Ignazio Moser, figlio del leggendario ciclista Francesco Moser, racconta il suo complesso rapporto con il padre e la sua vita, lontano dalle due ruote. In un’intervista al Corriere della Sera ha svelato i momenti che lo hanno segnato, dalle difficoltà sportive al cambiamento di carriera, fino alla riflessione sul suo futuro da padre. “Oggi è più facile che qualcuno sappia chi è Ignazio Moser e questo a papà dà molto fastidio”, ha confessato.
Il legame con il padre non è stato sempre semplice. Crescendo, Ignazio ha sentito la pressione di dover essere all’altezza dell’eredità sportiva di Francesco. La sua carriera ciclistica, che sembrava promettere molto, è finita nel 2014 dopo un incidente che ha segnato una svolta: “Mi ricordo il giorno in cui ho detto a papà e alla mia famiglia che volevo smettere di correre: l’ho fatto a pranzo, durante la vendemmia del 2014”.
Con il tempo, però, le cose tra papà e figlio sono migliorate. Un ruolo fondamentale nel loro rapporto è stato giocato dal periodo del Covid: “Nonostante il tempo passi, per me e, per lui, ancora di più, il nostro è un rapporto ringiovanito. Il Covid ha avuto un ruolo positivo fondamentale nel farmi ritrovare mio papà”. Un momento che ha segnato la relazione è stato quando ha trascorso due mesi e mezzo al maso con lui: “È stata un’esperienza completamente nuova: non avevo mai vissuto la sua presenza per così tanto tempo”.
Ignazio ha imparato ad apprezzare il carattere del genitore e la sua durezza, sebbene, come ha ammesso, ha cercato di essere più sensibile e empatico. “Volevo essere un duro come mio papà, perché è sempre stato tosto nella vita”, ha detto. Riguardo al futuro, Moser ha anche parlato del desiderio di diventare padre, un passo che lui e la compagna Cecilia desiderano fortemente: “È cosa pubblica che Cecilia e io ci stiamo provando da anni, è qualcosa che desideriamo tanto. Purtroppo stiamo facendo fatica a raggiungere il risultato”.