Dalla California alla Florida. Dopo Indian Wells prende il via il Masters 1000 di Miami, quello che completa il Sunshine Double, in programma dal 19 al 30 marzo. Un appuntamento che arriva dopo le affermazioni a Indian Wells di Jack Draper e Mirra Andreeva, e che rappresenta un altro test importante per i big all’inseguimento di Jannik Sinner, ma anche per Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. In assenza del numero uno al mondo – fermo fino a maggio a causa della squalifica “patteggiata” per il caso Clostebol – gli occhi del tennis italiano sono puntati su di loro: entrambi sono alla ricerca di punti preziosi per continuare a scalare la classifica, ed entrambi sono animati dalla voglia di riscattare gli ultimi bocconi amari californiani.
Berrettini in particolare viene dall’eliminazione contro Stefanos Tsitsipas, uno dei giocatori più in forma del momento. Uno stop insomma che ci sta, ma arrivato con una prestazione sicuramente inferiore rispetto a quella mostrata con lo stesso avversario nel 500 di Dubai. Uno tra Kei Nishikori e Yoshihito Nishioka sarà il primo ostacolo di un percorso in cui il romano mira ad incrociare almeno Andrey Rublev al terzo turno. Musetti arriva invece con in dote un match point non sfruttato a Indian Wells contro Arthur Fils, ma anche con sensazioni positive. La California ha evidenziato una buona condizione fisica e a Miami il carrarino dovrà difendere gli ottavi di un anno fa. Primo match contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild o il francese Quentin Halys, per poi puntare al terzo turno contro Felix Auger-Aliassime e agli ottavi contro Novak Djokovic.
Anche se non giocherà, Miami è un appuntamento cardine pure per Jannik Sinner. Dopo le delusioni di Indian Wells, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev devono alzare il trofeo per sperare ancora di agguantare la vetta della classifica mondiale prima del rientro dell’azzurro. Una possibilità che dopo il Masters 1000 californiano si è ridotta al lumicino. A un mese e mezzo dal rientro di Sinner agli Internazionali d’Italia, infatti, il distacco nel ranking è ancora notevole: il tedesco numero due al mondo è lontano 3.385 punti, lo spagnolo al terzo posto addirittura di 4.420.
Alcaraz (esordio contro David Goffin o Aleksandar Vukic) a Indian Wells ha lasciato per strada seicento punti e ora dovrà fare un percorso netto per sperare di effettuare il sorpasso. Oltre a Miami (1.000 punti) quindi lo spagnolo dovrà trionfare anche a Montecarlo (1.000 punti), Barcellona (500 punti) e Madrid (1.000 punti). Se non impossibile, molto arduo. E Zverev? Per lui la situazione è un filo più agevole, ma comunque molto proibitiva, soprattutto considerando le ultime prestazioni. Per agganciare la vetta per la prima volta in carriera, il tedesco (prima partita in Florida contro Benjamin Bonzi o un qualificato) dovrà fare bottino pieno a Miami (1.000), Montecarlo (1.000) e Monaco di Baviera (500), e ottenere un grande risultato a Madrid, dove l’azzurro l’anno scorso si fermò ai quarti di finale a causa dell’infortunio all’anca destra.
Gli altri italiani al via Oltre a Musetti e Berrettini, al torneo di Miami ci saranno altri sei azzurri al via. In tabellone compaiono Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Mattia Bellucci e Federico Cinà. Su quest’ultimo c’è grandissima curiosità: il 17enne, wild card in Florida, è all’esordio assoluto nel circuito maggiore e affronterà un qualificato. Un appuntamento che il giovanissimo azzurro si appresta ad affrontare con grande fiducia, dopo la prima finale Challenger a Creta, persa contro Dimitar Kuzmanov. Un risultato che gli ha consentito di fare un notevole balzo in classifica, guadagnando 116 posizioni: adesso è al numero 441 al mondo.
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