Firmato accordo per il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale: ritirato lo sciopero dell’1 aprile

È stato firmato l’accordo sul rinnovo del contratto collettivo del trasporto pubblico locale tra associazioni datoriali e sindacati, che di conseguenza ritirano lo sciopero proclamato per il 1 aprile. Resta invece in piedi la mobilitazione di 24 ore indetta per venerdì da Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro privato e Adl Cobas, che non hanno partecipato alla trattativa al Mit e ritengono che il nuovo contratto “sia a perdere” e l’aumento “ridicolo”. All’incontro convocato al ministero dei Trasporti e presieduto dal viceministro Edoardo Rixi erano presenti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Autoferro e per le associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav, oltre alla Conferenza Stato-Regioni.
Al di là delle frizioni che rimangono, per la Commissione di garanzia sugli scioperi l’accordo raggiunto “ridurrà sensibilmente gli episodi di conflittualità nel settore, con un indubbio vantaggio per lavoratori ed utenti”, aprendo la strada “ad una riflessione più serena sul futuro del settore”.
Il contenuto della pre-intesa siglata l’11 dicembre scorso con le associazioni datoriali – ricordano le organizzazioni sindacali – prevede l’immediata erogazione dell’una tantum di 500 euro e l’incremento economico medio mensile a regime tra i 220 e i 240 euro. Questo contratto rispetta la decorrenza 2024-2026 e con esso le previsioni definite trovano coerente applicazione. Ora – affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – bisogna continuare a lavorare agli altri obiettivi della categoria: una più attenta conciliazione tra vita e lavoro, la garanzia della sicurezza nell’esercizio della professione per le operatrici e gli operatori di front line e una migliore qualità del servizio. Oltre all’adeguamento del Fondo nazionale trasporti attraverso risorse congrue e un riassetto del sistema che preveda la riforma normativa di settore e una riorganizzazione industriale, in grado di assicurare la presenza di imprese sane nella realtà del trasporto pubblico locale.