De Luca: “Che amarezza parlare di Ventotene mentre il mondo è in guerra”. Poi attacca Meloni: “Per lei è una colonia marina”

“Noi siamo in una situazione francamente incredibile, una vicenda che credo ci abbia colpito, questa storia di Ventotene. Si è aperto un dibattito parlamentare nel quale avremmo dovuto discutere di pace e di guerra, di equilibri mondiali, di come fermare questo bagno di sangue tra Ucraina e Gaza e ci siamo ritrovati a discutere di Ventotene”.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca parla al congresso straordinario del Psi, un intervento applauditissimo, che non ha mancato di toccare il tema che tiene banco da giorni: il manifesto di Ventotene:

“Io ho apprezzato molto l’onorevole Meloni che mancava da un po’ di tempo, si era rifiutata di andare in Parlamento a dare spiegazioni e quindi si stava preparando evidentemente per un ritorno sulla scena con i fuochi d’artificio – ha detto schernendo la premier -. Ed ha approfittando del 19 marzo per intervenire su Ventotene. Ovviamente per lei Ventotene era, come dire, un soggiorno marino che i fascisti avevano offerto, una ridente località di mare dove si facevano le colonie marine”.

E, facendosi serio, prosegue: “Da quella vicenda ho trovato due sentimenti di amarezza, un’amarezza profonda per quelli che avevano combattuto per la libertà contro il fascismo. E un sentimento di amarezza legato al fatto che si riconferma che una storia del regime non è stata ancora consumata nel profondo”. Poi la valutazione politica: “Sul piano politico la situazione è questa. Abbiamo un governo abbastanza sgangherato, ma che rischia di rimanere lì ancora per anni perché non c’è un’opposizione credibile come forza di governo”