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Atalanta, Gasperini già flirta con la Roma: “È come la Nazionale, ha un pubblico incredibile”

Il futuro del tecnico è sempre più lontano da Bergamo: "C'è sempre un inizio e una fine nelle storie". Ora guarda ai giallorossi
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Gian Piero Gasperini di fatto conferma l’addio all’Atalanta a fine stagione. E pare avere già un’idea sul futuro: “Così come per la Nazionale, a chi non piacerebbe allenare la Roma? Parliamo di una piazza straordinaria con un pubblico incredibile. Lo ritengo un orgoglio essere accostato ai giallorossi, ma preferisco navigare a vista e concentrarmi sull’Atalanta“. Queste le sue parole rilasciate a Rai Sport, mentre si trovava al Salone d’Onore del Coni durante la cerimonia di consegna della XIV Edizione del Premio Nazionale ‘Enzo Bearzot’. Gasperini ha confermato in un colpo solo i saluti a Bergamo ma pure le voci che lo accostano alla panchina della Roma in vista della prossima stagione.

Il futuro del tecnico dei bergamaschi è sempre più lontano dall’Atalanta, come annunciato dallo stesso alla vigilia del match con l’Empoli dello scorso febbraio. Oggi Gasperini ha spiegato: “Non capita spesso nel calcio un rapporto lungo come quello tra me e l’Atalanta. Per me è stato straordinario, un pezzo di vita meraviglioso. C’è sempre un inizio e una fine nelle storie, si sa l’inizio e quasi mai la fine. In mezzo c’è stato un percorso incredibile un viaggio poi coronato con l’Europa League“.

Decisamente meno memorabile è stata l’avventura di Thiago Motta alla Juventus, esonerato dai bianconeri che hanno scelto Igor Tudor al suo posto. E Gasperini ha commentato: “Non posso che essere affezionato a lui, sta vivendo un periodo difficile. È il ruolo dell’allenatore: viene esaltato eccessivamente dai risultati e poi sottoposto a gogna mediatica. È un aspetto sotto il quale a livello di comunicazione e ambiente tutti potremmo un po’ migliorare“. A proposito di progressi, il tecnico dell’Atalanta ne vorrebbe sicuramente in materia arbitrale: “Le cose sono diventate difficilmente comprensibili secondo quello che era lo standard. Mi auguro che sia una situazione di passaggio e che poi si possa portare a dei miglioramenti in funzione del gioco del calcio e che sia di grande comprensibilità per il pubblico“. E chissà se la decisione della Lega di introdurre dei messaggi che avvisano gli spettatori presenti negli stadi di un controllo del Var e la diffusione della spiegazione dell’arbitro in merito a un’ On Field Review possano andare proprio in questa direzione.

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