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Gaza, quasi 50mila i morti nella Striscia. Fatah: “Hamas lasci il potere per il bene dei palestinesi”

Sono 130 i palestinesi deceduti e 263 quelli feriti nelle ultime 48 ore, ma "diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade"
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Con i raid israeliani che sono ripresi, incessanti, sulla Striscia di Gaza, torna a crescere anche il numero delle vittime. E proprio questo dato si avvicina alla soglia dei 50mila morti, per la stragrande maggioranza civili. Il ministero della sanità locale ha fatto sapere che sono 130 i palestinesi deceduti e 263 quelli feriti arrivati negli ospedali nelle ultime 48 ore e “diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade”. Nel complesso, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, dal 7 ottobre 2023 “il bilancio dell’aggressione israeliana è salito a 49.747 vittime e 113.213 feriti”.

Intanto anche al-Fatah, il partito del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, si è rivolto a Hamas chiedendo al gruppo di lasciare il potere a Gaza. Una mossa interessata data la rivalità storica tra le due principali realtà politiche del panorama palestinese e l’aspettativa di Fatah di poter governare anche nella Striscia, dove il Movimento Islamico di Resistenza detiene il potere dal 2006. Il partito che guida Ramallah ha detto all’organizzazione islamista di abbandonare l’enclave al fine di preservare “la presenza dei palestinesi” nella Striscia, mentre Israele intensifica le operazioni militari minacciando di sfollare la popolazione e annettere parti del territorio. “Hamas deve mostrare compassione per Gaza, i suoi bambini, le sue donne e i suoi uomini – ha detto il portavoce Mounther al-Hayek – Mettiamo in guardia da giorni difficili, duri e dolorosi per la popolazione. E invitiamo a lasciare la scena e a rendersi conto che la battaglia imminente porterà alla fine dell’esistenza dei palestinesi”.

Hamas intanto ha replicato anche alle accuse mosse dagli Stati Uniti secondo le quali il gruppo armato avrebbe scelto la guerra con Israele rifiutandosi di rilasciare tutti gli ostaggi: “L’affermazione che ‘Hamas ha scelto la guerra invece di rilasciare gli ostaggi’ è una distorsione dei fatti” è la dichiarazione in risposta all’accusa di martedì scorso del portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Brian Hughes. “La resistenza palestinese ha proposto iniziative chiare per un cessate il fuoco e uno scambio completo di prigionieri”, ha scritto il movimento islamista in un comunicato stampa nel quale ha anche accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver “respinto queste iniziative” e di averle “deliberatamente sabotate per servire i suoi interessi politici”.

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