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Fumata nera sul “nuovo Def”: il governo non vuole inserire gli obiettivi su crescita e debito

Non c'è intesa tra governo e Parlamento: il gruppo di lavoro che ha trattato per una risoluzione comune ha concluso gli incontri nel tardo pomeriggio con una fumata nera. Le opposizioni parlano di forzatura
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Scenari macroeconomici su un orizzonte temporale di due anni anziché tre. E previsioni su crescita, deficit e debito solo tendenziali, senza il quadro programmatico. Come accaduto già lo scorso anno. Questa la forma che dovrebbe prendere il prossimo Def, il primo con le nuove regole del Patto di stabilità Ue, ma senza ancora la riforma della legge di contabilità nazionale. Il documento deve arrivare alle Camere entro il 10 aprile, ma non c’è intesa tra governo e Parlamento: il gruppo di lavoro che per giorni ha trattato per una risoluzione comune ha concluso gli incontri nel tardo pomeriggio con una fumata nera. Le opposizioni parlano di forzatura.

Il vertice si è incagliato su due questioni: orizzonte temporale e scenario solo tendenziale o anche programmatico. Il nuovo Def avrà una prima parte comunitaria, l’Annual progress report, con i progressi sul Piano strutturale di bilancio, e un quadro macroeconomico che equivale più o meno alla seconda sezione del vecchio Def. L’orizzonte temporale però non sarà triennale ma biennale, fino al 2027, e il quadro macroeconomico sarà solo tendenziale, come chiesto da maggioranza e governo. Le opposizioni chiedevano invece un orizzonte triennale, oltre all’anno in corso, e le stime programmatiche oltre a quelle tendenziali.

Senza l’accordo, ora maggioranza e opposizioni procederanno ciascuna con una propria risoluzione. Quella della maggioranza dovrebbe ricalcare la risoluzione proposta dal governo al gruppo di lavoro: relazione annuale sui “progressi compiuti”, previsioni tendenziali a legislazione vigente per il 2026-27 ,”le medesime informazioni relative all’anno 2028″ e “un’indicazione delle risorse necessarie a finanziare le politiche in essere che il governo, allo stato, intende confermare”.

Le opposizioni però fanno muro. “Se si farà la risoluzione di maggioranza, noi diciamo che non si può negare quello che c’è scritto nella legge di contabilità”, cioè che “va presentato il Def, con certi contenuti e gli aspetti programmatici”, chiede la Dem Maria Cecilia Guerra. Il mancato accordo rende anche più difficile il percorso per la riforma della legge di contabilità: “Se questo è l’inizio del cammino, siamo a posto”, commenta Luigi Marattin del partito Liberaldemocratico, denunciando “forzature non necessarie e incongruenti” da parte di governo e maggioranza.

Nell’attesa delle previsioni aggiornate sulla crescita 2025 e 2026, annunciate nelle scorse settimane da Giorgetti (il Psb fissava l’asticella al +1,2% nel 2025 e +1,1% nel 2026), il rapporto sulla congiuntura di Confcommercio stima che l’economia sarebbe cresciuta in termini tendenziali e destagionalizzati dello 0,7% a marzo, dopo due moderati aumenti in gennaio e febbraio (+0,3% e +0,1%), e che la crescita del primo trimestre sarebbe allo 0,4%.

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