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“Ero in vacanza al mare quando, dalla telecamera che avevo installato per controllare i miei cani, ho visto mio figlio morto. Ora sono traumatizzata”: la storia di Maryann Taylor

All'arrivo della polizia si è scoperto che il giovane era morto ormai da tempo e nessuno si era accorto di nulla. I fatti risalgono allo scorso settembre e come riporta Metro.co.uk, da allora la 52enne non vuole più vivere in quella casa a causa del trauma subito

di F. Q.
“Ero in vacanza al mare quando, dalla telecamera che avevo installato per controllare i miei cani, ho visto mio figlio morto. Ora sono traumatizzata”: la storia di Maryann Taylor

Maryann Taylor aveva deciso di installare una telecamera di sorveglianza in casa per controllare i suoi due cani e proprio vedendo lo strano comportamento degli animali si è accorta che qualcosa non andava. Siamo a Edimburgo nel quartiere Cotlaws di Kirkliston. Taylor si trovava in vacanza nella Repubblica Dominicana quando, proprio dalle telecamere, ha visto i cani uscire ed entrare in cucina, agitatissimi. Ha capito subito che era successo qualcosa al figlio Craig che viveva con lei e, quando un amico di lui è andato a controllare attraverso una finestra, ha visto il corpo del ragazzo disteso proprio in cucina.

All’arrivo della polizia si è scoperto che il giovane era morto ormai da tempo e nessuno si era accorto di nulla. I fatti risalgono allo scorso settembre e come riporta Metro.co.uk, da allora Taylor non vuole più vivere in quella casa a causa del trauma subito. “Sono disabile e ho una malattia cardiaca e l’artrite. I miei due cani sono la mia ancora di salvezza, ho bisogno di una casa con un giardino per loro. Non posso vivere in un appartamento, non posso salire le scale e non c’è spazio per i cani“, si legge sul giornale britannico.

La 52enne sta implorando il Comune di trovarle un’altra sistemazione: le sono state offerte abitazioni che ritiene inadeguate, ha fatto richiesta per diverse altre ma dice di non avere riscontri e di sentirsi al limite della disperazione. Un medico di base ha scritto una lettera al Comune spiegando la lunga storia clinica di Maryann, fatta di ansia, depressione e dolore cronico. Nella lettera si legge che era “estremamente legata” al figlio e che dopo la sua morte c’è stato “un grave peggioramento della sua salute mentale e del suo benessere”.

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