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Ultimo aggiornamento: 12:08 del 22 Marzo

Salvini dopo la telefonata con J.D. Vance: “Dazi? Riusciremo a risolvere il problema parlando direttamente con gli Usa”

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Il vicepremier a margine di una convention a Napoli si assume il ruolo di mediatore con gli Usa
Salvini a Napoli: "Trump ha fatto più in due mesi che altri in tre anni"
di Fabio Capasso
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A Napoli l’espressione ‘mettersi ‘a coppa’ indica chi millanta una posizione di superiorità. Ed è proprio in terra partenopea che il vicepremier Matteo Salvini sembra quasi volersi ‘mettere ‘a coppa’ rispetto al rapporto privilegiato della presidente Giorgia Meloni con la Casa Bianca quando, a proposito dei dazi made in USA, che spaventano il mercato italiano ed europeo, il leader della Lega lancia la sua auto-candidatura ad eroe della Patria. “Sui dazi – dice il leader leghista a margine di una convention a ‘città della scienza’ – io conto che riusciremo a ridurre il problema parlando direttamente con gli Stati Uniti, un buon rapporto tra Italia e USA può aiutare le nostre imprese ad avere meno problemi. Quando parlo di buoni rapporti – specifica Salvini che nel pomeriggio si era pavoneggiato sui social per una telefonata con il vicepresidente americano J.D.Vance – quando parlo di una missione in cui conto di portare degli imprenditori italiani negli ‘States’, ovviamente ne ho parlato con il vicepresidente Vance. Penso che il problema degli americani sia la Cina e non l’Italia – prosegue – quindi se noi ragioniamo correttamente e direttamente con gli americani per i nostri lavoratori e per le nostre aziende ci saranno meno problemi, ma se invece ci mettiamo in mano in Europa a qualcuno che vuol fare le guerre vere e le guerre dei dazi rischiamo di farci male”. Il derby interno alla maggiorana tra Meloni e Salvini su ‘chi è più amico’ di Trump e dei trumpiani non si gioca solo sul terreno dei dazi ma anche su quello del riamo europeo. “Che a Bruxelles ci sia qualcuno che pensa di spendere 800 miliardi in armi e missili è fuori dal mondo. L’Italia e l’Europa – dice Salvini ribadendo il suo ‘niet’ al Rearm EU che a Strasburgo è votato da FdI e FI ma non dalla Lega – devono accompagnare l’Ucraina in un percorso di pace accompagnando gli Stati Uniti. Trump ci sta riuscendo in pochi mesi e spero che in Europa non lo boicottino”.

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