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Alcaraz prende le distanze dalla denuncia del sindacato di Djokovic

Lo spagnolo: "Non la supporto. Inserita qualcosa che ho detto in una conferenza stampa tempo fa, ma non ne ero al corrente"
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“Quel comunicato è stato sorprendente per me, perché nessuno me ne aveva parlato”. Carlos Alcaraz è atterrato a Miami per giocare il secondo Masters 1000 della stagione 2025. Dopo essesi fermato alla semifinale di Indian Wells, lo spagnolo ha parlato alla stampa nel media day e, tra i temi affrontati, gli è stato chiesto un commento in merito alla causa depositata dal sindacato dei tennisti co-fondato da Novak Djokovic contro l’Atp, la Wta e altri organi di governo del tennis.

“Ieri ho visto sui social media che hanno inserito nei documenti qualcosa che ho detto in una conferenza stampa tempo fa e di questo non ne ero al corrente”, ha precisato Alcaraz. “Onestamente non supporto quella lettera, poiché non ne ero al corrente. Ci sono cose su cui sono d’accordo, ci sono altre cose su cui non sono d’accordo. Ad ogni modo, la cosa principale è che non supporto quanto fatto”.

La Professional Tennis Players Association ha infatti denunciato alla Corte distrettuale degli Stati Uniti a New York la violazione di “leggi statali e federali che immunizzano il tennis professionistico dalle normali forze di mercato e negano ai giocatori di tennis professionisti e ad altri partecipanti del settore il loro diritto a una competizione leale”.

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