazione e della comunicazione digitale. Il festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, "offrirà una giornata di incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator, l'impatto dell'intelligenza artificiale e i migliori strumenti per la creazione di contenuti". Un evento, prosegue la nota, "che unisce appassionati di informazione e innovatori. Il Digital Journalism Fest nasce dall'esigenza di mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell'informazione". L'evento si propone "di creare un dialogo tra giornalisti, creator ed esperti, offrendo una visione completa dell'evoluzione dell'informazione.
"Il Digital Journalism Fest vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale - spiega Francesco Oggiano - In un'epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione". Il Digital Journalism Fest, prosegue il comunicato, "proporrà un ricco programma di conversazioni, masterclass e live podcast". Ad aprire l'evento saranno il Chief Operating Officer di Chora Media, Riccardo Haupt, e la giornalista e new media strategist di Sky TG24, Chiara Piotto (che sarà anche moderatrice dell'evento), con un confronto sul giornalismo social insieme a Emanuele Corazzi, Head of Content di Cronache di Spogliatoio. A seguire, "un’analisi semiseria dei profili social dei potenti del mondo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’autore Antonio Losito, conduttore del podcast Tyranny, che discuteranno di come i leader mondiali utilizzano le piattaforme social per consolidare il loro potere.
Il programma, si legge ancora, "proseguirà con Gianluca Gazzoli, ideatore e conduttore di Passa dal BSMT, che risponderà alle domande di Andrea Girolami, autore della newsletter Scrolling Infinito, su come i creator stiano cambiando la comunicazione". In seguito ci sarà “Come lavoreremo nell’era dell’Ai?”, puntata live del podcast “Sulla Soglia. Il mondo che ci aspetta” insieme a Walter Renna, Ceo di Fastweb + Vodafone, e Benedetta Giovanola, professoressa e vice presidente dell'Associazione Italiana di Filosofia Morale. Spazio anche alla riflessione con Nicolas Lozito, giornalista de La Stampa e autore della newsletter Il colore verde, "che parlerà della rinascita delle newsletter, e Matteo Caccia, responsabile della sezione podcast de Il Post, che esplorerà il potere delle storie". Edoardo Scognamiglio di Hacking Creativity e Fjona Cakalli (Tech Princess) "offriranno strumenti pratici per lavorare più efficacemente con le nuove tecnologie", prosegue la nota.
Spazio poi all’intervento “Come i dati e il design ci mostrano l’invisibile”: Federica Sanchez, architetta e ricercatrice di Neuroscienze applicate all’architettura presso Lombardini22, e la data designer Valentina D’Efilippo "dialogheranno sull’importanza di utilizzare i dati per comprendere la realtà attraverso l’information design e per progettare spazi veramente a misura d’uomo". Fernando Vacarini, Direttore responsabile Changes - Responsabile Media Relations, Corporate Reputation e Digital Pr Gruppo Unipol, e Raffaele Alberto Ventura, scrittore e ricercatore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, "discuteranno i rischi e le opportunità della polarizzazione". Infine Bianca Del Balzo, docente della New Media Academy, "analizzerà gli ingredienti dei video più popolari della rete.
Alcuni speech saranno arricchiti da una live performance di graphic recording - si legge ancora - curata dall’agenzia Yoonik e affidata all’illustratore Jacopo Sacquegno". Finale in musica, con Storie di canzoni Live, lo spettacolo di Francesco Oggiano "sulle canzoni che hanno raccontato i cambiamenti della società italiana, dal dopoguerra al 2025". Il Digital Journalism Fest, si legge nella nota, "avrà come partner istituzionale la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. La Commissione europea è impegnata da tempo nel contrasto della manipolazione informativa insieme alle altre istituzioni europee. "Da questa prestigiosa collaborazione istituzionale è nato – tra le altre cose - un sondaggio strategico che mira a indagare questo fenomeno e identificare le azioni dell’Unione europea per affrontarlo.
L'iniziativa è inoltre realizzata, si legge, "grazie al contributo di diversi partner, tra cui la società di telecomunicazioni Fastweb + Vodafone, la società energetica Sorgenia, la piattaforma digitale di investimenti immobiliari e green Walliance, il gruppo assicurativo Unipol, la società di architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto per il Real Estate Lombardini22 e la piattaforma di comunicazione visiva Canva". Tra i sostenitori anche Fondazione Cariplo, "che si dedica alla filantropia con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo". Cariplo sostiene il Digital Journalism Fest nell’ambito della sua missione di promozione dell’innovazione e della cultura, "favorendo la diffusione di competenze digitali. Newsroom partner è Adnkronos, mentre Communication partner è Comin & Partners, società di consulenza di comunicazione strategica e relazioni istituzionali".
Gaza, 17 mar. (Adnkronos) - Due persone sono state uccise in un attacco con drone delle Idf nel campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha riferito al Jazeera, aggiungendo che altre due persone sono rimaste ferite.
L'esercito israeliano ha successivamente dichiarato che due terroristi nell'accampamento "stavano tentando di piazzare un ordigno esplosivo" vicino alle truppe israeliane e che "hanno colpito i terroristi".
Roma, 17 mar (Adnkronos) - "Teleradiomeloni: dopo i Tg hanno preso anche i Gr. Si va in onda ormai a canali unificati. I Fratelli e i cugini di Giorgia Meloni prendono tutta la RAI nonostante non siano stati ancora capaci di eleggerne la presidenza. Sette a zero. Sette testate di informazione. Sette direttori uomini: Tg1, Tg2, Tg3, Rainews, Tgr, Raisport, Giornale Radio". Lo dice Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.
"Non ci sono altre logiche che quelle di appartenenza nelle nomine concordate, il merito resta solo la trovata nel titolo di un ministero e il pluralismo è morto, per non parlare della riforma della governance RAI -prosegue Ruotolo-. Eppure pochi mesi fa la presidente Meloni scriveva a Ursula Von der Leyen: ‘Confermo ogni sforzo per assicurare in Italia e in Europa il pieno rispetto dei valori fondanti alla base dell'Unione Europea e l'assiduo impegno a far progredire l'Italia nell'ambito della libera informazione, del contrasto alle fake news e del pluralismo del servizio pubblico radio televisivo’".
"Scandalo nello scandalo: dopo il crollo degli ascolti e dopo aver fatto diventare un bollettino di governo RaiNews24, il direttore Paolo Petrecca e’ stato appena nominato direttore di Rai Sport. Cosa ci dobbiamo aspettare?", dice ancora l'esponente dem.
(Adnkronos) - "Tutto questo mentre non si sa che fine abbia fatto la riforma della governance RAI, necessaria pure secondo la destra che però si impegna a varare leggi contro i giornalisti. Ma prima o poi il governo dovrà fare i conti con l’Europa. L’European Freedom Act impone tra l’altro agli Stati membri di garantire ai cittadini dell’UE il diritto di ricevere contenuti informativi plurali e indipendenti”, conclude Ruotolo.